Consulto per fibrillazione atriale
Gentili Dottori
vi scrivo per avere un parere in merito a un problema di mia madre di 92 anni.
In terapia da tempo da Artrite reumatoide ora sotto controllo.
Affetta da anni da lieve ipertensione in terapia con Norvasc, a inizio giugno e' andata in PS e le hanno diagnosticato tachiaritmia soprav.
ad elevata risposta ventricolare (133 bpm).
Gli esami eseguiti, sangue, Rx torace e eco card non hanno evidenziato problemi particolare.
In ospedale oltre al Norvasc hanno inserito bisoprololo (2.5) al mattino, karenol 1/2 past a pranzo, e apixaban 2 al giorno mattina e sera.
Dopo un mese circa di terapia, il medico curante, visto che la frequenza si era stabilizzata intorno ai 48/50 BPM e la pressione con massima di 100, (e mia mamma si sentiva molto spossata), le ha dimezzato il bisoprololo.
Per qualche settimana sembrava si fosse assestata, ora invece durante la giornata ogni tanto la frequenza a riposo risale intorno ai 100/110, mentre la pressione resta sempre intorno ai 100 di massima.
A volta anche un po' meno.
La stanchezza e' sempre presente.
Coi limiti di un consulto telematico, il fatto di avere episodi in cui la frequenza risale improvvisamente potrebbe costituire un problema?
Secondo voi, chiedo da profano, e' una condizione sulla quale si potrebbe pensare di intervenire con l'ablazione oppure e' una pratica non adatta vista l'eta?
Mia mamma, che non aveva mai sofferto di tale problematica prima di giugno, era comunque relativamente attiva e indipendente.
Ora, con la modifica della terapia si sente sempre a terra e si affatica subito, inoltre la pressione bassa credo che non sia di aiuto.
Grazie per un vostro parere
Cordiali saluti
vi scrivo per avere un parere in merito a un problema di mia madre di 92 anni.
In terapia da tempo da Artrite reumatoide ora sotto controllo.
Affetta da anni da lieve ipertensione in terapia con Norvasc, a inizio giugno e' andata in PS e le hanno diagnosticato tachiaritmia soprav.
ad elevata risposta ventricolare (133 bpm).
Gli esami eseguiti, sangue, Rx torace e eco card non hanno evidenziato problemi particolare.
In ospedale oltre al Norvasc hanno inserito bisoprololo (2.5) al mattino, karenol 1/2 past a pranzo, e apixaban 2 al giorno mattina e sera.
Dopo un mese circa di terapia, il medico curante, visto che la frequenza si era stabilizzata intorno ai 48/50 BPM e la pressione con massima di 100, (e mia mamma si sentiva molto spossata), le ha dimezzato il bisoprololo.
Per qualche settimana sembrava si fosse assestata, ora invece durante la giornata ogni tanto la frequenza a riposo risale intorno ai 100/110, mentre la pressione resta sempre intorno ai 100 di massima.
A volta anche un po' meno.
La stanchezza e' sempre presente.
Coi limiti di un consulto telematico, il fatto di avere episodi in cui la frequenza risale improvvisamente potrebbe costituire un problema?
Secondo voi, chiedo da profano, e' una condizione sulla quale si potrebbe pensare di intervenire con l'ablazione oppure e' una pratica non adatta vista l'eta?
Mia mamma, che non aveva mai sofferto di tale problematica prima di giugno, era comunque relativamente attiva e indipendente.
Ora, con la modifica della terapia si sente sempre a terra e si affatica subito, inoltre la pressione bassa credo che non sia di aiuto.
Grazie per un vostro parere
Cordiali saluti
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Sua madre ha quasi 100 anni ed e' normale che abbia qualchje problema elettrico del cuore.
I dati che lei descrive con destano alcuna preoccupazione
cecchini
I dati che lei descrive con destano alcuna preoccupazione
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 07/08/2023.
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