Scompenso cardiaco grande anziana
Buongiorno.
Chiedo un parere per mia mamma, 88 anni, con vari problemi di salute.
Diabetica da decenni, operata per resezione esofagea 16 anni fa causa K, cifosi importante.
Da dopo l'intervento (nell'immediatezza ebbe un considerevole versamento pleurico) ha sofferto di dispnea ed ha avuto problemi di cuore con un episodio di infarto 5 anni fa con intervento di angioplastica.
Dall'ultimo follow up cardiologico effettuato 15 giorni fa, appariva tutto nella norma.
Ha sempre comunque condotto una vita relativamente attiva e assolutamente indipendente, forte di un carattere positivo, propositivo, entusiasta, ottimista, gioiosamente attaccato alla vita.
10 giorni fa le è stato riscontrata escherichia coli nelle urine ed ha iniziato la relativa terapia antibiotica.
Da allora è sempre stata stanca, sonnolenta, inappetente, e la dispnea è peggiorata considerevolmente.
Attribuivamo la cosa al caldo di questi giorni ed all'assunzione dell'antibiotico.
Fino a che ha avuto episodi febbrili pomeridiani per due giorni di fila.
Il curante, subito intervenuto, ha riscontrato saturazione 93 e sospetto versamento pleurico.
L'rx torace, subito effettuato, confermava il modesto versamento bilaterale (spec sinistra), probabile stasi del piccolo circolo polmonare, notevole ingrandimento cardiaco, specialmente da supina, accentuazione delle componenti vascolari a livello parailari, accentuazione diffusa dell'interstizio.
Obtorto collo (lei vorrebbe star lontana dagli ospedali), sentito il parere di più medici che hanno dipinto la situazione come molto grave indirizzandoci assolutamente al pronto soccorso, ieri è stato disposto il ricovero.
All'ospedale hanno riscontrato una lieve polmonite e confermato il modesto versamento pleurico.
Al momento lo scompenso non è stato valutato.
Proporrebbero dimissioni con assistenza infermieristica domiciliare.
Francamente non so cosa pensare: da un lato la rivorrei a casa, dall'altro vorrei fare tutto il possibile per farle superare anche questo momento e tenerla con me ancora un po': ho perduto mio papà da appena due mesi e l'idea di riaffrontare subito una simile situazione è sinceramente qualcosa a cui, molto semplicemente, non riesco a pensare.
Proprio non ce la faccio.
Con gli scarni dati che vi fornisco, vorrei gentilmente un parere di massima su situazione attuale, sulla sua gravità, i possibili sviluppi.
Siamo davvero davanti ad una condanna a morte pressochè certa entro brevissimo?
Grazie infinite.
Chiedo un parere per mia mamma, 88 anni, con vari problemi di salute.
Diabetica da decenni, operata per resezione esofagea 16 anni fa causa K, cifosi importante.
Da dopo l'intervento (nell'immediatezza ebbe un considerevole versamento pleurico) ha sofferto di dispnea ed ha avuto problemi di cuore con un episodio di infarto 5 anni fa con intervento di angioplastica.
Dall'ultimo follow up cardiologico effettuato 15 giorni fa, appariva tutto nella norma.
Ha sempre comunque condotto una vita relativamente attiva e assolutamente indipendente, forte di un carattere positivo, propositivo, entusiasta, ottimista, gioiosamente attaccato alla vita.
10 giorni fa le è stato riscontrata escherichia coli nelle urine ed ha iniziato la relativa terapia antibiotica.
Da allora è sempre stata stanca, sonnolenta, inappetente, e la dispnea è peggiorata considerevolmente.
Attribuivamo la cosa al caldo di questi giorni ed all'assunzione dell'antibiotico.
Fino a che ha avuto episodi febbrili pomeridiani per due giorni di fila.
Il curante, subito intervenuto, ha riscontrato saturazione 93 e sospetto versamento pleurico.
L'rx torace, subito effettuato, confermava il modesto versamento bilaterale (spec sinistra), probabile stasi del piccolo circolo polmonare, notevole ingrandimento cardiaco, specialmente da supina, accentuazione delle componenti vascolari a livello parailari, accentuazione diffusa dell'interstizio.
Obtorto collo (lei vorrebbe star lontana dagli ospedali), sentito il parere di più medici che hanno dipinto la situazione come molto grave indirizzandoci assolutamente al pronto soccorso, ieri è stato disposto il ricovero.
All'ospedale hanno riscontrato una lieve polmonite e confermato il modesto versamento pleurico.
Al momento lo scompenso non è stato valutato.
Proporrebbero dimissioni con assistenza infermieristica domiciliare.
Francamente non so cosa pensare: da un lato la rivorrei a casa, dall'altro vorrei fare tutto il possibile per farle superare anche questo momento e tenerla con me ancora un po': ho perduto mio papà da appena due mesi e l'idea di riaffrontare subito una simile situazione è sinceramente qualcosa a cui, molto semplicemente, non riesco a pensare.
Proprio non ce la faccio.
Con gli scarni dati che vi fornisco, vorrei gentilmente un parere di massima su situazione attuale, sulla sua gravità, i possibili sviluppi.
Siamo davvero davanti ad una condanna a morte pressochè certa entro brevissimo?
Grazie infinite.
[#1]
Il quadro polmonare descritto pare effettivamente da polmonite, anche perché il versamento pleurico eventualmente da scompenso inizia a destra e non a sinistra .
Che poi la signora abbia anche un cuore non perfetto è comprensibile data l età.
Occorrerebbe eseguire un ecocolordoppler cardiaco
arrivederci
Che poi la signora abbia anche un cuore non perfetto è comprensibile data l età.
Occorrerebbe eseguire un ecocolordoppler cardiaco
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie molte per la celere e cortese risposta.
E' stata eseguita una ecocardio due settimane fa (10 giorni prima dello scompenso) e non rilevava nulla di preoccupante: tutto appariva stazionario rispetto al precedente controllo e compatibile con la situazione complessiva.
Questo ha un qualche valore, dato quel che è accaduto pochi giorni dopo?
Per quanto riguarda l'ospedalizzazione, i parametri stanno migliorando, non ha più la febbre fin da subito dopo il ricovero, la dispnea è sempre presente, anche se lievemente migliorata, e la dimetterebbero domani mattina, al quarto giorno di ricovero.
La cosa che mi "perplime" (si fa per dire: non sono certo competente in materia) è che abbiano la assoluta certezza dell'origine polmonare dello scompenso e che non sia quindi stata ritenuta necessaria una consulenza cardiologica ospedaliera, asserendo, quando ho chiesto lumi in proposito, che "è ovvio che il cuore non sia quello di un ragazzo".
Consapevole che è assolutamente pacifico che il cuore non possa avere performances brillanti, e, ripeto, senza voler certo entrare nel merito, farei bene a farmi chiarire meglio questo punto?
Mi pare così strano, per una persona sul cui foglio di ricovero era riportato "paziente in scompenso cardiaco" e nella rx fatta poche ore prima, la mattina stessa, "si indirizza celermente a valutazione cardiologica"...
All'ospedale dicono che tutto ciò è stato scritto da medici che ancora non potevano sapere che era in atto un focolaio di polmonite.
Eventualmente, l'ecocolordoppler cardiaco di cui parla è eseguibile anche a domicilio?
Grazie ancora per il prezioso contributo.
E' stata eseguita una ecocardio due settimane fa (10 giorni prima dello scompenso) e non rilevava nulla di preoccupante: tutto appariva stazionario rispetto al precedente controllo e compatibile con la situazione complessiva.
Questo ha un qualche valore, dato quel che è accaduto pochi giorni dopo?
Per quanto riguarda l'ospedalizzazione, i parametri stanno migliorando, non ha più la febbre fin da subito dopo il ricovero, la dispnea è sempre presente, anche se lievemente migliorata, e la dimetterebbero domani mattina, al quarto giorno di ricovero.
La cosa che mi "perplime" (si fa per dire: non sono certo competente in materia) è che abbiano la assoluta certezza dell'origine polmonare dello scompenso e che non sia quindi stata ritenuta necessaria una consulenza cardiologica ospedaliera, asserendo, quando ho chiesto lumi in proposito, che "è ovvio che il cuore non sia quello di un ragazzo".
Consapevole che è assolutamente pacifico che il cuore non possa avere performances brillanti, e, ripeto, senza voler certo entrare nel merito, farei bene a farmi chiarire meglio questo punto?
Mi pare così strano, per una persona sul cui foglio di ricovero era riportato "paziente in scompenso cardiaco" e nella rx fatta poche ore prima, la mattina stessa, "si indirizza celermente a valutazione cardiologica"...
All'ospedale dicono che tutto ciò è stato scritto da medici che ancora non potevano sapere che era in atto un focolaio di polmonite.
Eventualmente, l'ecocolordoppler cardiaco di cui parla è eseguibile anche a domicilio?
Grazie ancora per il prezioso contributo.
[#3]
Se l'eco e' normale o normale per l'eta' mi pare che possa escludere uno scompenso.
Per cio che riguarda l'eco domiciliare io li faccio sempre , sicuramente coi sara' qualcuno anche a Firenze presumo. (sono un po' lontanino da voi....)
cordialita'
cecchini
Per cio che riguarda l'eco domiciliare io li faccio sempre , sicuramente coi sara' qualcuno anche a Firenze presumo. (sono un po' lontanino da voi....)
cordialita'
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#4]
Utente
Buonasera, Dottore.
La visita cardiologica che, con ecocardio, valutava la situazione immutata rispetto al controllo precedente, risale a 10 giorni circa prima del ricovero per "scompenso cardiaco" (?).
Avrebbero quindi secondo lei dovuto esserci già segni in tal senso?
Domani, in quarta giornata, seconda senza necessità di ossigenoterapia, apiretica da tre giorni, ancora presente dispnea, anche se in miglioramento, mia mamma verrà quasi sicuramente dimessa per proseguire la terapia antibiotica a domicilio.
Posso pensare che sia fuori pericolo o è un pensiero ancora azzardato?
Consapevole che le sto chiedendo quasi di fare "l'indovino", mi appello alla sua esperienza e ai pochi dati che le ho fornito per avere un suo parere di massima.
Grazie infinite per il suo tempo e la sua pazienza.
La visita cardiologica che, con ecocardio, valutava la situazione immutata rispetto al controllo precedente, risale a 10 giorni circa prima del ricovero per "scompenso cardiaco" (?).
Avrebbero quindi secondo lei dovuto esserci già segni in tal senso?
Domani, in quarta giornata, seconda senza necessità di ossigenoterapia, apiretica da tre giorni, ancora presente dispnea, anche se in miglioramento, mia mamma verrà quasi sicuramente dimessa per proseguire la terapia antibiotica a domicilio.
Posso pensare che sia fuori pericolo o è un pensiero ancora azzardato?
Consapevole che le sto chiedendo quasi di fare "l'indovino", mi appello alla sua esperienza e ai pochi dati che le ho fornito per avere un suo parere di massima.
Grazie infinite per il suo tempo e la sua pazienza.
[#5]
Guardi a quella eta' tutto e' possibile....
Piu' si campa e piu' si rischia di morire.
Certo e' che se i sanitari decidono per la dimissione ovviamente sanno cio fanno.
Arrivederci
Piu' si campa e piu' si rischia di morire.
Certo e' che se i sanitari decidono per la dimissione ovviamente sanno cio fanno.
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 04/08/2023.
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