Cardiologia
Buongiorno, vorrei un parere.
Mio marito, 53 anni, operato al cuore fine anno scorso due mesi fa ha avuto un’osteomielite, visti i precedenti mi hanno chiesto di fare una ecocardio per escludere una endocardite.
Mi sono rivolta al suo cardiologo che si è rifiutato di eseguirla perché mio marito non aveva alcun sintomo cardiaco e mi ha detto di rivolgermi ad un infettivologo.
Quest’ultimo mi ha chiesto una ecocardio, stavolta sono andata da un famoso primario che non l’ha visitato, non ha fatto un elettrocardiogramma e nemmeno ecocardio, ha sottolineato che era impossibile che avesse una endocardite ma, visto che lo chiedevano i medici, gli ha prenotato un transesofageo dopo più di una settimana.
Contatto un terzo cardiologo che gli fa l’ecocardio e salta dalla sedia perché non solo aveva una importante endocardite, ma si è attaccata alla valvola operata danneggiandola completamente (è tornata ad una insufficienza severa).
Vorrei chiedere:
1) qualora fossimo intervenuti almeno 20 giorni prima dalla scoperta del problema poteva questa valvola salvarsi?
2) un medico si può rifiutare di fare una semplice ecocardio ad un suo paziente, sotto richiesta dello stesso, perché non lo ritiene opportuno?
Grazie
Mio marito, 53 anni, operato al cuore fine anno scorso due mesi fa ha avuto un’osteomielite, visti i precedenti mi hanno chiesto di fare una ecocardio per escludere una endocardite.
Mi sono rivolta al suo cardiologo che si è rifiutato di eseguirla perché mio marito non aveva alcun sintomo cardiaco e mi ha detto di rivolgermi ad un infettivologo.
Quest’ultimo mi ha chiesto una ecocardio, stavolta sono andata da un famoso primario che non l’ha visitato, non ha fatto un elettrocardiogramma e nemmeno ecocardio, ha sottolineato che era impossibile che avesse una endocardite ma, visto che lo chiedevano i medici, gli ha prenotato un transesofageo dopo più di una settimana.
Contatto un terzo cardiologo che gli fa l’ecocardio e salta dalla sedia perché non solo aveva una importante endocardite, ma si è attaccata alla valvola operata danneggiandola completamente (è tornata ad una insufficienza severa).
Vorrei chiedere:
1) qualora fossimo intervenuti almeno 20 giorni prima dalla scoperta del problema poteva questa valvola salvarsi?
2) un medico si può rifiutare di fare una semplice ecocardio ad un suo paziente, sotto richiesta dello stesso, perché non lo ritiene opportuno?
Grazie
[#1]
E' stato un comportamento illogico e stupido, oltre che dannoso.
cecchini
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta, se possibile, vorrei sapere se secondo Lei quei 21 giorni persi avrebbero potuto far differenza per la valvola mitralica riparata. Inoltre vorrei sapere se è possibile subire una seconda operazione solo dopo 9 mesi (ha una insufficienza severa) e, siccome immagino sarà sostituita, vista l’età cosa consiglia la biologica o la meccanica?
Grazie ancora
Grazie ancora
[#3]
Tre settimane hanno sicuramente influito sul danno valvolare .
Data la,giovane età del paziente consiglierei una protesi meccanica ma di questo deve parlare col cardiochirurgo
arrivederci
Data la,giovane età del paziente consiglierei una protesi meccanica ma di questo deve parlare col cardiochirurgo
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 468 visite dal 24/07/2023.
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