Mi devo fidare della risonanza?

Buonasera Dottor Cecchini.


So che questa domanda è di pertinenza neurologica, ma purtroppo dopo aver aspettato due settimane una risposta che non è mai arrivata, il consulto mi È scaduto.
Per questo cerco di porre la domanda e di palesarle il mio vissuto a lei.


Anzitutto mi complimento con lei perchè è un Dottore dalla grande sensibilità e il suo dare spesso delle risposte secche e decise (leggo i vari consulti) nonè sinonimo di arroganza, ma di franchezza e trasparenza.


Ma veniamo al mio caso.
Premetto che sono un ragazzo di 24 anni.


Tre settimane fa inizio ad avere, dal nulla, una cefalea fortissima, mai avuta nella mia vita.
La cefalea è violentissima e non passa con i vari medicamenti pensati per la cura della cefalea.
A questa cefalea fortissima, che successivamente mi lascia in pace, iniziano ad avvicendarsi vari sintomi di pertinenza (almeno a mio avviso) neurologica.
Vertigini, quindi faticavo a stare in piedi.
Disturbi di vista (tutt'ora presenti), con visualizzazione di mosche, puntini neri.
E non da ultimo iper insensibilità alle dita della mano destra.
Tocccandole è come se non le sentissi, le dita.


Preciso che non sono mai stato un ipocondriaco, ho avuto le mie ansie, ma dubito tutto si possa giustificare con un'ansia (nel rispetto che devo a chi vive questa condizione giorno e notte).


A pochi giorni dal manifestarsi dei sintomi, ho effettuato una risonanza magnetica, la quale È risultata negativa.


Nessun'aneurisma e nessun emoragia trovata.
Nonostante i sintomi, e nonostante un battito alla tempia che avevo già diversi anni fa, che online ho letto possibile trattarsi di un'aneurisma non rotto (ma forse sono tutte teorie di Dr.
Google).


Insomma, Dottor Cecchini, io francamente non so più a cosa pensare.
La ringrazio molto di darmi una sua opinione, se lo desidera e lo ritiene opportuno, a questa mia preoccupazione.
Buona serata.