Fibrillazione atriale parossistica idiopatica
Buongiorno Dottori.
Sono un uomo di 40 anni alto 182 peso 80 kg.
Ho avuto negli ultimi anni, 3 episodi di fibrillazione atriale parossistica rilevati da Ecg in pronto soccorso.
Nel 2019 il primo, nel 2021 il secondo nel 2023 il terzo (tutti hanno avuto un innesto gastrico da referto).
I primi due risolti con flebo antiaritmico in pronto soccorso e durati circa 8 ore, il terzo con la terapia almarytm pill in the pocket che mi aveva dato il mio Aritmologo in caso di bisogno nel 2021 dopo il secondo episodio, e che ho quindi usato per la prima volta nel 2023 al terzo episodio, il terzo episodio si è risolto dopo 2 ore assumendo le due pillole almarytm infatti quando sono arrivato al pronto soccorso ero tornato a ritmo sinusale.
Dal primo episodio del 2019 ho consultato privatamente e più volte un Cardiologo e un Aritmologo che mi hanno fatto fare esami vari, tiroide, esami del sangue, ecg, ecocardiogramma, prova da sforzo, Holter 24.
Non è mai risultato niente di anomalo, per questo definisco nel titolo la mia fibrillazione idiopatica (credo sia il termine giusto).
Io ho un CHA 2DS 2-VASc = a 0.
Il mio Cardiologo, il mio Aritmologo e il Cardiologo del pronto soccorso che mi ha visitato nell'ultimo episodio di un mese fa, concordano tutti sul fatto che ALLA SITUAZIONE ATTUALE non debba fare una terapia anticoagulante (non me lo hanno neanche mai somministrato dopo gli attacchi al pronto soccorso, nonostante io lo avessi richiesto l'ultima volta un anticoagulante) le motivazione di tutti e tre i cardiologi sono le seguenti: è cioè che ho un rischio tromboembolico della scala pari a 0, che gli episodi sono lontani l'una dall'altro (1 ogni due anni) e infine cosa fondamentale perchè tutti si sono risolti in meno di 8 ore e nonostante l'evento tromboembolico, se si verifica, si innesca quando finisce la FA, per verificarsi bisogna che la FA sia presente da almeno 24 ore, non può insomma formarsi in pochissime ore di FA.
Quindi per questo credo di poter stare tranquillo.
Cosa ne pensate?
Da dopo che si è verificato il terzo episodio a gennaio 2023 soffro di extrasistole, mi vengo per alcune ore a periodi e poi spariscono, mi sono recato al pronto soccorso un giorno perchè erano molte e ravvicinate ma mi hanno detto che non è niente di patologico.
Adesso però dovrei fare un viaggio fuori dall'Europa e sono un pò ansioso vorrei chiedere se sarebbe possibile fare una terapia preventiva di due settimane con flecanide per eliminare le extra e se si con quali dosi per partire più tranquillo.
Concludo dicendo che con il mio aritmologo abbiamo convenuto che al ripresentarsi di un novo episodio sarò inserito in lista di attesa per ablazione che secondo lui risolverebbe definitivamente il mio problema.
Sono un uomo di 40 anni alto 182 peso 80 kg.
Ho avuto negli ultimi anni, 3 episodi di fibrillazione atriale parossistica rilevati da Ecg in pronto soccorso.
Nel 2019 il primo, nel 2021 il secondo nel 2023 il terzo (tutti hanno avuto un innesto gastrico da referto).
I primi due risolti con flebo antiaritmico in pronto soccorso e durati circa 8 ore, il terzo con la terapia almarytm pill in the pocket che mi aveva dato il mio Aritmologo in caso di bisogno nel 2021 dopo il secondo episodio, e che ho quindi usato per la prima volta nel 2023 al terzo episodio, il terzo episodio si è risolto dopo 2 ore assumendo le due pillole almarytm infatti quando sono arrivato al pronto soccorso ero tornato a ritmo sinusale.
Dal primo episodio del 2019 ho consultato privatamente e più volte un Cardiologo e un Aritmologo che mi hanno fatto fare esami vari, tiroide, esami del sangue, ecg, ecocardiogramma, prova da sforzo, Holter 24.
Non è mai risultato niente di anomalo, per questo definisco nel titolo la mia fibrillazione idiopatica (credo sia il termine giusto).
Io ho un CHA 2DS 2-VASc = a 0.
Il mio Cardiologo, il mio Aritmologo e il Cardiologo del pronto soccorso che mi ha visitato nell'ultimo episodio di un mese fa, concordano tutti sul fatto che ALLA SITUAZIONE ATTUALE non debba fare una terapia anticoagulante (non me lo hanno neanche mai somministrato dopo gli attacchi al pronto soccorso, nonostante io lo avessi richiesto l'ultima volta un anticoagulante) le motivazione di tutti e tre i cardiologi sono le seguenti: è cioè che ho un rischio tromboembolico della scala pari a 0, che gli episodi sono lontani l'una dall'altro (1 ogni due anni) e infine cosa fondamentale perchè tutti si sono risolti in meno di 8 ore e nonostante l'evento tromboembolico, se si verifica, si innesca quando finisce la FA, per verificarsi bisogna che la FA sia presente da almeno 24 ore, non può insomma formarsi in pochissime ore di FA.
Quindi per questo credo di poter stare tranquillo.
Cosa ne pensate?
Da dopo che si è verificato il terzo episodio a gennaio 2023 soffro di extrasistole, mi vengo per alcune ore a periodi e poi spariscono, mi sono recato al pronto soccorso un giorno perchè erano molte e ravvicinate ma mi hanno detto che non è niente di patologico.
Adesso però dovrei fare un viaggio fuori dall'Europa e sono un pò ansioso vorrei chiedere se sarebbe possibile fare una terapia preventiva di due settimane con flecanide per eliminare le extra e se si con quali dosi per partire più tranquillo.
Concludo dicendo che con il mio aritmologo abbiamo convenuto che al ripresentarsi di un novo episodio sarò inserito in lista di attesa per ablazione che secondo lui risolverebbe definitivamente il mio problema.
[#1]
Il problema che affligge noi cardiologi nel trattamento dei pazienti che hanno avuto più di un singolo episodio documentato di fibrillazione atriale è appunto documentare se quel paziente abbia o meno avuto altri episodi e con quale frequenza e durata, vista la possibilità che eventi più o meno lunghi possano non dare sintomi. I tre cardiologi da lei consultati hanno deciso correttamente di non somministrarle anticoagulanti applicando pedissequamente le linee guida internazionali. Il che mette tutti e tre al riparo da eventuali azioni legali che lei stesso potrebbe intraprendere contro di loro nella malaugurata ed improbabilissima eventualità che una recidiva di fibrillazione atriale, peggio ancora se a decorso asintomatico e quindi non databile con precisione, possa esitare in fenomeni tromboembolici.
Con questo credo di averle chiarito la mia opinione alla sua domanda sulla opportunità o meno di trattamento anticoagulante, che purtroppo coincide con quella che il dottor Cecchini le ha già espresso in una precedente ed identica richiesta di consulto, ma che evidentemente non le garba.
Quanto alla sua idea di somministrazione di flecainide quale "terapia preventiva di due settimane con flecanide per eliminare le extra" si tratta di una vera e propria follia, come le confermeranno i tre colleghi che la seguono dal vivo, se li consulterà. E se dovesse aver pensato (ma non voglio crederci) ad una autoassunzione del farmaco senza specifica prescrizione, confido nella professionalità del suo farmacista che dovrebbe evitare per legge di dispensarle senza ricetta un farmaco così delicato e poco maneggevole, la cui somministrazione necessita di attento follow up da parte di cardiologi esperti.
Cordiali saluti
Con questo credo di averle chiarito la mia opinione alla sua domanda sulla opportunità o meno di trattamento anticoagulante, che purtroppo coincide con quella che il dottor Cecchini le ha già espresso in una precedente ed identica richiesta di consulto, ma che evidentemente non le garba.
Quanto alla sua idea di somministrazione di flecainide quale "terapia preventiva di due settimane con flecanide per eliminare le extra" si tratta di una vera e propria follia, come le confermeranno i tre colleghi che la seguono dal vivo, se li consulterà. E se dovesse aver pensato (ma non voglio crederci) ad una autoassunzione del farmaco senza specifica prescrizione, confido nella professionalità del suo farmacista che dovrebbe evitare per legge di dispensarle senza ricetta un farmaco così delicato e poco maneggevole, la cui somministrazione necessita di attento follow up da parte di cardiologi esperti.
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
[#2]
![Attivo dal 2021 al 2023 Attivo dal 2021 al 2023](https://static.medicitalia.it/public/avatars-ready/uomo.webp)
Ex utente
No assolutamente. La flecainide in pastiglie (almarytm) me lo ha prescritto nel 2021 il mio aritmologo come terapia pill in the pocket ,l'ho comprato e tenuta chiusa la scatola fino a gennaio 2023 quando ho avuto la terza recidiva di FA, in quella occasione ho preso due pastiglie durante la crisi di FA ed è stata l'unica volta nella mia vita che l'ho presa la flecainide. Era una curiosità la mia visto che ho letto che viene prescritta come terapia per il controllo del ritmo.
Per quanto riguarda la terapia anticoagulante, allora io non so come si possano avere episodi asintomatici visto che le tre volte che la ho avuta era impossibile non accorgersene, quindi se ho episodi asintomatici non lo so ,ne so come fare per cercare di rilevarli, quello che so è che sono quattro mesi che soffro di estrasistole che vanno e vengono e vivo nel terrore che mi possa venire la FA inoltre io sono già in cura per l'ansia e di sicuro questa spada di Damocle di FA non mi aiuta , so che sono andato due volte al pronto soccorso perchè le extrasistole erano continue sembravano una FA e mi hanno detto che le extrasistole non sono patologiche ,so che ho speso e sto spendendo un sacco di soldi per visite cardiologiche aritmologiche ed esami holter ma non risulta mai niente di anomalo negli ecg quando le faccio.Il mio aritmologo mi vorrebbe fare subito l'ablazione ma io ho paura sia per l'intervento in se sia perchè ho letto che ci sono molte persone che la hanno fatta e non è servita ( e per me psicologicamente sarebbe devastante se dovessi farla e non risolvere ). Non so più cosa fare sinceramente ne come approcciarmi a questo problema e sono proprio confuso e sconfortato. La ringrazio comunque per la risposta Dottore.
Per quanto riguarda la terapia anticoagulante, allora io non so come si possano avere episodi asintomatici visto che le tre volte che la ho avuta era impossibile non accorgersene, quindi se ho episodi asintomatici non lo so ,ne so come fare per cercare di rilevarli, quello che so è che sono quattro mesi che soffro di estrasistole che vanno e vengono e vivo nel terrore che mi possa venire la FA inoltre io sono già in cura per l'ansia e di sicuro questa spada di Damocle di FA non mi aiuta , so che sono andato due volte al pronto soccorso perchè le extrasistole erano continue sembravano una FA e mi hanno detto che le extrasistole non sono patologiche ,so che ho speso e sto spendendo un sacco di soldi per visite cardiologiche aritmologiche ed esami holter ma non risulta mai niente di anomalo negli ecg quando le faccio.Il mio aritmologo mi vorrebbe fare subito l'ablazione ma io ho paura sia per l'intervento in se sia perchè ho letto che ci sono molte persone che la hanno fatta e non è servita ( e per me psicologicamente sarebbe devastante se dovessi farla e non risolvere ). Non so più cosa fare sinceramente ne come approcciarmi a questo problema e sono proprio confuso e sconfortato. La ringrazio comunque per la risposta Dottore.
[#3]
![Attivo dal 2021 al 2023 Attivo dal 2021 al 2023](https://static.medicitalia.it/public/avatars-ready/uomo.webp)
Ex utente
Scusi ancora Dottore, Io cmq andrò a fare un holter questo mese e ho degli esami che mi hanno fatto al pronto soccorso visto che ho avuto tre accessi negli ultimi tre mesi, posso inviarglieli eventualmente? Per la terapia anticoagulante mi hanno detto di non farla che ci posso fare? Non posso mica prescrivermela da solo...Non so proprio più cosa fare ne a chi rivolgermi per essere aiutato nel seguire il mio problema nella maniera migliore possibile.
[#4]
Le linee guida del sito (che condivido) vietano la valutazione di accertamenti a distanza.
Nella sua città ci sono ottimi centri cardiologici dove operano eccellenti cardiologi: si affidi ad uno solo di essi e segua la sua strategia diagnostica e terapeutica evitando la caccia all'errore in rete. Le assicuro che non è il primo caso di aritmia complessa che qualsiasi cardiologo con qualche anno di esperienza ha trattato nella sua vita professionale.
Cordiali saluti
Nella sua città ci sono ottimi centri cardiologici dove operano eccellenti cardiologi: si affidi ad uno solo di essi e segua la sua strategia diagnostica e terapeutica evitando la caccia all'errore in rete. Le assicuro che non è il primo caso di aritmia complessa che qualsiasi cardiologo con qualche anno di esperienza ha trattato nella sua vita professionale.
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 03/06/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.