Test da sforzo: quando eseguirlo

Gentili Dottori,
Vi chiedo scusa in anticipo, ma sono una persona molto ansiosa e tale ansia porta a far nascere in me dei dubbi e delle domande, forse, assurde.

In questi giorni, appunto, mi sono chiesto perchè mio zio, cardiologo, non ha mai trovato necessario farmi eseguire un test da sforzo, solo per verificare ed essere certi che il cuore stesse bene anche durante gli sforzi fisici; non ho alcun tipo di fastidio o patologia.
Anzi, proprio un mese fa ho eseguito un ECG a riposo ed un ecocardiografia, perfettamente normali.

Chiedendo ciò a mio zio, sorridendo mi ha risposto che un test da sforzo si prescrive quando il paziente presenta sintomi più o meno gravi o perchè durante gli esami standard, come ECG ed ecocardio, vi è dubbio che sia presente qualcosa che non va oppure per forte familiarità per problemi cardiaci oppure, ancora, per persone che fanno sport costantemente.
Inoltre, ha continuato dicendo che di certo non si prescrive senza motivo e solo per "curiosità".

Mio zio conosce il mio stato d'ansia molto forte e costante e non vorrei mi abbia detto ciò solo per non farmi spaventare ancor di più.
Per tale motivo, sono qui a chiedervi se vi ritrovate con ciò che mi ha detto oppure se anche per persone sane, con ECG ed ecocardio perfettamente normali e senza sintomi, è necessario eseguire almeno una volta una prova da sforzo.

Vi ringrazio
Saluti
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.5k 3.7k
Un ECG sotto sforzo e' un esame non invasivo e che non espone a radiazioni.
Non vedo perche' non farlo, specie se si fa attivita' sportiva (in quel caso e' obbligatorio)

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Attivo dal 2022 al 2023
Ex utente
Carissimo Dott. Cecchini,
Anche io la penso come Lei, ma il mio era più un dubbio soprattutto al riguardo della pressione arteriosa sotto sforzo e gli esami che vengono effettuati di default non sono mai sotto sforzo, ma sempre a riposo. Solo nel caso in cui il cardiologo in questione dovesse notare anomalie, prescrive esami come quelli sotto sforzo per, ovviamente, tutti coloro che non praticano sport, come Lei ha scritto.
Tutti i medici con i quali ho parlato e le linee guida internazionali, affermano che la pressione arteriosa va misurata a riposo, seduti, dopo qualche minuto di relax. Pertanto, non viene proprio preso in considerazione l'eventuale problema del rialzo pressorio sotto sforzo; se la pressione è nella norma in condizioni di riposo, allora vuol dire che tutto è ok. Anche alle persone ipertese (non sportive), da ciò che ho letto spessissimo anche su questo sito, per verificare l'efficacia della terapia viene consigliato di eseguire un holter pressorio delle 24 h, ma non di verificare l'andamento pressorio durante lo sforzo fisico.
Pertanto, i miei dubbi sono i seguenti:

1) E' sufficiente misurare la pressione a riposo costantemente per avere QUASI la certezza di essere normotesi, così come consigliano i medici e linee guida internazionali?

2) Se un soggetto NON sportivo ha una pressione arteriosa perfetta a riposo, ma durante gli sforzi fisici questa si alza più del normale per poi abbassarsi e ritornare nella norma dopo lo sforzo, ha bisogno comunque di farmaci? Se la risposta fosse affermativa, tali farmaci non inciderebbero negativamente sulla normale vita del soggetto interessato, dato che a riposo presenta sempre valori pressori perfettamente normali?

Attendendo un Suo prezioso parere in merito ad entrambi i quesiti, vi saluto cordialmente.
Tante grazie