Mio padre, morto per un’angioplastica

Salve dottori.

Scrivo qui per richiedere un consulto, soltanto per accertamento.

Mio padre, età 69 anni, diabetico, qualche mese fa ha fatto delle visite cardiologiche, che hanno evidenziato che la sua situazione a livello cardiaco era molto compromessa.
Le coronarie erano quasi del tutto ostruite, il cardiologo gli disse che avrebbe potuto avere un infarto da un momento all’altro.

Così, gli è stata effettuata una coronarografia che ha in pratica confermato lo stato compromesso delle coronarie.
Per questo motivo, una settimana dopo lo abbiamo portato all’Humanitas per svolgere l’angioplastica.
Ebbene, pare che durante l’angioplastica papà abbia subito un arresto cardiaco, che lo ha portato in terapia intensiva, sedato e intubato e attaccato ad ECMO ed Impella.
Per 5/6 giorni buoni i medici erano tutti quanti speranzosi, i suoi valori promettevano bene e il cuore aveva quasi raggiunto la piena autonomia.
Non si presentavano danni cerebrali e agli altri organi.

Viene così spostato dalla terapia cardio-intensiva al reparto cardiologico.

Dopo aver staccato l’ECMO, si sono accorti che il braccio sinistro di papà era ipostenico, così hanno fatto una tac che ha evidenziato un’emorragia cerebrale di 2 cm, nata non si sa bene come.

I medici hanno quindi staccato l’impella, dato che l’eparina che utilizzavano come anti-coagulante avrebbe potuto peggiorare la situazione dell’emorragia.
Ma lo facevano fiduciosi, perchè il cuore di papà mostrava una buona risposta qualche ora dopo si è formato un trombo nella coronaria che GIÀ era stata pulita dall’angioplastica.
Questo ha causato un nuovo episodio ischemico che ha costretto i medici a riattaccare le macchine, stavolta senza utilizzare l’eparina a causa dell’emorragia cerebrale.
Viene spostato in terapia intensiva generale, stavolta i valori sono davvero scoraggianti.

Papà è morto il giorno dopo a causa di un nuovo arresto cardiaco.


La domanda che pongo nasce da questa piccola emorragia cerebrale, che di fatto, anche a detta dei medici, è un episodio sfortunato che non riescono neanche loro a spiegarsi (così ci hanno detto).
Pare che senza questa papà avrebbe potuto cavarsela.

Quale può essere stata la ragione di quest’emorragia?
Ritenete che possano essere stati fatti degli errori?


Vi ringrazio in anticipo
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.5k 3.7k
Purtroppo l angioplastica comporta necessariamente una terapia anti trombotica ed antiaggregante .
Queste terapie possono facilitare emorragie di ogni tipo come è successo sfortunatamente a suo padre .
Non mi pare assolutwmente ci siano stati errori , anzi da ciò che scrive tutto e ststo fatto in maniera ineccepibile

Un cordiale saluto

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso