Frequenti extrasistoli (ventricolari) in seguito ad evacuazione
Gentilissimi
Innanzitutto ringrazio in anticipo per il prezioso tempo che mi sarà donato, e per questo sarò breve
Sono donna, 39 anni, in cura con tiroxina e cardicor 1.25 (tiroidite Hashimoto e TPSV) e soffro da anni di disturbi aritmici vari extrasistoli ventricolari incluse.
Di recente, ovvero gli ultimi 4 mesi, queste ultime sono state particolarmente moleste, frequenti e sintomatiche, nonostante prenda il betabloccante per un altro motivo.
Al bisogno, in passato, mi fu prescritta qualche goccina di En per lo spavento che mi producono, ma oltre ad aiutarmi con l'ansia quando queste si presentano (altrimenti non soffro di ansie), non hanno impatto contro le extrasistoli.
Ho notato che si accentuano in relazione ad eventi digestivi (reflusso, meteorismo, stomaco vuoto), e per questo ho fatto una cura di 3 mesi con IPP (la situazione era migliorata).
Ho dismesso IPP con l'aiuto di Bianacid dell'aboca che prendo all'occorrenza tuttora quando sento dell'acidità, e con mia notevole sorpresa, nonostante sia un prodotto naturale, ammetto sia di notevole aiuto.
Eppure, queste extrasistoli tornano al primo pretesto utile.
Oggi e ieri ad esempio, essendo queste a tratti anche molto moleste, ho fatto 10000 passi per far sì che si placassero, per la disperazione.
E si sono anche placate, ma poi sono tornate.
Faccio questa premessa sperando che vi aiuti nell'inquadrare la situazione e comprendere al meglio la domanda forse sciocca che io sto per fare: Queste extrasistoli iniziano subito dopo che io ho evacuato! Ha un senso?
Cosa c'entra l'evacuazione con eventuale riflesso gastrocardiaco?
Di fatto è matematico: appena vado a bagno, e mi sono svuotata, tempo qualche secondo, e inizia la tortura.
Preciso che a volte questa tortura riesco a stopparla mangiando.
In tutta onestà vorrei anche dimagrire (non che mangi molto anzi!) , ma dover mangiare per placare questo brutto disturbo, anche laddove non senta la fame, è invalidante.
Vi è mai capitato un caso simile?
Il mio cardiologo purtroppo è espatriato, mi trovo fuori sede senza il mio medico, e nel mentre che mi cerchi un nuovo cardiologo (dovrei ripetere eco dopo due anni) per una visita di controllo, mi piacerebbe capire cosa fare per ovviare a questo problema, se possibile!
Dimenticavo laddove fosse utile saperlo, ho un blocco AV di I grado (motivo per il quale vado cauta con il betabloccante, che tanto sulle extra ventricolari sembra non sortire alcun effetto, se non peggiorativo.
Ancora grazie mille
Cordiali Saluti
Innanzitutto ringrazio in anticipo per il prezioso tempo che mi sarà donato, e per questo sarò breve
Sono donna, 39 anni, in cura con tiroxina e cardicor 1.25 (tiroidite Hashimoto e TPSV) e soffro da anni di disturbi aritmici vari extrasistoli ventricolari incluse.
Di recente, ovvero gli ultimi 4 mesi, queste ultime sono state particolarmente moleste, frequenti e sintomatiche, nonostante prenda il betabloccante per un altro motivo.
Al bisogno, in passato, mi fu prescritta qualche goccina di En per lo spavento che mi producono, ma oltre ad aiutarmi con l'ansia quando queste si presentano (altrimenti non soffro di ansie), non hanno impatto contro le extrasistoli.
Ho notato che si accentuano in relazione ad eventi digestivi (reflusso, meteorismo, stomaco vuoto), e per questo ho fatto una cura di 3 mesi con IPP (la situazione era migliorata).
Ho dismesso IPP con l'aiuto di Bianacid dell'aboca che prendo all'occorrenza tuttora quando sento dell'acidità, e con mia notevole sorpresa, nonostante sia un prodotto naturale, ammetto sia di notevole aiuto.
Eppure, queste extrasistoli tornano al primo pretesto utile.
Oggi e ieri ad esempio, essendo queste a tratti anche molto moleste, ho fatto 10000 passi per far sì che si placassero, per la disperazione.
E si sono anche placate, ma poi sono tornate.
Faccio questa premessa sperando che vi aiuti nell'inquadrare la situazione e comprendere al meglio la domanda forse sciocca che io sto per fare: Queste extrasistoli iniziano subito dopo che io ho evacuato! Ha un senso?
Cosa c'entra l'evacuazione con eventuale riflesso gastrocardiaco?
Di fatto è matematico: appena vado a bagno, e mi sono svuotata, tempo qualche secondo, e inizia la tortura.
Preciso che a volte questa tortura riesco a stopparla mangiando.
In tutta onestà vorrei anche dimagrire (non che mangi molto anzi!) , ma dover mangiare per placare questo brutto disturbo, anche laddove non senta la fame, è invalidante.
Vi è mai capitato un caso simile?
Il mio cardiologo purtroppo è espatriato, mi trovo fuori sede senza il mio medico, e nel mentre che mi cerchi un nuovo cardiologo (dovrei ripetere eco dopo due anni) per una visita di controllo, mi piacerebbe capire cosa fare per ovviare a questo problema, se possibile!
Dimenticavo laddove fosse utile saperlo, ho un blocco AV di I grado (motivo per il quale vado cauta con il betabloccante, che tanto sulle extra ventricolari sembra non sortire alcun effetto, se non peggiorativo.
Ancora grazie mille
Cordiali Saluti
[#1]
La contrazione addominale durante l,evacuazione può stimolare qualche banale extrasistole.
Le consiglio di eseguire un Holter cardiaco per valutare tipo e quantità delle sue aritmie
cordialita
cecchini
Le consiglio di eseguire un Holter cardiaco per valutare tipo e quantità delle sue aritmie
cordialita
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 30/04/2023.
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