Comportamento pressione arteriosa
Salve,
Questa è la terza volta che posto lo stesso quesito, ma nessuno mi ha mai dato risposta, non so per quale motivo.
Ci riprovo:
"Gentili Dottori,
Prima di chiedervi aiuto circa l'andamento della mia pressione arteriosa, credo sarebbe opportuno spiegarvi la mia situazione.
Soffro di gravi forme d'ansia e di ipocondria, che mi hanno portato, non so perché, ad avere molto timore ed una vera ossessione per la pressione arteriosa.
Per tale motivo, da un paio di mesi sono in cura da uno psicologo, il quale mi ha consigliato di fare una sorta di "esercizio": monitorare la pressione dandomi un limite di tempo di un mese e se la pressione fosse stata buona in questo intero mese, allora avrei dovuto buttare l'apparecchio; invece, se fosse stata elevata, allora senza problemi avrei parlato con il mio cardiologo per iniziare una terapia farmacologica e risolvere il problema.
Così ho fatto: per un intero mese ho monitorato la pressione tutti i giorni e per più volte al giorno.
In questo mese, mi sentivo molto più calmo del normale e la pressione arteriosa è rimasta quasi sempre nella norma nella miriade di misurazioni effettuate (range sistolica 118-133 mmHg, range diastolica 75-81 mmHg), con qualche rara misurazione elevata, ma so che ciò è normale.
Anzi, per vari giorni la diastolica non superava mai i 79 mmHg.
L'ho misurata davvero tantissime volte ogni giorno per un mese intero e in molte fasi della giornata.
Esattamente all'indomani di tale mese in cui ho monitorato la pressione, non so per quale motivo, ma la calma avvertita durante il tale mese è scomparsa e mi sono sentito più agitato del solito.
In tale giorno, quindi, ho monitorato la pressione e per le prime 3/4 misurazioni ho riscontrato valori più elevati rispetto al mese precedente per quanto riguarda la diastolica: ho avuto la prima e la seconda misurazione pari a 90 ed 85 e nelle infinite misurazioni successive si è stabilizzata in un range di 81-84 mmHg, con sporadiche misurazioni intermedie pari ad 85 e 86 mmHg.
L'unica differenza che ho notato in tale giorno rispetto all'intero mese precedente, nel quale ho riscontrato valori perfetti, è stata la condizione d'ansia maggiore.
Pertanto, il mio psicologo ha detto che tali valori dipendono in maniera fondamentale dall'ansia e che questa mia ansia influenza molto la pressione arteriosa.
Altrimenti, se fossi stato iperteso, in un intero mese di infinite misurazioni non avrei avuto valori quasi sempre perfetti.
Non che non mi fidi del mio psicologo, ma non essendo un cardiologo, avrei necessità di chiedere un parere anche a voi.
In base a quanto scritto, cosa ne pensate?
Posso ritenere l'ansia causa dei miei sporadici aumenti di pressione, dato che per un mese intero, nel quale ho misurato infinite volte la pressione in condizioni di relativa tranquillità, i valori sono quasi sempre stati nella norma?
Attendendo una vostra gentile risposta, vi auguro una buona giornata.
Tante grazie"
Questa è la terza volta che posto lo stesso quesito, ma nessuno mi ha mai dato risposta, non so per quale motivo.
Ci riprovo:
"Gentili Dottori,
Prima di chiedervi aiuto circa l'andamento della mia pressione arteriosa, credo sarebbe opportuno spiegarvi la mia situazione.
Soffro di gravi forme d'ansia e di ipocondria, che mi hanno portato, non so perché, ad avere molto timore ed una vera ossessione per la pressione arteriosa.
Per tale motivo, da un paio di mesi sono in cura da uno psicologo, il quale mi ha consigliato di fare una sorta di "esercizio": monitorare la pressione dandomi un limite di tempo di un mese e se la pressione fosse stata buona in questo intero mese, allora avrei dovuto buttare l'apparecchio; invece, se fosse stata elevata, allora senza problemi avrei parlato con il mio cardiologo per iniziare una terapia farmacologica e risolvere il problema.
Così ho fatto: per un intero mese ho monitorato la pressione tutti i giorni e per più volte al giorno.
In questo mese, mi sentivo molto più calmo del normale e la pressione arteriosa è rimasta quasi sempre nella norma nella miriade di misurazioni effettuate (range sistolica 118-133 mmHg, range diastolica 75-81 mmHg), con qualche rara misurazione elevata, ma so che ciò è normale.
Anzi, per vari giorni la diastolica non superava mai i 79 mmHg.
L'ho misurata davvero tantissime volte ogni giorno per un mese intero e in molte fasi della giornata.
Esattamente all'indomani di tale mese in cui ho monitorato la pressione, non so per quale motivo, ma la calma avvertita durante il tale mese è scomparsa e mi sono sentito più agitato del solito.
In tale giorno, quindi, ho monitorato la pressione e per le prime 3/4 misurazioni ho riscontrato valori più elevati rispetto al mese precedente per quanto riguarda la diastolica: ho avuto la prima e la seconda misurazione pari a 90 ed 85 e nelle infinite misurazioni successive si è stabilizzata in un range di 81-84 mmHg, con sporadiche misurazioni intermedie pari ad 85 e 86 mmHg.
L'unica differenza che ho notato in tale giorno rispetto all'intero mese precedente, nel quale ho riscontrato valori perfetti, è stata la condizione d'ansia maggiore.
Pertanto, il mio psicologo ha detto che tali valori dipendono in maniera fondamentale dall'ansia e che questa mia ansia influenza molto la pressione arteriosa.
Altrimenti, se fossi stato iperteso, in un intero mese di infinite misurazioni non avrei avuto valori quasi sempre perfetti.
Non che non mi fidi del mio psicologo, ma non essendo un cardiologo, avrei necessità di chiedere un parere anche a voi.
In base a quanto scritto, cosa ne pensate?
Posso ritenere l'ansia causa dei miei sporadici aumenti di pressione, dato che per un mese intero, nel quale ho misurato infinite volte la pressione in condizioni di relativa tranquillità, i valori sono quasi sempre stati nella norma?
Attendendo una vostra gentile risposta, vi auguro una buona giornata.
Tante grazie"
[#1]
Lei ha valori pressori NORMALI.
Smetta di misurarseli e curi la sua ossessione in maniera efficace con farmaci che uno psichiatra potra' prescriverle.
Cordialita'
cecchini
Smetta di misurarseli e curi la sua ossessione in maniera efficace con farmaci che uno psichiatra potra' prescriverle.
Cordialita'
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 10/04/2023.
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