Quali esami dovrei svolgere?

Buonasera, sono un ragazzo di 21 anni che di recente ha iniziato a praticare attività fisica a livello agonistico.


A differenza di molti giovani atleti che si sentono "immortali", io tendo ad avere una certa predisposizione nello sviluppare comportamenti ansiosi o pensieri negativi per quanto concerne la mia salute, che spesso mi provocano paura e malessere, probabilmente condizionato dalla mia attività nel leggere notizie, che spesso nell' ultimo periodo riportano di morti improvvise nei giovani, sia attivi in ambito sportivo che non.


Ho studiato anatomia per anni, e per quanto sia conoscenza generale mi rendo consapevole di come un intensa attività fisica possa essere responsabile dell' esordio di eventuali patologie congenite di cui non si è a conoscenza a causa dell' aumento rilevante della pressione arteriosa durante determinati esercizi fisici (scoppio degli aneurismi, morte improvvisa, dissecazione delle arterie, gravi aritmie improvvise, emorragie cerebrali per malformazioni a carico dei vasi ecc ecc).


Mi chiedevo dunque se, considerato il carico intenso di attività fisica, fosse possibile avere un elenco di eventuali esami da effettuare per scongiurare per lo meno quelle che sono le eventuali patologie congenite precitate, oltre il solito ECG a riposo e sotto sforzo che è da prassi.


Grazie in anticipo per le risposte.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Nessun altro esame, a parte un ecocolordoppler cardiaco per valutare gli spessori del suo ventricolo sinistro.
Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Molti dei miei colleghi non hanno effettuato l ecocolordoppler cardiaco,mi viene quindi da consigliare tale esame come lei mi ha indicato.
Cos'è che il tracciato sotto sforzo non riesce a evidenziare?Cosa determina lo spessore del ventricolo sinistro?
Mi chiedevo poi riguardo eventuali aneurismi congeniti come quello dell' aorta o delle carotidi,dove un intensa attività fisica potrebbe causarne la rottura,non ci sono degli esami da fare?
Grazie ancora.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Il tracciato sotto sforzo studia l'impoianto eletgtrico del cuore, l'eco invece studia la meccanica del cuore volume, spessori apparati valvolati. Lo spessore del ventricolo e' dipendente da sforzi intensi e prolungati oppure ipertensione o valvulopatie...

Per cio che riguarda la presenza di aneurismi cerebrali congeniti non c'e' indicazione ad angiografie a scopo preventivo

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#4]
Utente
Utente
Grazie mille Dottore.
Dunque, dalle sue ultime righe comprendo che per aneurisma aortico o cerebrale non è possibile effettuare esami diagnostici senza una qualche sintomatologia per cui il medico radiologo giustifichi l esame.
Ma queste non sono patologie asintomatiche fino al momento cruciale in cui avviene la rottura?Un intensa attività fisica giornaliera non predispone il soggetto ad una maggiore probabilità di rottura di eventuali aneurismi congeniti?
La risonanza magnetica ad esempio è un esame "innocuo" in quanto privo di radiazioni ionizzanti,non sarebbe sensato effettuare uno o più esami per la ricerca di aneurismi congeniti,all inizio della sua carriera, ad un atleta in quanto esposto ad una pressione arteriosa elevata nella sua quotidianità futura?
Nella sua esperienza ha mai riscontrato aneurismi all aorta in atleti o ragazzi giovani piuttosto che in sole persone di età avanzata in cui è più facile che vi sia la patologia in oggetto?
Grazie mille per il consulto,perdoni le mie banalità,attendo una sua gentile risposta.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Guardi perche' sia efficace occorrerebbe unaa RM con contrasto, il che ovviamente non e' eseguibili in milioni di persone e non prova di potenziali complicanze

Noi tutti 20enni facevamo sport semnza problemi e pereoccupazioni


arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Utente
Utente
Ho capito, quindi è giusto lasciare al fato eventuali aneurismi congeniti.
Volevo poi chiedere una cosa, probabilmente banale;
Volevo sapere se ci fosse correlazione tra lo scoppio di capillari sulle braccia o gambe durante esercizio fisico,quindi fragilità capillare,e predisposizione nello sviluppare aneurismi a causa della "fragilità" del tessuto connettivo che avvolge le arterie.
Questo in quanto mi è capitato che saltuariamente vari capillari si rompessero durante o dopo aver fatto sport o palestra,non vorrei si applicasse la stessa regola di "fragilità" per lo stesso connettivo che è parte integrante dei grandi vasi,che quindi sarebbero più inclini a deformarsi nelle biforcazioni e sviluppare aneurismi.
Grazie ancora.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Assolutamente no, perche' sono calpillari VENOSI..

arriverderci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Utente
Utente
Ho capito Dottore, grazie mille,le faccio un ultima domanda,forse non proprio pertinente,e la saluto ringraziandola di cuore.
Farò ECG e Eco,poi tornerò a svolgere la mia solita attività fisica.
Vorrei aggiungere che ultimamente sto avendo un periodo di forte stress e ansia, probabilmente un misto di esami universitari e di continue notizie di morte giovanile(emoraggie, aneurismi,meningiti fulminanti)qualcosa che non ho mai vissuto prima,e penso di poter star sviluppando comportamenti ipocondriaci.
Tutto è iniziato da quando dopo giorni di mal di testa(probabilmente muscolo-tensivo dovuto al peso eccessivo dello zaino sulle spalle dei giorni precedenti)dopo un intenso allenamento ho avvertito una fitta alla testa, probabilmente di origine muscolare,ma che mi ha provocato una forte sensazione di stress e preoccupazioni ripensando agli avvenimenti letti.
Ora è da giorni che sento un continuo senso di dispnea,come una continua e leggera costrizione nella respirazione,e in seguito a ogni minimo dolore avverto una scarica di paura,come se fossi costantemente in allerta. È tutta ansia?Stress?
Lei ha qualche consiglio da darmi?Secondo la sua esperienza comportamenti o pensieri ansiosi protratti a lungo termine possono provocare danni effettivi al sistema cardiaco,come artimie?Come pensa io debba comportarmi per stare tranquillo,ed evitare di entrare nel tunnel dell ipocondria?
Grazie ancora, a presto
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Utente
Utente
Salve dottore cosa ne pensa?
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