Problema cardiaco?
Buongiorno dottori.
Sono un ragazzo di 28 anni, non ho patologie o particolarità fisiche da denotare, se non che purtroppo nell'ultimo anno la mia alimentazione è stata abbastanza deleteria, nel senso che ho mangiato poco e male; su questa cosa sto lavorando con uno psicoterapeuta e di recente sto avendo dei risultati positivi che forse segnano la fine di questo brutto periodo.
Però ecco, da lungo tempo non sono nutrito correttamente.
Ieri sera, durante una sessione di allenamento a casa ho sentito di starmi sforzando troppo, ma ho portato a termine la sessione poiché mancavano pochi minuti;
(consapevole che avrei dovuto fermarmi, eviterò di ripetere la sventatezza in futuro).
A quel punto ho sentito una sensazione identificabile come un calo di pressione, che è durato per almeno un'ora.
Ero senza forze, completamente atterrito, facevo un po' fatica a parlare.
La cosa è sfociata in un'ansia generalizzata (di cui ho sofferto per lunghi anni e che ormai da qualche tempo è molto migliorata), ma nonostante in seguito io mi sia tranquillizzato e sia andato a dormire, ancora oggi mi sento molto debole e sento un lieve indolenzimento nella zona del cuore;
sento fatica in generale, anche mentalmente, come se avessi una leggera influenza.
Non riesco a determinare se questa sia solamente l'ansia che mi trascino da ieri, oppure devo preoccuparmi?
una cosa che forse può legarsi alla questione, e su cui mi piacerebbe avere un consulto è che un paio di anni fa, in seguito ad un ecg e un holter di 24h, mi è stata diagnosticata una bradicardia sinusale con ripolarizzazione precoce.
La mia dottoressa ha riscontrato questa diagnosi come un risultato della mia attività fisica e nulla di cui dovermi preoccupare.
Ciononostante non sono mai riuscito a tranquillizzarmi del tutto in merito, e mi è rimasta una paura sepolta che quella diagnosi possa rappresentare altro.
Sono consigliabili degli ulteriori esami di accertamento?
Consapevole che tutto questo può apparire come soltanto un grosso problema di ansia, vi chiedo scusa per il tempo dedicatomi, vi garantisco che sono al lavoro su questo;
purtroppo mi assilla il pensiero che un problema di ansia non debba per forza escludere cose come "sintomi pre-infarto" oppure "un danno cardiaco causato da uno sforzo eccessivo".
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte e vi auguro buona continuazione
Sono un ragazzo di 28 anni, non ho patologie o particolarità fisiche da denotare, se non che purtroppo nell'ultimo anno la mia alimentazione è stata abbastanza deleteria, nel senso che ho mangiato poco e male; su questa cosa sto lavorando con uno psicoterapeuta e di recente sto avendo dei risultati positivi che forse segnano la fine di questo brutto periodo.
Però ecco, da lungo tempo non sono nutrito correttamente.
Ieri sera, durante una sessione di allenamento a casa ho sentito di starmi sforzando troppo, ma ho portato a termine la sessione poiché mancavano pochi minuti;
(consapevole che avrei dovuto fermarmi, eviterò di ripetere la sventatezza in futuro).
A quel punto ho sentito una sensazione identificabile come un calo di pressione, che è durato per almeno un'ora.
Ero senza forze, completamente atterrito, facevo un po' fatica a parlare.
La cosa è sfociata in un'ansia generalizzata (di cui ho sofferto per lunghi anni e che ormai da qualche tempo è molto migliorata), ma nonostante in seguito io mi sia tranquillizzato e sia andato a dormire, ancora oggi mi sento molto debole e sento un lieve indolenzimento nella zona del cuore;
sento fatica in generale, anche mentalmente, come se avessi una leggera influenza.
Non riesco a determinare se questa sia solamente l'ansia che mi trascino da ieri, oppure devo preoccuparmi?
una cosa che forse può legarsi alla questione, e su cui mi piacerebbe avere un consulto è che un paio di anni fa, in seguito ad un ecg e un holter di 24h, mi è stata diagnosticata una bradicardia sinusale con ripolarizzazione precoce.
La mia dottoressa ha riscontrato questa diagnosi come un risultato della mia attività fisica e nulla di cui dovermi preoccupare.
Ciononostante non sono mai riuscito a tranquillizzarmi del tutto in merito, e mi è rimasta una paura sepolta che quella diagnosi possa rappresentare altro.
Sono consigliabili degli ulteriori esami di accertamento?
Consapevole che tutto questo può apparire come soltanto un grosso problema di ansia, vi chiedo scusa per il tempo dedicatomi, vi garantisco che sono al lavoro su questo;
purtroppo mi assilla il pensiero che un problema di ansia non debba per forza escludere cose come "sintomi pre-infarto" oppure "un danno cardiaco causato da uno sforzo eccessivo".
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte e vi auguro buona continuazione
[#1]
Alla sua eta' non esiste l'infarto.
Eviti sforzi fisici inutili e fastidiosi, che nessun amimale fa -se ci pensa bene.
CAmmini un'otra al giorno
cecchini
Eviti sforzi fisici inutili e fastidiosi, che nessun amimale fa -se ci pensa bene.
CAmmini un'otra al giorno
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Buongiorno dottore,
la ringrazio innanzitutto per la risposta, e spero di non risultare inopportuno con la domanda che le sottopongo, ma recentemente leggevo un articolo che riportava un dato della Federazione italiana Cardiologia, secondo il quale ogni anno muoiono circa 1000 under 35 per cause cardiache.
Immagino che un'alta percentuale di questo dato sia dovuto a patologie cardiovascolari, però il pensiero che mi allarma e preoccupa è che dietro quella diagnosi scritta sopra (ritenuta dalla mia dottoressa non fonte di preoccupazione) possa nascondersi qualcosa a cui dover porre attenzione.
La ringrazio ancora e spero che il mio dubbio non passi come mancanza di rispetto verso il suo consulto;
è piuttosto un'allerta data dalla preoccupazione e dall'ansia.
Grazie nuovamente
la ringrazio innanzitutto per la risposta, e spero di non risultare inopportuno con la domanda che le sottopongo, ma recentemente leggevo un articolo che riportava un dato della Federazione italiana Cardiologia, secondo il quale ogni anno muoiono circa 1000 under 35 per cause cardiache.
Immagino che un'alta percentuale di questo dato sia dovuto a patologie cardiovascolari, però il pensiero che mi allarma e preoccupa è che dietro quella diagnosi scritta sopra (ritenuta dalla mia dottoressa non fonte di preoccupazione) possa nascondersi qualcosa a cui dover porre attenzione.
La ringrazio ancora e spero che il mio dubbio non passi come mancanza di rispetto verso il suo consulto;
è piuttosto un'allerta data dalla preoccupazione e dall'ansia.
Grazie nuovamente
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 22/03/2023.
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