Pressione arteriosa: conseguenza cessazione fumo

Salve Dottori,
MI è capitato di leggere un post di un utente di Medicitalia di poco tempo fa, in cui parlava dei benefici riscontrati sui valori pressori nel momento in cui ha smesso di fumare.

Dato che è accaduta esattamente la stessa cosa a me, ho preso spunto da tale utente per porvi delle domande più mirate in merito:

1) Negli ultimi anni, prima di smettere, non sono stato un accanito fumatore.
Anzi, fumavo al massimo 5/6 sigarette al giorno.
Pertanto, vorrei chiedervi: anche solo 5/6 sigarette al giorno (fumate per molti anni) possono contribuire a far innalzare i valori pressori e a farli restare elevati costantemente?
Oppure, nel mio caso, è stata solo una coincidenza il fatto che da quando ho smesso di fumare i valori pressori sono diminuiti e sono perfettamente nella norma?


2) Quando si smette di fumare ed i valori pressori tornano nella norma, questa situazione risulta permanente o temporanea?
Lo chiedo perchè mi è capitato di leggere informazioni incoerenti tra loro: in un articolo ho letto che a volte i fumatori che smettono di fumare per un certo periodo di tempo avranno dei valori pressori nella norma, grazie agli effetti dell'astinenza dal fumo che "distendono" le arterie, ma passato tale periodo di tempo, è come se le arterie si abituassero ed i valori pressori aumentano nuovamente.

In altri articoli, invece, ho letto che gli effetti della cessazione del fumo sono permanenti.
Pertanto, se in un soggetto è stato il fumo ad innalzare i valori pressori e se smettendo tali valori tornano nella norma, allora rimarranno nella norma, a meno che un soggetto non cominci a soffrire di altre patologie.


Se non vi è di troppo disturbo, vi chiederei la cortesia di rispondere ad entrambi i punti.

Tante grazie
Cordiali saluti