Studio elettrofisiologico per episodi tachicardici: consiglio

Buongiorno,

da diversi mesi soffro di episodi di tachicardia con FC 150/160bpm, insorgenza improvvisa (come quando si ha uno spavento) e a remissione parziale: ovvero da 150 a 140/130 improvvisamente e poi a scemare piano piano, nell’arco di pochi minuti.
Successivamente rimango sempre un po’ fiacco come se avessi fato una maratona.


Ho sostenuto tutto gli esami e visite che dovevo fare: ECG, Holter 24 12 derivazioni, ECD, ECG con cicloergometro.
Tutto negativo.
Cuore perfettamente sano.


Sono finito in cura con Cardicor 1.25mg 1a volta die al mattino e da allora gli episodi di tachicardia sono in remissione (ho avuto qualche sporadico attacco con FC max di 110/120 della durata massima di un paio di minuti - insorgenza e interruzione improvvisa - si parla di pochi secondi).


Ho effettuato una visita elettrofisiologica dove sono emerse alcuni punti sulla mia situazione:

- ho un cuore perfettamente sano;
- ho una FC media nelle 24hr di 90 bpm;
- la mia FC appena mi alzo in piedi schizza facilmente a 100/110 bpm, anche senza fare attivita’;
- questa FC a riposo non e’ sempre alta, ci sono dei momenti/giorni nella quale e’ sui 60/70 bpm, sia con che senza Cardicor;
- con Cardicor le cose migliorano, la FC a riposo si aggira sui 65/75 bpm e appena mi alzo in piedi sono su 90/100 bpm.


Ora, secondo il dott.
re elettrofisiologo i sospetti ricardono su:

- una tachicardia atriale sopraventricolare
- una tachicardia sinusale inapprorpriata

Mi ha suggerito SEF per togliersi ogni dubbio e individuare la terapia corretta.


Non nascondo che lo SEF mi preoccupa (anche se a leggere le esperienze delle persone che lo hanno affrontato - non e’ cosi drammatico come viene descritto).
I rischi mi hanno detto essere vicini allo zero.


Voi cosa ne pensate?

E’ una pazzia affrontare questo esame per mettere un punto finale a questo problematica?


Grazie