Pressione differenziale elevata in giovane adulto

Salve, sono un soggetto ansioso (ragazzo di 29 anni) in cura con Cipralex (3 gocce) da 10 anni.
Non ho mai avuto problemi di pressione in precedenza, provandomela dal medico circa un paio di volte all'anno.
Qualche mese fa mio padre è andato in pronto soccorso per una crisi ipertensiva, subito risolta.
Da quel momento ho avuto ansia nel provare i valori pressori, nonostante questo ho ripetuto più volte finchè non mi sono un po' calmato.
Quest'estate il valore era di 115/75, mentre oggi ho avuto un picco di 150/80 (i battiti erano a 117 ed ero molto agitato), calmandomi dopo una decina di minuti è scesa a 128/67 con 75 battiti (non ero ancora del tutto calmo, dato che la mia frequenza a riposo è di circa 55/60 battiti).
Premetto che soffro di extrasistole saltuariamente dovute principalmente a periodi ansiosi, ma non mi hanno mai dato particolarmente fastidio (ne avverto distintamente al massimo una decina durante il giorno nei momenti peggiori).
Ho fatto un ECG sottosforzo risultato molto buono a detta del medico, con frequenza massima 190 bpm e nessuna extrasistole documentata (pressione a riposo di 140/70 e 120 pulsazioni (ero parecchio agitato), al picco 190/60 e dopo un paio di minuti post picco 150/60).
Premetto che seguo una dieta sana e faccio camminate di circa 30/40 minuti quasi quotidianamente da quando nel 2021 dopo le analisi del sangue mi trovarono il colesterolo a 245 (HDL a 55 e trigliceridi nella norma).
Con la dieta sono riuscito a scendere a 206 di colesterolo totale e 60 HDL.
Volevo chiedere un consulto sulla mia pressione differenziale: è normale avere una pressione differenziale di 60/65 (addirittura 130 al picco del test da sforzo)?
Ho letto che il valore ottimale sarebbe 40 e che un'elevata pressione differenziale è causa di aumento del rischio di eventi cardiovascolari importanti e/o sintomo di arterie occluse o muscolo cardiaco ingrossato.
Dovrei fare degli esami specifici (ecocuore o simili)?