Extrasistoli prolungate a riposo

Salve.
Da molto tempo mi capita, di tanto in tanto, di avere delle extrasistoli, che io percepisco come un unico tonfo al cuore, che spesso mi spezza il respiro, accompagnato da frequenza irregolare per pochi secondi (aumenta, diminuisce di colpo, poi aumenta di colpo, fino a stabilizzarsi).
Ho fatto tutti i controlli del caso, sia dal gastroenterologo, che mi ha riscontrato un’ernia iatale, sia dal cardiologo, che ha solo riscontrato all’ecografia un leggero prolasso della mitralica.
Questo un anno fa circa.
Per questo motivo, ho sempre convissuto con le extrasistoli, senza dare loro peso.

Oggi, però, all’improvviso, ho avvertito ripetuti colpi, e dopo circa 5/10 secondi mi sono allarmata.
Infatti, non riuscivo più a respirare bene, mi sono data di istinto dei colpi in petto perché il cuore batteva con assoluta irregolarità.
Tastandomi il polso, ho notato battiti irregolari, e la solita frequenza alterata.

Mentre ciò è successo, stavo studiando, un po’ piegata già da circa mezz’ora, a digestione ormai quasi ultimata.

Mi ha lasciato con un giramento di testa e dolore nella regione sottosternale.

Gli unici due farmaci che assumo sono Lansox 30mg al mattino e paroxetina 20 gocce.


Ho avuto il covid recentemente.
È il caso che io faccia un altro controllo cardiologico, a distanza di un annetto, oppure si presuppone che questi sintomi siano sempre dovuti alla stimolazione del nervo vago, seppur prolungati e con una sintomatologia più fastidiosa rispetto a quelli a cui sono solitamente abituata?