Tachicardia e ipertensione ansiosa

Ho 42 anni, scorso 25 ottobre mentre ero in ufficio ho avuto un attacco pressorio (90/180 con frequenza a 150) mi recai al pronto soccorso.

Premetto di venire da un anno stressante di aver preso molto peso e di essere un tipo ansioso
Ho fatto poi visita cardiologica e modi prescritto nobistar 1, 25 più da fare vari esami
Dagli esami di sangue ed urine unici valori alterati erano cortisolo 29, 9 velocità di filtrazione glomerurale 139
Eco addome completo con arterie renali reni e surrene nella norma
Ecg, holter cardiaco e pressorio e eco doppler cardiaco e cavi sovraortici nella norma
Dopo due settimane dal primo attacco ne arriva un secondo di nuovo pronto soccorso e il cardiologo mi cambia da nobistar a cardicor 2, 5
Non appena assumo la pillola mi sento debole e abbattuto e gli episodi di tachicardia sinusale continuano
Diminuisco quindi il cardicor a 1, 25 e inizio la dieta e a fare un po’ di moto
La situazione non migliora e sabato scorso ho un nuovo rialzo pressorio (97/169 con frequenza a 150)
Per la questione ansia allora mi viene consigiato di assumere quite fee della cenom (15 gocce) e il cardiologo mi cambia nuovamente farmaco passando a lobivon 5 mg
Ieri ho registrato pressione 40/90 e mentre ero in piedi un brusco calo della frequenza fimo a 47 bpm e mi sono sentito sbandare
Alche ora il medico mi ha detto di ridurre a 2, 5 mg
Volevo chiedervi aiuto a sbrogliare questa matassa
Non è che i betabloccanti mi fanno male e non sono adatti al mio caso giacché ho un cuore sano e dalla loro assunzione non ho tratto al momento beneficio?

Posso sospenderli?

Se la tachicardia e il conseguente rialzo pressorio derivano da ansia/stress non andrebbe trattata diversamente?

Grazie per il vostro aiuto
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Per un paziente iperteso e tachicardico la terapia di elezione e' a base di beta bloccanti: tra questi il nebivololo e' il piu' maneggevole e il suo effetto "copre" le 24 ore.
Ovviamente all'inizio di una terapia antiipertensiva efficace il paziente deve prepararsi a qualche piccolo effetto collaterale legato all'adattamento a valori pressori normali

Si tranquillizzi

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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