Parestesia laterale sinistra e prolasso della mitrale
Ho 45 anni.
Venerdi 3 sono stata ricoverata in ospedale per una parestesia laterale sinistra, avevo perso la sensibilità. La situazione dopo qualche giorno piano piano è rientrata. Mi è rimasta solo una pesantezza negli arti.
Dopo numerosi accertamenti che inizialmente indicavano come diagnosi una lesione celebrale, all'uscita dall'ospedale ho effettuato per la prima volta nella mia vita un ecocardiogramma color doppler in un centro privato per accellerare i tempi, anche perchè avevo difficoltà di respirazione e dolori al costato sinistro che persistono.
Il risultato è un prolasso della mitrale congenito con lievi reflussi sia a livello mitrale che tricuspidale e il cardiologo del centro di analisi che ha effettuato l'esame mi ha detto che quello che emerso può giustificare quello che è successo.
Non ho ancora un cardiologo di riferimento e fatico a cercarlo (sono di Roma e non è semplice). Ho ripreso il lavoro venerdì scorso dopo la risonanza magnetica al cervello che è risultata negativa ma mi stanco molto a completare la giornata, mi sento molto affaticata, sebbene lavori nell'ambito informatico seduta ad una scrivania.
Aggiungo che la mia vita, soprattutto negli ultimi 15 anni non è stata affatto semplice. Ho sempre avuto episodi di tachicardia, dolori agli atri laterali sinistri, affanno anche per la semplice salita di due rampe di scale e soprattutto dopo qualche discussione che io prontamente interrompevo, il respiro mi mancava quasi totalmente, ma ho sempre attribuito la cosa allo stress. Con forti inspirazioni e un po' di training autogeno la situazione migliorava.
Aggiungo che dopo il primo parto durato tantissimo mi hanno tenuto con la bombola di ossigeno per varie ore e così dopo un intervento alle ovaie con la pressione bassissima. Ho sempre avuto la pressione bassa (anche 80-40) ma adesso oscilla da così bassa a 120/130-80/85. Può darmi qualche indicazione su cosa fare nell'immediato, quali altri esami possono essermi utili, come comportarmi, cosa non fare e/o anche cosa evitare nell'alimentazione, in attesa che trovi un cardiologo che mi possa seguire.
Ringrazio anticipatamente e tantissimo chiunque voglia darmi una risposta, sono praticamente sola con tante responsabilità sulle spalle e sarebbe per me davvero un grande aiuto.
Venerdi 3 sono stata ricoverata in ospedale per una parestesia laterale sinistra, avevo perso la sensibilità. La situazione dopo qualche giorno piano piano è rientrata. Mi è rimasta solo una pesantezza negli arti.
Dopo numerosi accertamenti che inizialmente indicavano come diagnosi una lesione celebrale, all'uscita dall'ospedale ho effettuato per la prima volta nella mia vita un ecocardiogramma color doppler in un centro privato per accellerare i tempi, anche perchè avevo difficoltà di respirazione e dolori al costato sinistro che persistono.
Il risultato è un prolasso della mitrale congenito con lievi reflussi sia a livello mitrale che tricuspidale e il cardiologo del centro di analisi che ha effettuato l'esame mi ha detto che quello che emerso può giustificare quello che è successo.
Non ho ancora un cardiologo di riferimento e fatico a cercarlo (sono di Roma e non è semplice). Ho ripreso il lavoro venerdì scorso dopo la risonanza magnetica al cervello che è risultata negativa ma mi stanco molto a completare la giornata, mi sento molto affaticata, sebbene lavori nell'ambito informatico seduta ad una scrivania.
Aggiungo che la mia vita, soprattutto negli ultimi 15 anni non è stata affatto semplice. Ho sempre avuto episodi di tachicardia, dolori agli atri laterali sinistri, affanno anche per la semplice salita di due rampe di scale e soprattutto dopo qualche discussione che io prontamente interrompevo, il respiro mi mancava quasi totalmente, ma ho sempre attribuito la cosa allo stress. Con forti inspirazioni e un po' di training autogeno la situazione migliorava.
Aggiungo che dopo il primo parto durato tantissimo mi hanno tenuto con la bombola di ossigeno per varie ore e così dopo un intervento alle ovaie con la pressione bassissima. Ho sempre avuto la pressione bassa (anche 80-40) ma adesso oscilla da così bassa a 120/130-80/85. Può darmi qualche indicazione su cosa fare nell'immediato, quali altri esami possono essermi utili, come comportarmi, cosa non fare e/o anche cosa evitare nell'alimentazione, in attesa che trovi un cardiologo che mi possa seguire.
Ringrazio anticipatamente e tantissimo chiunque voglia darmi una risposta, sono praticamente sola con tante responsabilità sulle spalle e sarebbe per me davvero un grande aiuto.
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Gentile utente,
credo sia abbastanza remota la possibile associazione tra prolasso mitralico con lieve rigurgito valvolare e le parestesie che ha accusato.
Allo stesso modo, il grado di alterazione valvolare, almeno da quanto descritto, generalmente non comporta alcuna sintomatologia, fatta eccezione per episodi di palpitazioni, che possono classicamente essere associati al prolasso mitralico.
Ritengo che la causa delle parestesie vada ricercata non a livello cardiaco.
Cordiali saluti.
credo sia abbastanza remota la possibile associazione tra prolasso mitralico con lieve rigurgito valvolare e le parestesie che ha accusato.
Allo stesso modo, il grado di alterazione valvolare, almeno da quanto descritto, generalmente non comporta alcuna sintomatologia, fatta eccezione per episodi di palpitazioni, che possono classicamente essere associati al prolasso mitralico.
Ritengo che la causa delle parestesie vada ricercata non a livello cardiaco.
Cordiali saluti.
Dr. Ercole Tagliamonte
Responsabile Labortorio Di Ecocardiografia di Alta Specialità
www.ercoletagliamonte.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 21/07/2009.
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