Lievissimo prolasso della valvola mitralica
Sono una ragazza di 23 anni, a seguito di un episodio personale che mi ha un po’ traumatizzata ho iniziato ad avere capogiri e aumento dei battiti la situazione si è protratta per circa un mese quindi ho deciso di effettuare una visita cardiologica più che altro per l’insorgere di un forte dolore al petto (che poi era una sciocchezza).
Sono un soggetto molto molto ansioso per cui durante la visita ero molto agitata, i miei battiti sono arrivati a 120 e il medico mi ha comunicato che il mio cuore è perfetto ma ho un lievissimo prolasso mitralico e mi ha prescritto una dose minima di betabloccante dicendomi che se fossi stata peggio avrei dovuto aumentare la dose.
Mi ha detto di non praticare più sport, il che mi ha notevolmente scossa e da quel giorno sto male, più ci penso più sto male, non ho iniziato alcuna cura perché non sono certa sia giusto dal momento che siano forti attacchi d’ansia.
Dovrei fare altri accertamenti?
Sono un soggetto molto molto ansioso per cui durante la visita ero molto agitata, i miei battiti sono arrivati a 120 e il medico mi ha comunicato che il mio cuore è perfetto ma ho un lievissimo prolasso mitralico e mi ha prescritto una dose minima di betabloccante dicendomi che se fossi stata peggio avrei dovuto aumentare la dose.
Mi ha detto di non praticare più sport, il che mi ha notevolmente scossa e da quel giorno sto male, più ci penso più sto male, non ho iniziato alcuna cura perché non sono certa sia giusto dal momento che siano forti attacchi d’ansia.
Dovrei fare altri accertamenti?
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Un "lievissimo prolasso della valvola mitralica" non causa alcun sintomo, tanto meno la tachicardia. Inoltre, si tratta di un reperto ecocardiografico frequentissimo nella popolazione cardiologicamente sana.
Circa il riferito divieto di praticare attività sportiva, a meno che non si tratti di attività agonistica per cui il trattamento con betabloccanti è considerato doping, francamente non saprei risponderle. Meglio chiedere al collega che ha formulato questa prescrizione.
Cordiali saluti
Circa il riferito divieto di praticare attività sportiva, a meno che non si tratti di attività agonistica per cui il trattamento con betabloccanti è considerato doping, francamente non saprei risponderle. Meglio chiedere al collega che ha formulato questa prescrizione.
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 04/01/2023.
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