Sospensione ranexa

Salve a voi gent.
mi Dottori,
vorrei chiedere un consulto su mia madre di 58 anni, peso 54 kg circa, altezza 170 circa.
Nel 2015 ebbe un episodio di fibrillazione atriale cardiovertita farmacologicamente in ps, dimessa dopo qualche giorno di osservazione con terapia: bisoprololo 2 cp die, atorvastatina 1 cp die, cardioaspirina 1 cp die, protec 1 cp die.
Assumeva già Eutirox da molti anni causa ipotiroidismo.
Nel 2017 in seguito a visita di controllo del follow up presso l'ospedale dove dove fu curata per la FA, le fu prescritto ranexa 500 mg 2 cp die a causa di episodi di angina classificata come instabile con frequenza variabile (a volte a distanza di settimane, a volte a distanza di mesi).
Gli episodi di angina erano apparentemente scomparsi o quasi fino all'anno scorso (fine 2021/2022) dove se ne sono verificati alcuni (3 o 4 credo) nel periodo gennaio-aprile.
Purtroppo durante la pandemia covid, l'ospedale dove andava per le visite di controllo ha interrotto il follow up e le prenotazioni per la cardiologia.
Si è rivolta dunque al cardiologo più vicino che l'ha visitata pochi giorni fa, eseguendo ecg, ecocardio e eco ai tronchi sovra-aortici, secondo cui coronarie e carotidi sono a posto, fe: 65%, tapse 27 mm, per cui non necessita di continuare ad assumere ranexa.
Ultimo appunto, episodi di angina spariti durante l'estate e ricomparsi nel mese di novembre con 2 episodi a distanza di una decina di giorni.
Domanda: cosa comporta l'interruzione di ranolazina?
In caso di sospensione è corretto interrompere di netto o è meglio diminuire gradualmente (es: una cp al giorno o 2 mezze cp al giorno)?
Ricordo che adesso Ranexa necessita di piano terapeutico rilasciato dallo specialista mentre dal 2018 in poi ciò non era necessario.