Episodi di tachicardia ed ansia sociale

Gentilissimi specialisti, buonasera.

Scrivo in quanto ansioso.


Già ho pubblicato vari consulti in questa sezione.

Sto curando l’ansia con la psicoterapia, e benché il processo sia lungo sto riscontrando sempre di più ottimi risultati, che però ancora non riescono a migliorare significativamente la mia qualità di vita.


Sorvolando sulla mia storia ansiosa, che ho già trascritto in precedenti consulti, giungo al nocciolo della questione.


Sebbene io abbia esami perfetti (ripetuti nel solo 2022 bene 3 volte, con ECG, ecocolordoper e visita specialistica), ho ancora dei dubbi che mi attanagliano, che spero possano essere fugati.

Benché mi sia stato confermato in più battute che la tachicardia da ansia non sia pericolosa, sul web c’è scritto in diversi articoli che a lungo andare possa realmente creare problemi al cuore.
Ciò è un falso mito oppure no?


Quando ho episodi di tachicardia, a cui ormai mi sono abituato, nel 95% delle volte dipendono da ansia sociale.
Mi capita di averne 2-3 a settimana per intenderci.
Ne avrei sicuramente di più, ma un’esposizione moderata alle situazioni che reputo attivanti mi permette di star per la maggior parte del tempo sereno.

Non misuro i battiti in quel momento perché accrescerei solo la paura, ma temo che siano tra i 140 ed i 160.
Capita spesso, e questo è un altro quesito che mi attanaglia la mente, che io li senta molto accelerati solo se mi tocco la giugulare o il polso, ma in petto non avverto il cuore che pompa forte (a volte si a volte no, ma forse di recente, complice allenamento che faccio 2-3 volte a settimana, mi pare di essere più tollerante e meno sensibile alla percezione del battito alto in petto).
Questa cosa è normale secondo Voi?


Consigliate di mettere un holter che registri precisamente i battiti?


Ringrazio anticipatamente per le risposte.

Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Penso che un Holter la farebbe tranquillizzare .
Io non vedo motivo di preoccupazione alcuna

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio dott. Cecchini, cercherò di eseguirlo a breve e se è d'accordo magari le mando i risultati.

Io sono sicuro di non avere nulla, ma allo stesso tempo temo questa tachicardia così forte. Forse le emozioni, forse l'ansia, o il panico, ma sta di fatto che è tremenda e riduce notevolmente la mia qualità di vita, poiché è presente in quasi tutti i contesti sociali.

La cosa positiva è che i miei battiti a riposo oscillano tra i 50 ed i 70, quindi ancora meglio, ma ciò magari pregiudica la possibilità di utilizzare un betabloccante, anche se si potesse prenderlo all'occorrenza per me sarebbe una manna dal cielo.

Un'ultima domanda, che ho fatto anche nel primo post ma che riprendo per capirci di più. Avere un battito molto elevato, tra i 130 ed i 150 per intenderci, e non avvertirlo però in petto, è una cosa normale? Cioè, è da interpretare positivamente oppure magari il contrario?
Perché solitamente la tachicardia è associata al fastidio di avere il cuore che ti pompa forte nel petto, ma a me non si presenta sempre così. A volte pare battere veloce ma è come se il movimento fosse più "stretto". Non so spiegarlo bene, spero di essere compreso ugualmente.

Grazie ancora, buona giornata e buon lavoro.
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