Tachicardia in allenamento
Salve vorrei parlare di un problema che mi porto dietro da anni ma ultimamente è notevolmente peggiorato.
Già da una decina d'anni ci sono periodi alterni (circa 1 settimana al mese) in cui avverto forti gonfiori a livello dello stomaco e in concomitanza a questi gonfiori, alterazioni del battito cardiaco.
Quando sono a riposo si tratta solamente di extrasistoli o sensazioni di tonfo più o meno frequenti, ma il problema maggiore emerge durante l'attività fisica poiché spesso rischio l'insorgenza di vere e proprie tachicardie.
Tutto questo come già detto accade principalmente in concomitanza ai gonfiori dello stomaco.
Ammetto che la ricorrenza di queste alterazioni del battito cardiaco è aumentata soprattutto negli ultimi 2 anni, cos, ì spaventato da una tachicardia, decido di eseguire degli accertamenti cardiologici.
Premetto che, avendo sempre giocato a calcio fino all'anno scorso, ero tenuto a svolgere le visite sportive agonistiche e non mi hanno mai trovato nulla inoltre, come già detto sopra ho eseguito ulteriori accertamenti come holter pressorio/ dinamico 24h ed ecodoppler, ma sono risultati tutti completamente negativi.
Tuttavia i sintomi non sono inventati, anzi...dopo diverse ricerche scopro della sindrome gastro- cardiaca che riesce a dare una spiegazione al gonfiore e alle alterazioni del battito, non a caso le tachicardie insorgono quando compio dei movimenti bruschi (abbassamento rapido, urti contro altri giocatori, scatti improvvisi che probabilente scatenano un contatto tra il diaframma e il cuore).
Questa sindrome gastro- cardiaca, anche se mai accertata, è riuscita a calmare le mie paure, essendo io anche un soggetto un po' ipocondriaco, tuttavia le scrivo perché nell'ultimo mese, pur non sentendo gonfiore, non riesco più a completare un allenamento senza il rischio di tachicardia, che è come se scoppiasse di botto in seguito ad un click.
Oggi per giunta, per la prima volta ho avvertito uno scoppio di tachicardia a fine allenamento, cosa che non mi era mai accaduta nonostante negli ultimi tempi avvertissi il rischio di tachicardia anche nei 20-30 minuti successivi all'allenamento.
Stranamente sono più calmo del solito, ma vorrei capire se effettivamente il problema può derivare dalla presunta sindrome gastro- cardiaca o può essere cambiato qualcosa dagli esami svolti 1 annetto fa.
Non so come comportarmi e il problema mi mette a disagio.
Grazie
Già da una decina d'anni ci sono periodi alterni (circa 1 settimana al mese) in cui avverto forti gonfiori a livello dello stomaco e in concomitanza a questi gonfiori, alterazioni del battito cardiaco.
Quando sono a riposo si tratta solamente di extrasistoli o sensazioni di tonfo più o meno frequenti, ma il problema maggiore emerge durante l'attività fisica poiché spesso rischio l'insorgenza di vere e proprie tachicardie.
Tutto questo come già detto accade principalmente in concomitanza ai gonfiori dello stomaco.
Ammetto che la ricorrenza di queste alterazioni del battito cardiaco è aumentata soprattutto negli ultimi 2 anni, cos, ì spaventato da una tachicardia, decido di eseguire degli accertamenti cardiologici.
Premetto che, avendo sempre giocato a calcio fino all'anno scorso, ero tenuto a svolgere le visite sportive agonistiche e non mi hanno mai trovato nulla inoltre, come già detto sopra ho eseguito ulteriori accertamenti come holter pressorio/ dinamico 24h ed ecodoppler, ma sono risultati tutti completamente negativi.
Tuttavia i sintomi non sono inventati, anzi...dopo diverse ricerche scopro della sindrome gastro- cardiaca che riesce a dare una spiegazione al gonfiore e alle alterazioni del battito, non a caso le tachicardie insorgono quando compio dei movimenti bruschi (abbassamento rapido, urti contro altri giocatori, scatti improvvisi che probabilente scatenano un contatto tra il diaframma e il cuore).
Questa sindrome gastro- cardiaca, anche se mai accertata, è riuscita a calmare le mie paure, essendo io anche un soggetto un po' ipocondriaco, tuttavia le scrivo perché nell'ultimo mese, pur non sentendo gonfiore, non riesco più a completare un allenamento senza il rischio di tachicardia, che è come se scoppiasse di botto in seguito ad un click.
Oggi per giunta, per la prima volta ho avvertito uno scoppio di tachicardia a fine allenamento, cosa che non mi era mai accaduta nonostante negli ultimi tempi avvertissi il rischio di tachicardia anche nei 20-30 minuti successivi all'allenamento.
Stranamente sono più calmo del solito, ma vorrei capire se effettivamente il problema può derivare dalla presunta sindrome gastro- cardiaca o può essere cambiato qualcosa dagli esami svolti 1 annetto fa.
Non so come comportarmi e il problema mi mette a disagio.
Grazie
[#1]
Le consiglio di eseguire un test da sforzo massimale in modo da verificare la presenza o meno di aumenti eccessivi di frequenza come lei segnala
cecchini
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta velocissima. Volevo specificare che queste tachicardie non compaiono sempre, ma ultimamente percepisco sempre il pericolo di comparsa. Mi spiego meglio... Queste tachicardie sono generate da movimenti particolari( un abbassamento repentino, uno scatto repentino, etc..) , dunque è come se ci fosse qualcosa ad attivarle. Noto ad esempio che una semplice corsa, per quanto sostenuta, difficilmente possa causarmi una tachicardia poiché in una corsa non effettuo movimenti bruschi e particolari come quelli citati sopra. Tutto questo per farle capire che un test da sforzo molto probabilmente non scatenerebbe il problema che invece si manifesta durante diversi esercizi in palestra. È una sintomatologia un po' strana, anche perché oltre a holter pressorio e dinamico 24 ed ecodoppler ho eseguito diversi test da sforzo negli anni e non è mai risultato nulla di negativo.
[#3]
Beh.. se l' holter e' risultato negativo si tranquillizzi
cecchini
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#5]
quindi si tranquillizzi .
arrivederci
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 18/11/2022.
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