Pfo e trombofilia

Buongiorno, a seguito di frequenti attacchi di aura con sintomi soprattutto visivi, vertiginosi e di difficoltà nell'eloquio mi sono stati riscontrati sindrome degli anticorpi antifosfolipidi (anticorpi IgG anticardiolipina sempre positivi ricontrollati a distanza di 3 mesi più episodi passati di livido reticularis) più mutazione del fattore II della protrombina in eterozigosi.
Inoltre mi è stato diagnosticato uno shunt dx-sx al doppler transcranico con passaggio di 6 microbolle durante la manovra di Valsalva.
Aggiungo anche che nella mia famiglia ci sono stati diversi casi di ictus giovanili nelle generazioni addietro.
Nonostante queste premesse la terapia che sto assumendo è unicamente cardioaspirina 100 mg/die, prescritta dall'ematologo esperto in emostasi e trombosi, il quale però richiedeva la rivalutazione neurologica per eventuale chiusura del pfo.
Neurologo e cardiologo, invece, escludono categoricamente l'intervento di chiusura del pfo in quanto la risonanza dell'encefalo non ha mostrato esiti ischemici.
Voi cosa ne pensate?
Grazie per l'attenzione
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Penso che aspettare di avere una ischemia cerebrale come i suoi parenti e DOPO provvedere alla chiusra del forame sia veramente una sciocchezza...
Inoltre mi pare che la sola cardioaspirina non le sia sufficiente a proteggerla ese fossi nella sua situazione assumerei anticoagulanti orali..
Ma sono mie opinioni.

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio molto!
Io la penso esattamente come Lei. Il cardiologo che ha preso in esame la mia situazione sostiene però che le linee guida indicano la chiusura del pfo solo in prevenzione secondaria. Pensavo già di chiedere un secondo parere, ma qualora la risposta fosse la stessa cosa dovrei fare? Ovviamente non sto tranquilla ad aspettare di avere un'ischemia
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Che ci posso fare?
Chieda al cardiologo di scriverle su un foglio timbrato che NON avra' una ischemia cerebrale grave nei prossimi 5 anni...
Vedra' che cambia idea

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
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