Pericardite tiroidite
buongiorno,vorrei sapere se potete aiutarmi...ho 40 anni ed è dal mese di febbraio 2008 che ho la pericardite dovuta credo ad un influenza che mi aveva causato anche la pleurite guarita in poco tempo.ho cominciato facendo rx al torace che dimostrava il cuore ingrandito. un es ecocardio a distanza di un mese dimostrava pericardite essudativa.ricoverata 2 volte in cardiologia:considerata pericardite virale.trattata con indoxen200 e deltacortene 50mg per 3 mesi, fino ad agosto dosaggio a scalare. inoltre colchicina mezza cp die.PCR negativa.GB 8,3 HB13g/. dopo 7 mesi di questa pesante terapia non avendo una risposta accettabile(non sarei riuscita ad andare avanti ancora così)decisi di affidarmi ad un altro cardiologo che volle giustamente provare una cura alternativa somministrandomi eutirox 125 pensando che la tiroide fosse la causa del non riassorbimento del liquido.nel mese di ottobre prima di prendere l'eutirox le analisi erano:tsh 3.26 t3 3.16 t4 0.91 nel mese di marzo 2009 tsh 0 t3 4.39 t4 1.73 tireoglobulina 69 antiperossidasi 6.7 nel mese di luglio tsh 0.04 t3 2.69 t4 1.76 tireoglobulina 665 antiperossidasi 20.2. eco del mese corrente: ghiandola tiroidea in sede diam 19mm a margini regolari ed ecostruttura disogenea e grossolana. lobo dx con piccolo nodulo 4,4mm di natura iperplastica. ecocardio stabile come nel mese di dicembre, i primi mesi c'erano miglioramenti ma ora è fermo sul cm.col cortisone ho messo 15 kg, 5 se ne sono andati ma gli altri 10 facendo step,dieta ed eutirox non si muovono. è possibile che prendere l'eutirox abbia compromesso la tiroide oppure la cura non funziona perchè la tiroide è ammalata?non so più cosa fare, forse è giusta l'idea di dare la colpa alla tiroide...ringrazio per qualsiasi altro suggerimento. ho sentito parlare anche di medicina alternativa...?questa settimana ho una visita dal pneumologo...grazie, cordiali saluti
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Gentile utente:
Senza una visita "tradizionale" non posso darle indicazioni precise, ma dalla descrizione che lei ha fatto, posso dire che (in assenza di patologia tiroidea), somministrare un farmaco che normalmente viene dato quando la tiroide funziona poco, ha in genere scarso/nullo effetto sul versamento, mentre invece puo' infastidire la tiroide che puo' iniziare a funzionare male.
Dal punto di vista cardiologico posso dirle che la semplice presenza di versamento pericardico, in assenza di sintomi o di alterazioni emodinamiche rilevabili con l'ecocardiogramma, puo' anche non richiedere un trattamento farmacologico. Non posso dirle se sia questo il caso poichè occorrerebbe visitarla e valutare bene tutta la documentazione. Si affidi quindi al suo cardiologo di fiducia.
Credo invece che a questo punto sia necessario anche un consulto da parte di un endocrinologo per valutare e rimediare , se fosse il caso, l'alterato funzionamento della tiroide.
A disposizione per ulteriori consulti
Senza una visita "tradizionale" non posso darle indicazioni precise, ma dalla descrizione che lei ha fatto, posso dire che (in assenza di patologia tiroidea), somministrare un farmaco che normalmente viene dato quando la tiroide funziona poco, ha in genere scarso/nullo effetto sul versamento, mentre invece puo' infastidire la tiroide che puo' iniziare a funzionare male.
Dal punto di vista cardiologico posso dirle che la semplice presenza di versamento pericardico, in assenza di sintomi o di alterazioni emodinamiche rilevabili con l'ecocardiogramma, puo' anche non richiedere un trattamento farmacologico. Non posso dirle se sia questo il caso poichè occorrerebbe visitarla e valutare bene tutta la documentazione. Si affidi quindi al suo cardiologo di fiducia.
Credo invece che a questo punto sia necessario anche un consulto da parte di un endocrinologo per valutare e rimediare , se fosse il caso, l'alterato funzionamento della tiroide.
A disposizione per ulteriori consulti
Massimo Tidu M.D.
Medico Specialista in Cardiologia
www.massimotidu.it
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Utente
gent.mo dottore stamattina ho avuto il consulto con l'endocrinologo che ha confermato quello che lei mi aveva anticipato:è inutile e dannoso dare l'eutirox se dalle analisi non risulta alcuna sofferenza della tiroide, quindi me l'ha sospeso e vuole ricontrollarne la funzionalità fra 6 mesi con nuovi esami ed ecografia.ha continuato col dire che non è possibile che non ci sia una soluzione alla mia pericardite e mi ha consigliato di fare un prelievo del liquido per capirne di più.per il discorso dei 10 kg in eccesso , un buon diuretico e un pò di movimento dovrebbero bastare ma solo dopo la risoluzione della pericardite.i cardiologi con cui ho parlato mi hanno detto che "il prelievo" è l'ultima cosa da fare e che nel mio caso non serve dato che dalle analisi risultava chiaramente virale,lei cosa ne pensa? se il mio cuore non è sofferente posso cominciare a fare un pò di palestra con i pesi oltre che lo step? quando mi ha spiegato che (se la situazione lo permette) potrei continuare senza farmaci,intendeva dire che col tempo si risolve da solo o che mi resterà a vita?...spero proprio di no perchè non sono tranquilla, non so bene come comportarmi per non peggiorare la situazione. la ringrazio ancora per la sua disponibilità
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Gentile utente:
nel suo caso si tratta di capire se sia presente una sintomatologia o se la sua pericardite sia esitata semplicemente nella formazione di un versamento pericardico che non comporta nessun problema.
Sarebbe utile sapere a quanti mm corrisponde lo spessore del suo versamento pericardico, se ci sono segni di impegno emodinamico e soprattutto se sono presenti sintomi o indici di infiammazione (PCR, pro-calcitonina, fibrinogeno, etc)elevati. Spesso infatti una piccola quota di versamento rimane anche con processo infiammatorio risolto, senza che ci sia la più che minima èproblematica. In questo caso non è richiesto nessun tipo di trattamento, ma solo dei controlli ecocardiografici seriati nel tempo (per diagnosticare rapidamente una eventuale ripresa di malattia), ma la sua qualità della vita non sarebbe peggiorata.
Mi faccia sapere e rimango a disposizione per ulteriori consulti.
nel suo caso si tratta di capire se sia presente una sintomatologia o se la sua pericardite sia esitata semplicemente nella formazione di un versamento pericardico che non comporta nessun problema.
Sarebbe utile sapere a quanti mm corrisponde lo spessore del suo versamento pericardico, se ci sono segni di impegno emodinamico e soprattutto se sono presenti sintomi o indici di infiammazione (PCR, pro-calcitonina, fibrinogeno, etc)elevati. Spesso infatti una piccola quota di versamento rimane anche con processo infiammatorio risolto, senza che ci sia la più che minima èproblematica. In questo caso non è richiesto nessun tipo di trattamento, ma solo dei controlli ecocardiografici seriati nel tempo (per diagnosticare rapidamente una eventuale ripresa di malattia), ma la sua qualità della vita non sarebbe peggiorata.
Mi faccia sapere e rimango a disposizione per ulteriori consulti.
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Utente
gentile dottore ho fatto un altro ecocardiogramma di controllo che sembra sia andato molto bene rispetto a tutti quelli precedenti:vsx di normali dimensioni cavitarie con performance sistolica segmentaria e globale normarappresentate
normale rilasciamento diastolico
minimo prolasso dei lembi mitralici senza rigurgito associato
cavità destre normali
permane minimo versamento pericardico ridotto di più della metà del controllo di fine giugno.
si controllano ematochimici per indici flogosi funz renale ed autoimmunità.terapia da rivedere con esami eseguiti.l'opinione di questo cardiologo è che è stato fatto un errore dietro l'altro a cominciare dalla cura cortisonica che secondo lui è quella che ha reso la mia pericardite cronica...sarebbe stato sufficiente qualche settimana di riposo e dell' aspirina. inoltre,al contrario degli altri dottori che mi hanno dato via libera per un pò di sport, mi ha consigliato di fare solo delle camminate senza esagerare e mi ha prescritto il lasix 25 per 2 volte la settimana per aiutarmi a perdere i 10kg in più.cosa ne pensa?...in un anno e mezzo il liquido non si è mai abbassato così tanto in così poco tempo(NON MI SEMBRA VERO) , secondo lei devo continuare con altre terapie o aspettare che si risolva da solo? ho sempre fatto palestra ed ora mi ritrovo col fiatone senza fare nulla, secondo lei mi farebbe male un pò di movimento e qualche "pesino"?(iniziando con molta calma ovviamente).grazie ancora per la sua cortesia
normale rilasciamento diastolico
minimo prolasso dei lembi mitralici senza rigurgito associato
cavità destre normali
permane minimo versamento pericardico ridotto di più della metà del controllo di fine giugno.
si controllano ematochimici per indici flogosi funz renale ed autoimmunità.terapia da rivedere con esami eseguiti.l'opinione di questo cardiologo è che è stato fatto un errore dietro l'altro a cominciare dalla cura cortisonica che secondo lui è quella che ha reso la mia pericardite cronica...sarebbe stato sufficiente qualche settimana di riposo e dell' aspirina. inoltre,al contrario degli altri dottori che mi hanno dato via libera per un pò di sport, mi ha consigliato di fare solo delle camminate senza esagerare e mi ha prescritto il lasix 25 per 2 volte la settimana per aiutarmi a perdere i 10kg in più.cosa ne pensa?...in un anno e mezzo il liquido non si è mai abbassato così tanto in così poco tempo(NON MI SEMBRA VERO) , secondo lei devo continuare con altre terapie o aspettare che si risolva da solo? ho sempre fatto palestra ed ora mi ritrovo col fiatone senza fare nulla, secondo lei mi farebbe male un pò di movimento e qualche "pesino"?(iniziando con molta calma ovviamente).grazie ancora per la sua cortesia
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Gentile utente:
Anche per me il cortisone non è piu' farmaco di prima scelta nella terapia delle pericarditi virali. Più appropriato invece il trattamento con con farmaci quali l'ac. acetilsalicilico , l'indometacina e la colchicina (naturalmente non in contemporanea).
Mi riesce difficile capire, per poterle essere di aiuto, qual è l'attuale farmaco che ha preso e da quanto tempo lo sta utilizzando.
Puo' darmi tale informazioni?
Anche per me il cortisone non è piu' farmaco di prima scelta nella terapia delle pericarditi virali. Più appropriato invece il trattamento con con farmaci quali l'ac. acetilsalicilico , l'indometacina e la colchicina (naturalmente non in contemporanea).
Mi riesce difficile capire, per poterle essere di aiuto, qual è l'attuale farmaco che ha preso e da quanto tempo lo sta utilizzando.
Puo' darmi tale informazioni?
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Utente
gentile dottore ho fatto una cura di 7 mesi con deltacortene 50mg,indoxen 50mg 1cp x 3 die e mezza di colchicina CONTEMPORANEAMENTE. sospeso il deltacortene ho continuato x 1 mese con mezza di colchicina ed indoxen come sopra; poi ho cambiato cardiologo il quale mi ha sospeso tutto ed ho iniziato a prendere l'eutirox fino a 125mg per 10 mesi ,sospesomi qualche giorno fa dall'endocrinologo perchè mi stava disturbando la tiroide. ora non sto prendendo nulla,dovrei cominciare il lasix lunedì e dopo le analisi mi diranno cosa dovrò fare (sembrerebbe una cura a base di aspirina).grazie ancora
[#9]
Gentile utente:
E' possibile che il trattamento farmacologico, in una pericardite cronica che ha residuato solo un lieve versamento pericardico, NON emodinamicamente significativo (questo lo deve dire l'ecocardiogramma ultimo da lei eseguito), possa non essere intrapreso. Se tuttavia una medicina forsse necessaria, l'aspirina ad alto dosaggio è ancora il rimedio più efficace.
Per quanto riguarda lo sport, una sua eventuale controindicazione dipende solo dall'entità del versamento e dalla presenza o meno di una malattia in fase acuta. Un lieve versamento non controindica l'esercizio fisico.
A disposizione per ulteriori consulti
E' possibile che il trattamento farmacologico, in una pericardite cronica che ha residuato solo un lieve versamento pericardico, NON emodinamicamente significativo (questo lo deve dire l'ecocardiogramma ultimo da lei eseguito), possa non essere intrapreso. Se tuttavia una medicina forsse necessaria, l'aspirina ad alto dosaggio è ancora il rimedio più efficace.
Per quanto riguarda lo sport, una sua eventuale controindicazione dipende solo dall'entità del versamento e dalla presenza o meno di una malattia in fase acuta. Un lieve versamento non controindica l'esercizio fisico.
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Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 13.4k visite dal 14/07/2009.
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