Fastidi al cuore
Buongiorno dottore, le scrivo la mia risposta ad un consulto di qualche tempo fa: https: //www. medicitalia. it/consulti/cardiologia/930293-problemi-al-cuore. html
Mi scuso se la mia risposta arriva dopo un po' mesi, ma durante il percorso psicologico (che sto tutt'ora affrontando) ho cercato di pensare ad altro, non pensando quindi a problemi fisici.
Le scrivo perché molti di quei sintomi sono passati e in questi mesi ne sono rimasti soltanto due: tachicardia ed extrasistoli (quei vuoti che sento mi è stato detto dal medico che si dovrebbe trattare proprio di queste ultime).
Visto che la situazioni con questi due stava peggiorando sempre di più, il medico di base ha deciso di mandarmi da un cardiologo.
Premetto prima che, come le avevo precedentemente scritto, sono un soggetto ansioso e vado nel panico facilmente.
Fatta la visita, con analisi del sangue, ECG, ecodoppler cardiaco (tutti risultati negativi), il cardiologo mi diagnostica unicamente una lieve tachicardia.
Visto che durante la visita non stavo però avendo quei sintomi, mi consiglia di fare un ECG sotto sforzo, un holter 24h ed una visita pneumologica (visto che a detta sua potrebbe trattarsi anche di un problema di asma).
Il medico di base tuttavia ha detto che sono esami esageratamente scrupolosi e decide di non farmeli fare e di continuare il percorso con lo psicologo.
Il problema è però che questi sintomi stanno diventando abbastanza invalidanti, nella mia vita, visto che mi trovo in difficoltà a fare molte cose ed a provare qualsiasi emozione.
La tachicardia (arrivata anche a 160 a riposo), seguita da tante extrasistoli una dopo l'altra (forti e fastidiose) mi vengono nel 90% delle volte solo quando sono sottoposto ad uno stress emotivo, che si tratti di emozioni brutte o belle.
Quando sono eccitato ad esempio, o quando sono preoccupato o in ansia, o quando sono estremamente contento e preso per qualcosa (ad esempio quando guardo una serie o rido forte) o quando mi arrabbio.
Tutta questa situazione non sta che ovviamente peggiorando il mio problema psicologico.
Le chiedo un parere sulla situazione, grazie in anticipo e scusi per la lunghissima "lettera" scritta.
P.
S. Sto prendendo Sedivitax sera e mattino per cercare di calmarmi (prescritto).
No, non assumo farmaci oltre il Sedivitax ed occasionalmente il Cerchio per l'allergia.
Non ho mai fatto uso di sostanze, non ho mai fumato e non faccio uso di caffeina.
Aggiungo anche che durante (e poco prima) i sintomi descritti nel messaggio prima, il mio respiro diventa corto e con affanno (credo sia dovuto alla tachicardia).
Grazie ancora e buona giornata.
Mi scuso se la mia risposta arriva dopo un po' mesi, ma durante il percorso psicologico (che sto tutt'ora affrontando) ho cercato di pensare ad altro, non pensando quindi a problemi fisici.
Le scrivo perché molti di quei sintomi sono passati e in questi mesi ne sono rimasti soltanto due: tachicardia ed extrasistoli (quei vuoti che sento mi è stato detto dal medico che si dovrebbe trattare proprio di queste ultime).
Visto che la situazioni con questi due stava peggiorando sempre di più, il medico di base ha deciso di mandarmi da un cardiologo.
Premetto prima che, come le avevo precedentemente scritto, sono un soggetto ansioso e vado nel panico facilmente.
Fatta la visita, con analisi del sangue, ECG, ecodoppler cardiaco (tutti risultati negativi), il cardiologo mi diagnostica unicamente una lieve tachicardia.
Visto che durante la visita non stavo però avendo quei sintomi, mi consiglia di fare un ECG sotto sforzo, un holter 24h ed una visita pneumologica (visto che a detta sua potrebbe trattarsi anche di un problema di asma).
Il medico di base tuttavia ha detto che sono esami esageratamente scrupolosi e decide di non farmeli fare e di continuare il percorso con lo psicologo.
Il problema è però che questi sintomi stanno diventando abbastanza invalidanti, nella mia vita, visto che mi trovo in difficoltà a fare molte cose ed a provare qualsiasi emozione.
La tachicardia (arrivata anche a 160 a riposo), seguita da tante extrasistoli una dopo l'altra (forti e fastidiose) mi vengono nel 90% delle volte solo quando sono sottoposto ad uno stress emotivo, che si tratti di emozioni brutte o belle.
Quando sono eccitato ad esempio, o quando sono preoccupato o in ansia, o quando sono estremamente contento e preso per qualcosa (ad esempio quando guardo una serie o rido forte) o quando mi arrabbio.
Tutta questa situazione non sta che ovviamente peggiorando il mio problema psicologico.
Le chiedo un parere sulla situazione, grazie in anticipo e scusi per la lunghissima "lettera" scritta.
P.
S. Sto prendendo Sedivitax sera e mattino per cercare di calmarmi (prescritto).
No, non assumo farmaci oltre il Sedivitax ed occasionalmente il Cerchio per l'allergia.
Non ho mai fatto uso di sostanze, non ho mai fumato e non faccio uso di caffeina.
Aggiungo anche che durante (e poco prima) i sintomi descritti nel messaggio prima, il mio respiro diventa corto e con affanno (credo sia dovuto alla tachicardia).
Grazie ancora e buona giornata.
[#1]
Direi che un esame Holter la tranquillizzerebbe molto, lo eseguono ora anche in molte farmacie.
cecchini
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 06/11/2022.
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