Bruciore stomaco e acidità bocca dopo allenamento
Buongiorno,
Dopo anni ho ripreso a fare Kend, la scherma giapponese.
Per ora stiamo facendo allenamento atletico, ma dopo anni di fermo lo sento tutto.
Prima di riprendere, ho rimesso l'holter a 12 derivazioni per 48h e ho fatto la prova da sforzo col classico gradino sali e scendi.
Tutto ok, sono un po' ansioso nel recupero ma cerco di non farmi spaventare.
Ieri dopo l'allenamento, sono tornato a casa, ho cenato con un piatto di riso al pomodoro e dopo meno di due ore ho fatto un bagno caldo.
Dopo il bagno ho avvertito un bruciore/fastidio alla bocca dello stomaco con acidità in bocca, che sento tutt'ora.
Un intensa attività fisica può portare a disturbi gastrici, oppure è il cuore che mi mette in guardia (i battiti ieri sera erano perfetti, 55/60.
Pressione 112/30).
ESITO HOLTER
Ritmo sinusale stabile per tutta la registrazione.
Sporadici bev isolati e monoformi.
Sporadici besv isolati, una coppia e una breve salVE (4 battiti).
Non aritmie di maggiore complessità.
Non pause significative.
Grazie.
Dopo anni ho ripreso a fare Kend, la scherma giapponese.
Per ora stiamo facendo allenamento atletico, ma dopo anni di fermo lo sento tutto.
Prima di riprendere, ho rimesso l'holter a 12 derivazioni per 48h e ho fatto la prova da sforzo col classico gradino sali e scendi.
Tutto ok, sono un po' ansioso nel recupero ma cerco di non farmi spaventare.
Ieri dopo l'allenamento, sono tornato a casa, ho cenato con un piatto di riso al pomodoro e dopo meno di due ore ho fatto un bagno caldo.
Dopo il bagno ho avvertito un bruciore/fastidio alla bocca dello stomaco con acidità in bocca, che sento tutt'ora.
Un intensa attività fisica può portare a disturbi gastrici, oppure è il cuore che mi mette in guardia (i battiti ieri sera erano perfetti, 55/60.
Pressione 112/30).
ESITO HOLTER
Ritmo sinusale stabile per tutta la registrazione.
Sporadici bev isolati e monoformi.
Sporadici besv isolati, una coppia e una breve salVE (4 battiti).
Non aritmie di maggiore complessità.
Non pause significative.
Grazie.
[#1]
Sorvolando sulla utilità di un "test da sforzo" eseguito con lo scalino (speravo fosse una metodica abbandonata da decenni), i suoi sintomi sono senz'altro riconducibili a reflusso gastroesofageo, che molto spesso viene evocato dallo sforzo fisico.
Nulla di cardiologico, dunque.
Cordiali saluti
Nulla di cardiologico, dunque.
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
[#2]
Utente
La ringrazio, in effetti pensavo che avrei fatto la cyclette, ma mi hanno detto dopo i 40.
Il test da sforzo non ha una sua utilità o è obsoleto? Come si controlla lo stato del cuore sotto sforzo?
L'holter purtroppo ha dei limiti, ad esempio non si può sudare più di tanto o si staccano gli elettrodi, per questo ho cercato di fare sempre le scale a piedi, di salire fino all'ultimo piano a ritmo veloce per vedere cosa registrava.
Il test da sforzo non ha una sua utilità o è obsoleto? Come si controlla lo stato del cuore sotto sforzo?
L'holter purtroppo ha dei limiti, ad esempio non si può sudare più di tanto o si staccano gli elettrodi, per questo ho cercato di fare sempre le scale a piedi, di salire fino all'ultimo piano a ritmo veloce per vedere cosa registrava.
[#3]
Il test da sforzo è tutt'altro che obsoleto, sempre che venga eseguito nel modo corretto.
Può legittimamente denominarsi "test da sforzo" un esame cardiologico eseguito mediante l'utilizzo di un ergometro (cicloergometro, tappeto rotante, lettoergometro) sotto monitoraggio elettrocardiografico e pressorio continuo, condotto secondo ben precisi protocolli stabiliti e rispettati in maniera univoca in tutto il mondo, con incrementi precisi del lavoro muscolare in precise unità di tempo, con precisi criteri di interruzione dell'esame. È eseguito di routine negli studi cardiologici.
Se il suo cardiologo di fiducia ritenesse indicata per lei l'esecuzione di questo esame, si renderà immediatamente conto della differenza rispetto all'esame cui è stato sottoposto, nato agli albori dell'elettrocardiografia circa un secolo fa ed ormai privo di qualsiasi valore diagnostico riconosciuto.
Cordiali saluti
Può legittimamente denominarsi "test da sforzo" un esame cardiologico eseguito mediante l'utilizzo di un ergometro (cicloergometro, tappeto rotante, lettoergometro) sotto monitoraggio elettrocardiografico e pressorio continuo, condotto secondo ben precisi protocolli stabiliti e rispettati in maniera univoca in tutto il mondo, con incrementi precisi del lavoro muscolare in precise unità di tempo, con precisi criteri di interruzione dell'esame. È eseguito di routine negli studi cardiologici.
Se il suo cardiologo di fiducia ritenesse indicata per lei l'esecuzione di questo esame, si renderà immediatamente conto della differenza rispetto all'esame cui è stato sottoposto, nato agli albori dell'elettrocardiografia circa un secolo fa ed ormai privo di qualsiasi valore diagnostico riconosciuto.
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 19/10/2022.
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