Fibrillazione atriale

Buongiorno, scrivo per conto di mia suocera di anni 86, tendenzialmente bradicardica con frequenti episodi di fibrillazione atriale trattata per molti anni con Cordarone successivamente con Almarytm e da da circa 2 anni con Multaq 400, in terapia inoltre con Losazid 100+25 e Xarelto 15 , ultimamente questi episodi si sono protratti per 4 gg consecutivi con interruzioni durante la giornata, ha effettuato ecg Holter che ha evidenziato la bradicardia e molto numerosi battiti ectopici sopraventricolari anche realizzati successioni (mai oltre 4) , il medico curante ha detto che se tollera male le recidive aritmiche bisognerebbe prendere in considerazione una soluzione più drastica, volevo chiedere di che tipo di soluzioni si tratta e se anche lei è dello stesso avviso.
Cordiali saluti.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.3k 3.7k 6
Se parla di una anblazione non sono della stessa opinione.
In pazienti cosi anziani (a secondo ovviamente della funzione ventricolare sinistra, di eventuali valvulopatie e delle dimensioni atriali) , quando si nota che iniziano ad essere poco responsivi agli antiaritmici, io di solito consiglio di lasciarle il paziente in f.a. permanente, controlloando con banali farmaci la frequenza.
Qualora invece si ritenesse opportuna una frequnza maggiore si puo' pensare all' impianto di un PM per " avere le mani libere" per impiegari nfarmaci che le indurrebbero una eccessiva bradicardia


cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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