Sintomi psicosomatici o problemi cardiaci?
Salve, sono una donna di 30 anni.
Premetto di essere molto ansiosa e ipocondriaca.
Ultimamente sono molto stressata e provata per la tesi di laurea.
Pertanto, quando a luglio ho accusato sintomi gastroenterologici, l'ansia e ipocondria sono triplicate.
Sono stata da un gastroenterologo che ha diagnosticato disbiosi intestinale aggravata dal mio stato ansioso.
Ho seguito la cura prescritta e da quel punto di vista ho iniziato oggettivamente a stare meglio, tuttavia la mia ansia è peggiorata.
Passavo le notti temendo di stare male, cercavo online possibili sintomi e complicanze di problemi gastroenterologici, col risultato di dormire male, sperimentando attacchi di panico e sintomi quali tachicardia, respiro corto, vampate di calore, peso al petto che, col senno di poi, imputo all'ansia ma che in quei momenti mi facevano pensare di stare avendo attacchi di cuore.
E veniamo quindi al cuore, su cui hanno iniziato a concentrarsi le mie ansie.
Da quel momento infatti non faccio che controllare ossessivamente il battito cardiaco al collo, cercare sintomi di infarti o patologie cardiache e quando ritrovo sintomi familiari la mia ansia cresce.
Da poco meno di un mese quindi indosso un orologio smart che misura la mia frequenza cardiaca.
Ho notato una frequenza media giornaliera compresa tra 70 e 80 pbm che cresce in corrispondenza di sforzi fisici ma senza mai andare oltre i 100 o di poco.
Quando invece mi capita di vederla sui 110-120, raramente 130 mi rendo conto che è in corrispondenza di picchi ansiosi e questo mi tranquillizza.
Tuttavia tra ieri e oggi ho sperimentato un qualcosa di spiacevole.
Ieri mattina mi sono banalmente agitata notando un aumento della frequenza cardiaca e sono rimasta agitata per tutto il giorno: nonostante la frequenza si sia poi assestata su valori medi, mi sentivo col fiato corto, come se quando volessi prendere respiri profondi in alcuni casi il respiro restasse bloccato.
Sono quindi andata a letto e dopo circa un'ora mi sono svegliata con forte nausea, brividi (nessuna febbre, l'ho misurata), sensazione di testa leggera e battiti sui 120-130.
Mi sono alzata, ho cercato di calmarmi e i sintomi sono regrediti sebbene non abbia dormito molto temendo di stare male.
Stamattina al risveglio ho preso la pressione, 117/79, e i miei battiti erano normali.
Verso le 14, dopo pranzo, mentre sistemavo in cucina, all'improvviso ho iniziato a sentire il cuore accelerare, ora non so bene se in quel momento stessi pensando alla mia paura della notte, fatto sta che subito ho misurato i battiti con l'orologio e sono arrivati a 144.
Sono rimasta agitata per un bel po' con battiti oscillanti tra 100 e 140, gradualmente, respirando e camminando hanno preso a scendere.
Sono tuttora ansiosa e controllo di frequente i battiti che si tengono tra 70 e 100 con picchi sui 120.
Aggiungo che oggi è il primo giorno di flusso mestruale.
La mia domanda è: è stato un episodio ansioso?
Perchè io temo di avere qualcosa che non vada al cuore.
Premetto di essere molto ansiosa e ipocondriaca.
Ultimamente sono molto stressata e provata per la tesi di laurea.
Pertanto, quando a luglio ho accusato sintomi gastroenterologici, l'ansia e ipocondria sono triplicate.
Sono stata da un gastroenterologo che ha diagnosticato disbiosi intestinale aggravata dal mio stato ansioso.
Ho seguito la cura prescritta e da quel punto di vista ho iniziato oggettivamente a stare meglio, tuttavia la mia ansia è peggiorata.
Passavo le notti temendo di stare male, cercavo online possibili sintomi e complicanze di problemi gastroenterologici, col risultato di dormire male, sperimentando attacchi di panico e sintomi quali tachicardia, respiro corto, vampate di calore, peso al petto che, col senno di poi, imputo all'ansia ma che in quei momenti mi facevano pensare di stare avendo attacchi di cuore.
E veniamo quindi al cuore, su cui hanno iniziato a concentrarsi le mie ansie.
Da quel momento infatti non faccio che controllare ossessivamente il battito cardiaco al collo, cercare sintomi di infarti o patologie cardiache e quando ritrovo sintomi familiari la mia ansia cresce.
Da poco meno di un mese quindi indosso un orologio smart che misura la mia frequenza cardiaca.
Ho notato una frequenza media giornaliera compresa tra 70 e 80 pbm che cresce in corrispondenza di sforzi fisici ma senza mai andare oltre i 100 o di poco.
Quando invece mi capita di vederla sui 110-120, raramente 130 mi rendo conto che è in corrispondenza di picchi ansiosi e questo mi tranquillizza.
Tuttavia tra ieri e oggi ho sperimentato un qualcosa di spiacevole.
Ieri mattina mi sono banalmente agitata notando un aumento della frequenza cardiaca e sono rimasta agitata per tutto il giorno: nonostante la frequenza si sia poi assestata su valori medi, mi sentivo col fiato corto, come se quando volessi prendere respiri profondi in alcuni casi il respiro restasse bloccato.
Sono quindi andata a letto e dopo circa un'ora mi sono svegliata con forte nausea, brividi (nessuna febbre, l'ho misurata), sensazione di testa leggera e battiti sui 120-130.
Mi sono alzata, ho cercato di calmarmi e i sintomi sono regrediti sebbene non abbia dormito molto temendo di stare male.
Stamattina al risveglio ho preso la pressione, 117/79, e i miei battiti erano normali.
Verso le 14, dopo pranzo, mentre sistemavo in cucina, all'improvviso ho iniziato a sentire il cuore accelerare, ora non so bene se in quel momento stessi pensando alla mia paura della notte, fatto sta che subito ho misurato i battiti con l'orologio e sono arrivati a 144.
Sono rimasta agitata per un bel po' con battiti oscillanti tra 100 e 140, gradualmente, respirando e camminando hanno preso a scendere.
Sono tuttora ansiosa e controllo di frequente i battiti che si tengono tra 70 e 100 con picchi sui 120.
Aggiungo che oggi è il primo giorno di flusso mestruale.
La mia domanda è: è stato un episodio ansioso?
Perchè io temo di avere qualcosa che non vada al cuore.
[#1]
also han dei problemi di ansia e panico che vanno trattati da uno specialista che ovviamente non è il cardiologo
cecchini
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Salve dottore. Le riscrivo. Di tanto in tanto, principalmente di notte, si verificano episodi di tachicardia. Non accade tutte le notti, ogni due o tre, anche se ammetto che spesso mi capita di vivere male il momento di andare a letto pensando a chissà cosa possa succedere. Fatto sta, dicevo, che alcune notti, perlopiù intorno alle 2.30 mi sveglio e mi agito sentendo il cuore battere forsennato. Misurando i battiti riscontro valori sui 110-120, raramente 130. Allora mi alzo, sento il bisogno di urinare, non so se per ansia o cosa, faccio esercizi di respirazione e cammino per casa per calmarmi. Gradualmente la frequenza cardiaca ritorna a valori normali, allora bevo un bicchier d'acqua e mi rimetto a letto addormentandomi nel giro di un'oretta o meno, a seconda di quanto sia scossa dall'episodio. Tuttavia questa notte mi è ricapitato: mi sono alzata, ho urinato e avevo una frequenza cardiaca di 116. Ho avvertito dispnea (credo per agitazione perchè provando a fare gli esercizi di respirazione andava meglio), quindi ho continuato a fare esercizi, ho camminato per casa e bevuto dell'acqua. Mi sono rimessa a letto ma nonostante ciò mi sentivo agitata e continuando a rilevare la frequenza con l'orologio era sempre intorno a 110-110. Dopo poco mi è venuta una fortissima vampata di calore, ho sudato e mi sono alzata. Dopo poco il calore è passato e ho iniziato ad avvertire brividi (forse dovuto all'ansia?). Fatto sta dottore che non ho dormito bene per niente con frequenza oscillante da 70 fino a 100-105 e oggi mi sento scossa. Secondo lei è solo ansia tuttora o potrei avere qualche problema?
[#3]
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CECCHINI
CECCHINI
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.4k visite dal 15/09/2022.
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