Extrasistole ed instabilità mitralica, consigli su quale tipo di controllo fare
Buongiorno, pubblico una richiesta di consulto ex novo, nel timore che commentando sotto un mio precedente consulto, la mia domanda possa passare in sordina.
Sono una donna di 32 anni, che in passato ha sofferto di tachicardia da rientro nodale, ablata durante uno studio elettrofisiologico, la quale, a distanza di sei anni dall'operazione, sta accusando svariate extrasistole, che sopraggiungono specialmente quando sto sdraiata.
Nel dubbio che sia colpa dell'ernia jatale, di cui già soffro, ad essere cresciuta di dimensioni, ho in programma una gastroscopia, che non faccio da quasi 10 anni, per capire se da quel punto di vista (soffro anche di reflusso e gastriti) è tutto a posto.
Fermi restando i miei sintomi, per cui chiedero al mio medico di base di prescrivermi pure un ECG (o forse è meglio un holter direttamente?) , rivisionando tutti i miei vecchi referti di ECG, visite cardiologiche, aritmologiche, ed ecocardiogrammi, ho notato una cosa che, è assurdo da dire, nessun specialista mi aveva fatto notare, ragion per cui NON è mai stata tenuta sotto controllo.
Premettendo che le aritmologhe che mi hanno visitata nel 2018, a due anni dall'ablazione, mi hanno detto che era tutto okay e che non erano più necessari accertamenti (continuano a permanere però negli ECG le suddette anomalie: PR breve, e blocco di branca dx focale), ragion per cui è DA ALLORA che non faccio più neanche un mezzo ECG, ho letto pochi giorni fa il referto di un ecocardiocolordopler, che avevo fatto nel lontano 2012 - il primo e l'UNICO! - che dice così:
Diametri endocavitari, spessori parietali, indici di contrattilità globale e cinesi segmentaria nei limiti della norma.
Normali le cavità destra.
FE >60%.
Instabilità sistolica del lembo anteriore mitralico, senza particolare alterazione strutturale, che tuttavia non supera il piano valvolare.
Jet da rigurgito valvolare protosistolico privo di significato emodinamico.
Morfologia e dinamica dei restanti apparati valvolari nella norma.
Nella norma le velocità del flusso transvalvolare anterogrado di aorta e mitrale.
Vena cava inferiore non dilatata e collassabile.
Funzione diastolica del ventricolo sinistro nei limiti.
Pericardio indenne.
Quando ho letto la parola 'instabilità mitralica' sono andata a cercare su internet, e se non ho capito male (correggetemi se sbaglio) si tratta di un lieve prolasso mitralico, per cui il sangue si riversa dove non dovrebbe, scatenandomi un soffio.
Di questa cosa però, nessun aritmologo/cardiologo mi ha mai parlato, ragion per cui nessuno mi ha MAI detto che avrei dovuto fare ecocardio costanti, per tenere a bada il problema.
Oltre ad essere quindi preoccupata, perché sono 10 anni che non ne faccio uno, mi domando se sia una cosa grave, e se secondo Voi potrebbe essere questa la causa delle mie attuali extrasistole.
In altre parole vorrei sapere se concordate nel fatto che dovrei cominciare a controllare regolarmente questa cosa, perché sinora nessuno mai mi ha detto di farlo! Grazie.
Sono una donna di 32 anni, che in passato ha sofferto di tachicardia da rientro nodale, ablata durante uno studio elettrofisiologico, la quale, a distanza di sei anni dall'operazione, sta accusando svariate extrasistole, che sopraggiungono specialmente quando sto sdraiata.
Nel dubbio che sia colpa dell'ernia jatale, di cui già soffro, ad essere cresciuta di dimensioni, ho in programma una gastroscopia, che non faccio da quasi 10 anni, per capire se da quel punto di vista (soffro anche di reflusso e gastriti) è tutto a posto.
Fermi restando i miei sintomi, per cui chiedero al mio medico di base di prescrivermi pure un ECG (o forse è meglio un holter direttamente?) , rivisionando tutti i miei vecchi referti di ECG, visite cardiologiche, aritmologiche, ed ecocardiogrammi, ho notato una cosa che, è assurdo da dire, nessun specialista mi aveva fatto notare, ragion per cui NON è mai stata tenuta sotto controllo.
Premettendo che le aritmologhe che mi hanno visitata nel 2018, a due anni dall'ablazione, mi hanno detto che era tutto okay e che non erano più necessari accertamenti (continuano a permanere però negli ECG le suddette anomalie: PR breve, e blocco di branca dx focale), ragion per cui è DA ALLORA che non faccio più neanche un mezzo ECG, ho letto pochi giorni fa il referto di un ecocardiocolordopler, che avevo fatto nel lontano 2012 - il primo e l'UNICO! - che dice così:
Diametri endocavitari, spessori parietali, indici di contrattilità globale e cinesi segmentaria nei limiti della norma.
Normali le cavità destra.
FE >60%.
Instabilità sistolica del lembo anteriore mitralico, senza particolare alterazione strutturale, che tuttavia non supera il piano valvolare.
Jet da rigurgito valvolare protosistolico privo di significato emodinamico.
Morfologia e dinamica dei restanti apparati valvolari nella norma.
Nella norma le velocità del flusso transvalvolare anterogrado di aorta e mitrale.
Vena cava inferiore non dilatata e collassabile.
Funzione diastolica del ventricolo sinistro nei limiti.
Pericardio indenne.
Quando ho letto la parola 'instabilità mitralica' sono andata a cercare su internet, e se non ho capito male (correggetemi se sbaglio) si tratta di un lieve prolasso mitralico, per cui il sangue si riversa dove non dovrebbe, scatenandomi un soffio.
Di questa cosa però, nessun aritmologo/cardiologo mi ha mai parlato, ragion per cui nessuno mi ha MAI detto che avrei dovuto fare ecocardio costanti, per tenere a bada il problema.
Oltre ad essere quindi preoccupata, perché sono 10 anni che non ne faccio uno, mi domando se sia una cosa grave, e se secondo Voi potrebbe essere questa la causa delle mie attuali extrasistole.
In altre parole vorrei sapere se concordate nel fatto che dovrei cominciare a controllare regolarmente questa cosa, perché sinora nessuno mai mi ha detto di farlo! Grazie.
[#1]
"...Jet da rigurgito valvolare protosistolico privo di significato emodinamico..."
Lei ha una ecografia normale
si tranquillizzi
cecchini
Lei ha una ecografia normale
si tranquillizzi
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie innanzitutto per la Sua risposta, ma non ho ancora capito cosa significhi l'instabilita mitralica scritta sopra, non tanto il discorso "soffio". È un prolasso mitralico in pratica? secondo Lei sarebbe meglio tenerlo controllato dal punto di vista morfologico, specie ora che vorrei approfondire il discorso extrasistole, oppure è sufficiente un elettrocardiogramma/holter?
[#3]
Instabilità mitralica una espressione che in cardiologia non esiste .
Chieda a chi l ha scritta
cecchini
Chieda a chi l ha scritta
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 813 visite dal 13/09/2022.
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