Tachicardia sopraventricolare da rientro atrio-ventricolare attraverso via accessori occulta
Tachicardia sopraventricolare da rientro atrio-ventricolare attraverso via accessori occulta: è questa l'ultima diagnosi che mi hanno riscontrato a seguito di "Studio elettrofisiologico Transofageo" preceduta da numerose visite cardiologiche. Ho 43 anni e circa 2 volte al mese mi viene la tachicardia con pulsazioni di 150/180 battiti preceduta a volte da numerose extrasistoli che mi durano circa 2 ore e che mi impauriscono visto il mio stato ansioso. Attualmente, al bisogno, prendo una pastiglia di congescor da 125, ma solo all'occorenza perchè soffro di pressione bassa. E' corretto il farmaco che assumo o me ne consigliate un'altro? Mi consigliate l'ablazione? Che rischi potrebbe avere tale intervento e se si a quale Ospedale di Genova mi consigliate di rivolgermi? Grazie Cristina
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Gentile utente, la procedura ablativa è in genere in grado di determinare l'abolizione di quel circuito elettrico che è causa del suo fastidio aritmico. E' sicurmente consigliabile affidarsi ad un centro di riferimento elettrofisiologico. Non essendo di Genova, non posso esprimermi sulle strutture sanitarie locali, si consulti con il suo cardiologo di riferimento locale.
Saluti
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4k visite dal 08/07/2009.
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