Parere su pericardite e crisi ipertensiva
Buongiorno vorrei un parere riguardo la situazione di mia madre, 58 anni.
Le è stata diagnosticata una pericardite moderata, prescritto un antinfiammatorio e Augmentin antibiotico, le hanno fatto tutte le analisi del sangue del caso, ECG, ecocardiogramma, TAC alla testa e raggi al torace.
La PCR qualche giorno fa era 118, quindi con un livello di infezione abbastanza moderato.
Buono il d-dimero, troponina e CK.
Quello che è strano è che quando ha una crisi acuta di pericardite, con dolore tra la bocca dello stomaco e il pericardio, accusa anche un fortissimo mal di testa con conseguente aumento della pressione sanguigna, durante le prime crisi quando non era ancora sotto terapia, la pressione era arrivata anche a 200/110, ieri sera quasi 180/100.
Sembra che le crisi siano migliorate da quando prende l'antibiotico, il dolore epigastrico all'inizio era fortissimo, descritto come una pugnalata, il dolore arrivava fino al collo, denti, braccia e spalle, per due giorni ha anche avuto brividi di freddo e febbre fino a 37, 7 ma ora la febbre è passata.
Di base è ipotesa, e parte del dolore alla testa (alla fronte) sarà dovuto all'ipotensione dovuta sicuramente alla pericardite, essendo lei ipertesa e sotto cura per l'ipertensione da diversi anni.
Ora le è stato consigliato di fare due ultimi esami, un ECG sotto sforzo dopo che sarà guarita dall'infiammazione cardiaca, così da assicurarsi che non abbia un problema coronarico e una gastroscopia, dato che si potrebbe ipotizzare un problema di reflusso gastroesofageo che potrebbe essere causa dei sintomi insieme alla pericardite, soprattutto per via dell'aumento di pressione che di per sé non è collegabile né alla pericardite né ad un eventuale problema di angina pectoris.
Per eventuale reflusso sta prendendo 40 mg al giorno di pantoprazolo a colazione, prescritto dal pronto soccorso e uno stick di Ialofluss prima di andare a dormire, consigliato dalla gastroenterologa.
Sta attualmente seguendo una dieta leggera e restrittiva, evitando cibi pesanti che potrebbero far peggiorare reflusso e digestione.
Finirà la cura antibiotica martedì.
Quello che preoccupa è l'aumento veloce della pressione, che tende però a scendere piuttosto velocemente, il medico di base sostiene che in qualche modo sia una conseguenza della pericardite, forse misto ad ansia e non si esclude del reflusso, del resto lei non ha mai accusato questi picchi pressori prima dell'arrivo della pericardite.
Voi cosa ne pensate?
Grazie
Le è stata diagnosticata una pericardite moderata, prescritto un antinfiammatorio e Augmentin antibiotico, le hanno fatto tutte le analisi del sangue del caso, ECG, ecocardiogramma, TAC alla testa e raggi al torace.
La PCR qualche giorno fa era 118, quindi con un livello di infezione abbastanza moderato.
Buono il d-dimero, troponina e CK.
Quello che è strano è che quando ha una crisi acuta di pericardite, con dolore tra la bocca dello stomaco e il pericardio, accusa anche un fortissimo mal di testa con conseguente aumento della pressione sanguigna, durante le prime crisi quando non era ancora sotto terapia, la pressione era arrivata anche a 200/110, ieri sera quasi 180/100.
Sembra che le crisi siano migliorate da quando prende l'antibiotico, il dolore epigastrico all'inizio era fortissimo, descritto come una pugnalata, il dolore arrivava fino al collo, denti, braccia e spalle, per due giorni ha anche avuto brividi di freddo e febbre fino a 37, 7 ma ora la febbre è passata.
Di base è ipotesa, e parte del dolore alla testa (alla fronte) sarà dovuto all'ipotensione dovuta sicuramente alla pericardite, essendo lei ipertesa e sotto cura per l'ipertensione da diversi anni.
Ora le è stato consigliato di fare due ultimi esami, un ECG sotto sforzo dopo che sarà guarita dall'infiammazione cardiaca, così da assicurarsi che non abbia un problema coronarico e una gastroscopia, dato che si potrebbe ipotizzare un problema di reflusso gastroesofageo che potrebbe essere causa dei sintomi insieme alla pericardite, soprattutto per via dell'aumento di pressione che di per sé non è collegabile né alla pericardite né ad un eventuale problema di angina pectoris.
Per eventuale reflusso sta prendendo 40 mg al giorno di pantoprazolo a colazione, prescritto dal pronto soccorso e uno stick di Ialofluss prima di andare a dormire, consigliato dalla gastroenterologa.
Sta attualmente seguendo una dieta leggera e restrittiva, evitando cibi pesanti che potrebbero far peggiorare reflusso e digestione.
Finirà la cura antibiotica martedì.
Quello che preoccupa è l'aumento veloce della pressione, che tende però a scendere piuttosto velocemente, il medico di base sostiene che in qualche modo sia una conseguenza della pericardite, forse misto ad ansia e non si esclude del reflusso, del resto lei non ha mai accusato questi picchi pressori prima dell'arrivo della pericardite.
Voi cosa ne pensate?
Grazie
[#1]
Il dolore della pericardite può di per se scatenare elevati valori pressori specie se la paziente fosse ansiosa . Le caratteristiche del dolore che descrive inoltre non sono certo quelle anginose
Arrivederci
Cecchini
Arrivederci
Cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie per la risposta dottore, il cardiologo che l'ha visitata ha trovato un po' anomalo l'aumento di pressione, ma, in effetti, mia madre è una persona ansiosa e molto emotiva, e l'aumento di pressione e mal di testa ha sempre coinciso con il dolore tra la bocca dello stomaco e il pericardio, anche al pronto soccorso le hanno detto che si trattava per lo più di ansia.
Buona giornata
Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 02/09/2022.
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