Sindrome di brugada tipo 1 spontaneo; asintomatico senza casi familiari di morte improvvisa
Buongiorno, sono un ragazzo di 34 anni affetto da sindrome di brugada.
Il sospetto era inizialmente emerso dal classico "segno di Brugada" presente sul mio ecg, poi confermato da ecg da sforzo.
La definitiva diagnosi è stata formulata in una mia recente visita al centro forse più conosciuto in materia, dopo aver sostenuto un holter a 12 derivazioni, dal quale è emerso un pattern spontaneo di tipo 1.
Pur non avendo mai manifestato alcun sintomo e non avendo alcun caso di morte improvvisa in famiglia, in questo centro mi hanno prospettato le alternative dell'impianto del defibrillatore oppure dell'impianto di un loop recorder con assunzione di chinidina tre volte al giorno.
Alla mia domanda sul cercare di quantificare il rischio di arresto cardiaco, mi è stato risposto che esso oscillava tra il 10 e il 15% nell'arco della mia vita, anche in caso di studio elettrofisiologico negativo.
Al sentire queste percentuali, ho detto loro di preferire senz'altro l'impianto del defibrillatore sottocutaneo.
Tuttavia, in questi giorni mi sono confrontato con diverse persone che versano nella mia stessa situazione, o simile: ho constatato che nella quasi totalità dei casi a loro è stato consigliato di procedere a studio elettrofisiologico, e solo in base al risultato dello stesso si sarebbe poi proceduto all'impianto del defibrillatore o del loop recorder (o, addirittura, ai semplici controlli annuali).
Alla luce di queste concrete esperienze riferitemi, mi è sorto più di un dubbio sul fatto che, nel caso sostenessi uno studio elettrofisiologico ed esso fosse negativo, le percentuali di un arresto cardiaco siano davvero così alte (10/15%), in quanto mi viene davvero difficile pensare che in tutti questi ospedali si corra un rischio simile.
Essendo molto indeciso, sarei infinitamente grato se poteste darmi un parere su come procedere.
In particolare, seppur mi rendo conto sia difficile dare precise percentuali, sarei grato se riusciste a quantificarmi, almeno in grandi linee, il mio rischio di morte improvvisa tenendo presente tutte le peculiarità del mio caso.
Grazie
Il sospetto era inizialmente emerso dal classico "segno di Brugada" presente sul mio ecg, poi confermato da ecg da sforzo.
La definitiva diagnosi è stata formulata in una mia recente visita al centro forse più conosciuto in materia, dopo aver sostenuto un holter a 12 derivazioni, dal quale è emerso un pattern spontaneo di tipo 1.
Pur non avendo mai manifestato alcun sintomo e non avendo alcun caso di morte improvvisa in famiglia, in questo centro mi hanno prospettato le alternative dell'impianto del defibrillatore oppure dell'impianto di un loop recorder con assunzione di chinidina tre volte al giorno.
Alla mia domanda sul cercare di quantificare il rischio di arresto cardiaco, mi è stato risposto che esso oscillava tra il 10 e il 15% nell'arco della mia vita, anche in caso di studio elettrofisiologico negativo.
Al sentire queste percentuali, ho detto loro di preferire senz'altro l'impianto del defibrillatore sottocutaneo.
Tuttavia, in questi giorni mi sono confrontato con diverse persone che versano nella mia stessa situazione, o simile: ho constatato che nella quasi totalità dei casi a loro è stato consigliato di procedere a studio elettrofisiologico, e solo in base al risultato dello stesso si sarebbe poi proceduto all'impianto del defibrillatore o del loop recorder (o, addirittura, ai semplici controlli annuali).
Alla luce di queste concrete esperienze riferitemi, mi è sorto più di un dubbio sul fatto che, nel caso sostenessi uno studio elettrofisiologico ed esso fosse negativo, le percentuali di un arresto cardiaco siano davvero così alte (10/15%), in quanto mi viene davvero difficile pensare che in tutti questi ospedali si corra un rischio simile.
Essendo molto indeciso, sarei infinitamente grato se poteste darmi un parere su come procedere.
In particolare, seppur mi rendo conto sia difficile dare precise percentuali, sarei grato se riusciste a quantificarmi, almeno in grandi linee, il mio rischio di morte improvvisa tenendo presente tutte le peculiarità del mio caso.
Grazie
[#1]
Sinceramente prima di impiantare un ICD uno studio elettrofisiologico dovrebbe essere eseguito.
cecchini
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#3]
Dipende dalla eccitabilita rilevata con un SEF
arrivederci
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6k visite dal 09/07/2022.
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