Scoperta terribile: e ora?
ripremetto che sono un'ipocondria patologica, veramente ma veramente ipocondriaca, e che sto attraversando un momento di stress immondo da circa un anno.
Sorvolo sui dettagli...
La mia domanda riguarda una cosa che ho scoperto dai medici l'altro giorno: si può avere un infarto anche con ecg nomale!! ! !
Ora, io non sono cardiopatica, ma sono così ipocondriaca che mi sono comprata da anni un dispositivo chiamato D-heart con cui ti puoi registrare al bisogno un ecg a 6 derivazioni, e in caso inviarlo al medico refertatore (a pagamento) o al tuo cardiologo.
Finora la presenza di questo affare (che mi porto dietro OVUNQUE, addio borsette fashion) mi ha dato la tranquillità psicologica (evidentemente illusoria) di avere almeno un modo per discriminare un attacco di panico o ansia o qualsiasi cosa da un infarto.
E adesso??
?
A cosa cavolo serve?
Gli ormoni ballerini dei miei 45 anni, anche se mi sento ancora una ragazzina e li rinnego, stanno slatentizzando forme d'ansia simili all'anticipazione del panico che avevo in adolescenza... devo pensare che mi aspettino anni di premenopausa in cui corro al PS senza motivo passando là 11 ore?
(cosa successa nemmeno una settimana fa).
Mi viene da piangere.
La domanda è: come discrimino un infarto o un'angina se nemmeno l'ecg può?
Io non voglio vivere questa vecchiaia...: ( ((
Inoltre volevo sapere se potrei eseguire a scopo puramente di screening una tac coronarica (o magari coronarica + a tutte le altre arterie?) , anche se tutti i controlli cardiologici sono negativi.
Forse starei più tranquilla?
La prova da sforzo non la considero perchè 1) mi causa un'ansia assurda 2) nelle donne viene spesso dubbia 3) è un test superato che può dare falsi negativi 4) sono una che va direttamente alla radice: (
Mi aiutate?
Grazie a tutti
No signora , un Cardiologo non la puo' aiutare, perche la realtà è quella.
Muoiono 70.000 persone all'anno per morte improvvisa (che non è equivalente all'infarto)
200 persone al giorno in Italia, una ogni 9 minuti.
Negli ultimi sei anni 592 ragazzi sotto i 35 anni.
Al momento la prevenzione riesce ad indentificare circa il 20 % di persone a rischio e quindi ne sfuggono circa l' 80%.
Questo accade in tutti i paesi occidentali.
L'unica arma, al momento, è una diffusione capillare delle manovre di rianimazione e dell' uso del defibrillatore pubblico e la installazione capillare dei defibrillatori automatici pubblici, utilizzabili da chiunque.
Ieri ho inaugurato il n 556 sul territorio della mia città e provincia.
Se le interessa l'argomanto dia pure un'occhiata al mio sito e a questo video: Morte improvvisa: 5 cose da sapere
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
innanzitutto grazie per le rassicuranti statistiche non richieste sulla morte improvvisa (di cui io non parlavo, se è improvvisa è improvvisa, per quanto mi riguarda andiamo al creatore e almeno finisce lì la storia e questa trsite vita), che vista la mia premessa di ansia e ipocondria dimostrano un tatto fuori dal comune!
Fare del bene è certamente la sua missione.
Comunque, ripeto, io non parlavo della morte improvvisa, ma del fatto che un INFARTO non sia rilevabile da un ecg.
Quindi la procedura corretta quando si ha un attacco di ansia o panico qual è? Seriamente. Andare ogni volta al pronto soccorso? E' questa? Sempre tenendo bene a mente d'ora in poi le sue statistiche, che il panico aiuteranno a farlo passare...
Non parlo di me, ma supponiamo di avere 3 attacchi di panico o ansia a settimana per via di un periodo di grandissimo stress.
3 volte al ps, quindi 12 volte al mese? Con una media di 6 ore ogni volta?
Mi sembra logico. Una bella vita.
Qui se nemmeno i cardiologi sanno dare delle linee guida su come comportarsi c'è davvero da piangere.
Ed è questo da ipocondriaca che mi terrorizza: non la morte, ma l'incertezza nella gestione delle situazioni dubbie.
Sono veramente arrabbiata e stanca.
Il panico va curato così come la sua ipocondria con uno specialista che certo non è il cardiologo.
L infarto in atto si rileva dall ecg in quel momento.
la,saluto
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
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