Tachicardia dopo assunzione cibo

Buongiorno, da circa due anni soffro di attacchi di tachicardia a seguito di assunzione di cibo.
Inizialmente il problema non era molto grave, ma e' peggiorato e gli attacchi si sono presentati come più violenti, e in una occasione ho perso conoscenza.
Sono in cura da un aritmologo, il quale ha eseguito ecocardiogramma da cui il cuore risulta sano.
Suggerisce che la tachicardia sia di origine benigna e quindi non pericolosa.


Ciononostante la percezione di questi episodi resta terrificante.
Vorrei quindi esporre la situazione di ieri alla quale si e' aggiunto un insolito sintomo.
Premetto che da due settimane sono in cura con propranolol 20 prima dei pasti.
Tuttavia mi da problemi quando faccio sport, in quanto mi sento molto stanca, faccio fatica a respirare e riesco a riprendermi nel giro di un paio d'ore.
Ho provato a sospendere propranolol ieri, ed e' stata una pessima idea.
Un'ora dopo aver cenato ho infatti avuto un attacco di tachicardia, al quale si e' aggiunta la contrazione di quelle che potrebbero essere (?) arteria/vena succlavia.
Questa contrazione e' stata bilaterale e molto breve, esattamente sotto la clavicola in ambo i lati.
E' una sensazione molto diversa dalla contrazione muscolare o da fascicolazioni.
Si e' in seguito manifestato dolore nel lato dx soltanto nella sede della contrazione, durato diverse ore.
Al contempo la mano destra si e' completamente addormentata, ho avuto anche una sorta di addormentamento del volto sul lato destro cosa durata dieci minuti e poi risolta spontaneamente.
Il dolore si e' propagato alla mascella laterale destra, che a intermittenza risulta ancora indolenzita ma in fase di recupero.
L'ambulanza e' venuta a visitarmi e ha trovato che tutto era nella norma, ECG incluso.
Avevo molto freddo al punto da tremare.


L'aritmologo suggerisce uno studio transesofageo elettrofisiologico.
Il propranolol aiuta molto la gestione del problema, tuttavia vorrei riuscire ad identificarne le cause per poter risolvere il problema e tornare a poter fare sport.


Sono una ex fumatrice, ma ho smesso da 10 anni.
Per molti anni ho fatto utilizzo regolare di alcolici, cosa che ho completamente rimosso dalla mia vita a gennaio di questo anno.
Ho avuto variazioni di peso importanti in passato (+20kg).
Sono ipotiroidea, ma gestita bene con levotiroxina 25.
In famiglia c'e' una storia di morti di infarto senza precedente diagnosi, mio padre ha avuto due infarti a cui e' sopravvissuto.
Il padre e' morto di infarto, cosi come lo zio e due fratelli.
La mia preoccupazione attuale e' che questo problema sia collegato ad altro, come ad esempio un problema dell'arteria succlavia.
Ma mi rendo conto che potrebbe essere tutt'altro.
Ho contratto il Covid 19 a Marzo 2020, ma non mi e' stata somministrata alcuna cura.
Il problema sembra essere peggiorato due mesi dopo questo evento, tuttavia il cardiologo pensa sia una coincidenza.


Gradirei un gentile parere riguardo la situazione generale.


Vi ringrazio anticipatamente,
Mariella
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Lei ha attacchi di panico che deve affrontare e ciurare con unonspeciualista psichiatra.

"L'aritmologo suggerisce uno studio transesofageo elettrofisiologico." questa e' follia

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta Dr Cecchini,

mi e' stata già diagnosticata tachicardia atriale sopraventricolare.

Per il resto sono una psichiatra che lavora all'estero, e avrei sicuramente molti colleghi a cui potermi rivolgere in caso di necessita, tuttavia non mai sofferto d'ansia. Non avrei certamente postato la richiesta in cardiologia.

La follia, quella mi sa che riguarda un po' tutti. Su questo devo darle decisamente ragione.

Distinti saluti,
Mariella
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Beh, gentile Collega, la tachicardia atriale e' ovviamente sopraventricolare. Altriomenti sarebbe ventricolare .

Programmi un Holter delle 24 ore cosi' potra avere contezza delle aritmie che la infastidiscono.

cordialita'

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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