Battiti accelerati alla minima attività

Salve a tutti,

Sono un ragazzo di 33 anni al momento in cura con Tamsulin per un problema delle vie urinarie e Fexofenadine per allergia (acari della polvere).


Vivo all’estero e da quando è iniziato il Covid sono passato da lavoro in ufficio a work from home e ho smesso di allenarmi (vita sedentaria)

Non fumo (smesso circa 8 anni fa), non bevo (una birra alla settimana), peso 78 chili per 1.75.


Da un paio di mesi noto (grazie anche all’utilizzo di un orologio conta passi conta battiti) che alla minima attività (può essere camminare semplicemente mente faccio la spesa) i miei battiti si alzano tra i 110 e i 125/130.
Se mi fermo dopo poco tornano a 80/90.
Media giornaliera in ogni caso si assesta sui 75 80.


Nel 2021 ho fatto degli elettrocardiogrammi (riscontrato ritmo sinusale) e anche una ecografia cardiaca (tutto nella norma) per cui il mio dottore all’estero mi ha detto tutto ok.
Inizialmente mi recai da lui per un problema di dispnea (praticamente periodicamente e non sempre va e viene una necessità che sento di effettuare respiro profondo) per il quale ho fatto due spirometria è una ex torace che non hanno riscontrato problemi.
Dopo di che il dottore ha deciso di controllare la funzionalità cardiaca.


Vivo perennemente con il naso chiuso da quando vivo all’estero (Israele) e perciò la mia respirazione credo ne risente.


Tornando al problema principale, vorrei sapere cosa ne pensate di questi battiti accelerati alla minima attività.
Può essere dovuto a mancanza di forma?
(Praticamente non faccio attività fisica da un anno e mezzo) ovviamente tutto ciò mi crea ansia.


Per sicurezza visto che al momento mi trovo in Italia ho fissato una visita cardiologica completa (ecg e eco) martedì 15 marzo.


Vi ringrazio dell’attenzione.


Matteo