Fibrillazione atriale
Buonasera, ho 38 anni ed ho fatto un'ablazione per fibrillazione atriale persistente a maggio 2021 ma nonostante ciò ho ancora degli episodi, circa 3-4 al mese, di solito in serata e poi rientra durante la notte, all'insorgenza assumo 1-2 compresse di amiodarone.
Gli episodi si presentano soprattutto quando sospendo l'amiodarone per 10-15 giorni, in quanto cerco di limitarne l'assunzione poiché so che a lungo termine ha effetti collaterali (normalmente assumo 1 compressa al dì 5 giorni a settimana e 1 di cardicor 1.25).
Dopo un'esperienza non positiva col mio medico per vari motivi, mi trovo a non andare a visita da agosto e vorrei capire effettivamente ora a chi affidarmi se ad un cardiologo o a un elettrofisiologo, che tipo di visita dovrei prenotare, in quanto per ora sto seguendo un po' a modo mio la terapia che mi era stata data, ma vorrei capire qual è la figura giusta e a cui rivolgermi per deliniare un percorso da seguire.
Grazie
Gli episodi si presentano soprattutto quando sospendo l'amiodarone per 10-15 giorni, in quanto cerco di limitarne l'assunzione poiché so che a lungo termine ha effetti collaterali (normalmente assumo 1 compressa al dì 5 giorni a settimana e 1 di cardicor 1.25).
Dopo un'esperienza non positiva col mio medico per vari motivi, mi trovo a non andare a visita da agosto e vorrei capire effettivamente ora a chi affidarmi se ad un cardiologo o a un elettrofisiologo, che tipo di visita dovrei prenotare, in quanto per ora sto seguendo un po' a modo mio la terapia che mi era stata data, ma vorrei capire qual è la figura giusta e a cui rivolgermi per deliniare un percorso da seguire.
Grazie
[#1]
Lei ha davanti due strade:
1- ripetere un tentativo di ablazione (sarebbe importante sapere le dimesioni dell'atrio sinistro e la funzione ventrcioalre sinistra per valutare teoricamente la percentuale di successo)
2- proseguire una terapia farmacologica, magari sostituendo l'amiodarone con la flecainide che e' molto piu' maneggevole del primo
In entrambi i casi lei deve essere protetto da una terapia anticoagulante orale (Coumadin o uno dei NAO..) per mettersi al riparo da tromboembolie.
cecchini
1- ripetere un tentativo di ablazione (sarebbe importante sapere le dimesioni dell'atrio sinistro e la funzione ventrcioalre sinistra per valutare teoricamente la percentuale di successo)
2- proseguire una terapia farmacologica, magari sostituendo l'amiodarone con la flecainide che e' molto piu' maneggevole del primo
In entrambi i casi lei deve essere protetto da una terapia anticoagulante orale (Coumadin o uno dei NAO..) per mettersi al riparo da tromboembolie.
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Buongiorno dottore,
l'atrio sinistro, inizialmente dilatato (maggio 2021), all'ultima visita ad agosto con ecocolordoppler risultava rientrato nei parametri (54 mm) e anche la E.F. da 35% risultava 60%.
Da gennaio ho sospeso l'anticoagulante in quanto dovrei fare un nuovo piano terapeutico (il precedente è scaduto) anche se il medico mi disse che episodi di breve durata (qualche ora) non sono rischiosi.
La scorsa volta mi sono rivolto a una clinica privata, volendo ora rivolgermi ad una struttura pubblica che tipo di visita dovrei effettuare?
Grazie dottore
l'atrio sinistro, inizialmente dilatato (maggio 2021), all'ultima visita ad agosto con ecocolordoppler risultava rientrato nei parametri (54 mm) e anche la E.F. da 35% risultava 60%.
Da gennaio ho sospeso l'anticoagulante in quanto dovrei fare un nuovo piano terapeutico (il precedente è scaduto) anche se il medico mi disse che episodi di breve durata (qualche ora) non sono rischiosi.
La scorsa volta mi sono rivolto a una clinica privata, volendo ora rivolgermi ad una struttura pubblica che tipo di visita dovrei effettuare?
Grazie dottore
[#3]
Npn concordo assolutamente con il suo Medico
Gli episodi anche brevi di fa.a parossistica sono gravati da un rischio tromboembolico maggiore paradossalmente rispetto alla f.a. permanente, ijn quanto l'embolia puo avvenire proprio durante il passaggio da f.a. a ritmo sinusale, per la ripresa contrattile dell'atrio.
Le consiglio quindi vivamente di riprendere l'anticoagulante orale
cecchini
Gli episodi anche brevi di fa.a parossistica sono gravati da un rischio tromboembolico maggiore paradossalmente rispetto alla f.a. permanente, ijn quanto l'embolia puo avvenire proprio durante il passaggio da f.a. a ritmo sinusale, per la ripresa contrattile dell'atrio.
Le consiglio quindi vivamente di riprendere l'anticoagulante orale
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 08/02/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Aritmie
Cos'è un'aritmia cardiaca? Fibrillazione atriale, extrasistoli, tachicardia: scopri quali sono le alterazioni del ritmo cardiaco e come trattare le aritmie.