Tas elevato e rischi cardiaci

salve a tutti ho 33 anni soffro di tonsillite recidivante(circa 10 episodi in circa due anni) dopo le solite cure con antibiotici e le solite ricadute mi sono recato da un otorino il quale mi ha fatto fare degli esami del sangue dai quali e' emerso tutto nella norma tranne il tas molto elevato,partito da 400 poi 1500,2100 e poi di nuovo 1500 su un limite massimo di 200. ovviamente si e' deciso per una tonsillectomia che molto a breve faro'. prorio oggi ho fatto gli ultimi controlli di preospadalizzazione.da un colloquio con il cardiologo che ho dovuto fare perche sono sovrappeso e un po' iperteso,parlando del tas il cardiologo mi ha fatto venire delle perplessita', vi spiego: lei dice che il tas e' molto pericoloso dal punto di vista cardiologico e quando ho chiesto se puo' provocare danni al cuore mi ha risposto che forse li ha gia' provocati ma che si sapra' solo col tempo purtroppo,ha anche aggiunto che le tonsille malate influiscono sulla pressione innalzandola. l'otorino invece mi ha detto che fare le pennicilline sarebbe inutile perche non abbassano il tas e che il tas e' stato attualmente rivalutato,a suo dire, per l'influenza che avrebbe sulle complicanze cardiologiche,come a dire che non interferirebbe piu' di tanto. di parere contrario il cardiologo e il mio medico di base che avrebbero optato per una terapia con pennicilline pre intervento. bhe' io non ci capisco nulla vorrei un vostro chiarimento anche perche' la cosa mi preoccupa molto.quali sono i rischi che ne possono derivare? 6 mesi di questa condizione col tas cosi' elevato possono bastare per provocare danni? eventualmente sapete consigliarmi quali esami dovrei fare per controllare se sono insorte complicanze? fiducioso attendo, grazie.
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209
Gentile utente, l'eventuale interessamento di una infezione streptococcica a livello cardiaco, richiede oltre alla semplice visita, da dove si potrebbero evincere eventuali anomalie, come il famigerato soffio cardiaco, soprattuto un esame ecocardiografico che permetta la diretta e rapida visualizzazione dell'anatomia cardiaca. Vista la recidività della patologia infiammatoria, ritengo più che valido l'indicazione chirurgica.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO