Vaccino covid e versamento cronico

Buonasera dottori, chiedo consulto per decidere cosa fare con la 3a dose booster del vaccino anti-Covid per mia madre, 64 anni, paziente definibile fragile per covid in quanto asmatica e con problemi cardiaci che ora espongo.
Quindi il vaccino è fortemente consigliato, in teoria.

Il dubbio si pone essendo reduce da un versamento pericardico.
In realtà è stato scoperto per caso a un controllo perché non ha/aveva nessun sintomo.
Sembrava riassorbito ma ieri all'ultimo ecocardio si trova versamento lieve 3mm.
Visto che anche due tac torace fatte nella stessa struttura vedono e continuano a vedere lo stesso versamento a distanza di un anno, ma di 17mm, si pensa che possa essere un versamento cronico e quindi non in fase acuta, oppure che recidiva e si riassorbe.
Anche le analisi del sangue recentissime suggeriscono cronicità: a parte CPK un mese fa (durante l'episodio riscontrato di versamento) a 240 ma poi subito rientrato a 50, e a parte fibrinogeno lievemente alto (470 contro 420), tutto il resto è assolutamente nella norma (emocromo, ves, pcr, protidogramma, transaminasi, PT, ptt, d-dimero, anticorpi tiroide).
L'anno scorso fatti anche molti auto anticorpi (ama, asma, Ana, ena, aca, anti citrullina, anti cardiolipina) tutti negativi tranne il generico reuma test lievemente positivo ma aspecifico.

Il cardiologo ha visto anche una possibile situazione di cardiopatia ischemica, da indagare con ecg sotto sforzo che farà a breve.
Ha detto però che a prescindere dall'esito il vaccino può farlo perché è sicuro che non è in fase acuta.
Posso sapere qual è la vostra opinione?
Il dubbio mi viene anche perché nessuno mi esclude che il versamento si è ripresentato a seguito della seconda dose a luglio (non dico che sia così, magari non c'entra nulla, ma le devo pensare tutte).
Preciso che non ha nessun sintomo tipo dolore al petto e cose del genere, a parte affanno e tosse da 20 anni ma quello è legato all'asma.
Grazie e saluti