Psoriasi: sentenza di morte cardiovascolare?
Sono un ragazzo di 34 anni, ipocondriaco, soffro di psoriasi a placche che oscilla tra moderata e grave (ma sempre abbastanza stabile negli anni e non ha mai ricoperto una parte vastissima del mio corpo) da quando ne avevo 18 ormai.
Longilineo, non fumo, non bevo, analisi per ora sempre pienamente nella norma in tutti i parametri (anche quelli di riferimento cardiologico).
Purtroppo in questo periodo ho vissuto momenti di grande ansia, per una problema di salute subentrato in famiglia, e sono ricaduto nel vortice delle diagnosi online, che partendo con ricerche per un altra persona, poi ha travolto anche me.
Io pensavo che una volta fatto i conti con la malattia, i disagi che porta, ed averla gestita nei limiti del possibile con i farmaci, i disagi si fossero limitati a questo.
Cercando su internet invece, mi sono imbattuto in numerosi studi, che praticamente prospettano la psoriasi come una sentenza di morte, soprattutto a livello cardiologico.
Cosa di cui non sono mai stato avvisato da nessun medico che mi ha seguito negli anni, quindi sono sinceramente cascato dalla sedia e ora vivo nel terrore.
Ci sono studi che riportano un rischio di 3 volte superiore di ictus, soprattutto in età giovane (20-45 circa), di 3 o addirittura più volte di fibrillazione atriale e infarto del miocardio (anch'esso ancor più rischioso e fatale in età giovane!! ) Di 3 volte superiore addirittura di aneurisma dell'aorta addominale! Una presenza di ateroscleorsi subclinica molto più elevata, con anche placche di quelle che mettono più a rischio di eventi mortali.
Ad un certo punto mi sono fermato, perchè sono rimasto paralizzato dalla paura e non ho avuto più il coraggio di cercare altro.
Alcuni di questi studi dicono che il rischio di tutte queste cose, non so in che percentuale, è comunque indipendente e presente anche senza gli altri fattori di rischio (che io per ora almeno quelli non dovrei averli).
Quindi da quello che ho capito (spero di aver capito male e frainteso molte cose in realtà), pur tenendo uno stile di vita impeccabile, dieta sana, attività sportiva costante, ecc.
Io comunque rischio (il triplo o più) di morire in qualunque momento per un infarto, ictus o aneurisma dell'aorta femorale?
Davanti a questi studi, cari dottori, come si dovrebbe comportare un malato di Psoriasi di lunga data?
Bisogna vivere nel terrore (cosa che purtroppo mi sta accadendo)?
Bisogna fare controlli periodici dal cardiologo, ecografie dell'aorta addominale?
Come ridurre la possibilità di calcificazioni nelle arterie, se lo stile di vita sano non basta?
Bisogna farsi prescrivere farmaci specifici a 34 anni e senza familiarità per patologie cardiovascolari?
Possibile che sono seguito da anni con controlli periodici in un centro Psocare e nessuno mi abbia mai detto di questi rischi fatali che corro?
Spero di poter essere in qualche modo tranquillizzato
Grazie mille
Eviti di girovagare su Internet ...potrebbe iniziare a credere che la terra sia piatta.
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Le probabilità che io abbia letto e interpretato male, sono alte, anche vista la mia "ignoranza" in materia, però purtroppo credo un fondo di verità (magari meno drastico di come l'ho interpretato io) ci sia, parliamo comunque di studi pubblicati su prestigiose riviste scientifiche, saranno in totale una decina quelli che ho trovato, però tutti portano lo stesso risultato.
Ossia che lo stato di infiammazione sistemica cronica, portato dalla psoriasi, finisce per colpire anche altri organi, principalmente l'apparato cardiovascolare.
Alcuni di questi studi hanno controllato le placche coronariche (sia "normali" che quelle "più pericolose e a rischio complicanze gravi", non ricordo le sigle precise) nei pazienti con psoriasi e in quelli sani. E in quelli con psoriasi queste erano presenti in maggior numero ed addirittura in età più giovane!
Un altro studio che ho letto (questo per fortuna era uno solo e spero anche tradotto male) e che mi ha terrorizzato, addirittura diceva che per ogni anno che uno ha la psoriasi, oltre al rischio già triplicato di infarti e ictus aumenta di un altro 1% il rischio di (MACE) ossia complicazioni cardiovascolari gravi mi sembra di aver capito. Io ce l'ho già da 15 anni la psoriasi, in pratica sono spacciato se quello studio fosse vero.
In questi studi o negli articoli che ne parlano, si leggono frasi terrificanti, tipo:
"Si è visto che nei casi di psoriasi grave, con sintomi molto marcati, la mortalità cardiovascolare è superiore fino al 50%. Ciò significa che le persone con psoriasi hanno maggiori probabilità di avere un infarto letale rispetto a chiunque altro."
"Altri studi che hanno valutato per un periodo di dieci anni gruppi di persone affette da psoriasi hanno registrato un’incidenza di malattie coronariche maggiore del 28% rispetto alla popolazione generale."
"Qualsiasi processo che causi infiammazione cronica, finisce per colpire più organi e tessuti. Oltre alla psoriasi, possiamo includere l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso in questo gruppo di patologie, che sono altrettanto associate a un aumento di morti cardiovascolari."
"numerosi autori in diversi studi hanno messo in evidenza un rischio maggiore di sviluppare eventi cardiovascolari e cerebrovascolari gravi come infarto del miocardio ed ictus; inoltre, questa associazione risulta ancora più alta nei pazienti con psoriasi grave ed in quelli con artrite psoriasica.
"Di conseguenza, non sorprende che i tassi di mortalità cardiovascolare siano aumentati e l’aspettativa di vita diminuita nei pazienti con psoriasi rispetto alla popolazione generale."
"è possibile affermare che i pazienti con psoriasi abbiano una maggiore predisposizione all’aterosclerosi delle pareti delle arterie rispetto ai soggetti senza psoriasi, con aumento del rischio di sviluppare coronaropatia, angina da sforzo ed infarto del miocardio."
"L’aneurisma dell’aorta addominale - una dilatazione spesso asintomatica della parete dell’arteria che, in caso di rottura, può provocare un’emorragia fatale - è più frequente nelle persone che già soffrono di psoriasi, soprattutto se di forma di grave. L’incidenza annua registrata nel campione dello studio, su una base di diecimila persone, è stata la seguente: 3,72 casi nella popolazione generale, 7,3 nei pazienti con una forma di psoriasi lieve o moderata, 9,87 in chi è affetto da una psoriasi grave. Ciò vuol dire che la malattia della pelle, a prescindere dalla presenza di altri fattori di rischio, triplica il rischio di sviluppare un aneurisma dell’aorta addominale"
E potrei continuare all'infinito purtroppo.
Potrà ben immaginare che per una persona ipocondriaca, (ma credo in qualunque malato di psoriasi), e potenzialmente nell'età "fatale" secondo questi studi (giovane età, psoriasi moderato/grave, e già da 15 anni malato di psoriasi) leggere queste cose e sentirsi totalmente impotente di poter fare qualcosa per evitarle è devastante. Faccio di tutto per vivere una vita sana ed abbassare i rischi cardiovascolari, possibile che si rischia così tanto un evento cardiovascolare gravissimo e mortale per via della psoriasi?
Lei ha mai avuto modo di leggere questi studi?
Sicuramente dall'alto della sua pratica clinica e dei suoi anni d'esperienza saprà darmi dei chiarimenti che mi aiuteranno a stare più tranquillo spero.
Grazie infinite ancora una volta.
se lei pensa a 30 , in assenza di studi medici , di interpretare frasi di studi pescati qua e la' su internet faccia pure...
lo Sa che più dell 80 % dei pazienti colpiti da infarto ed ictus ha un numero di scarpe tra il 42 e 43? ( non sto scherzando ...è vero..)
Pochissimi muoiono se indossano il n 46 e quasi nessun maschio con il n 39.
la saluto
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Ascolterò le sue parole cariche di vastissima esperienza sul campo e cercherò in base ad esse di stare più sereno, facendo finta di non aver mai letto quelle cose terribili. Per fortuna porto 45 (peccato non 46 però!) di scarpe, un pensiero in meno perlomeno! :)
Scherzi a parte, approfitto della sua gentilezza per chiederle un'ultima cosa, mi aveva già risposto mesi fa proprio lei, in un consulto, dove dopo la seconda dose di Pfizer iniziai ad accusare dei piccoli fastidi/dolorini (che a me sembrano, o perlomeno spero che siano) superficiali/muscolari, intorno al pettorale sinistro (dose iniettata nel braccio sinistro), mi ero preoccupato potesse essere miocardite per via del vaccino e delle notizie che trapelavano al riguardo, ma lei mi disse fermamente di no, ad oggi, ogni tanto, (soprattutto se mi ci focalizzo col pensiero) questi dolorini ancora mi si presentano, ripeto sono passeggeri e a me sembrano superficiali, a volte anche se passo la mano sul pettorale ad esempio si attivano, come se tirassi i peli sulla pelle, quindi spero non sia una questione cardiaca. Lei crede che al riguardo io possa stare tranquillo?
Cordiali saluti e complimenti ancora per l'aiuto che ci offre.
arrivederci ,
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
essendo un po' lapidaria non ho ben capito come interpretarla però. Intendeva forse che posso stare tranquillo, perchè non dando segni di si la miocardite, questi doloretti passeggeri sparsi non possono dipendere da essa? E a suo modo di vedere neanche da altri problemi cardiovascolari?
Inoltre mi giunge una curiosità in seguito alla sua replica, se la miocardite non da segni di se, come è stato possibile che si creò subito nelle settimane seguenti alla somministrazione delle prime/seconde dosi, quell'allarmismo nei soggetti giovani per via del vaccino? Cioè questi soggetti si facevano il vaccino e poi come, o con quale sintomo/sospetto in brevissimo tempo venivano già diagnosticati di miocardite, se in teoria non avrebbero dovuto sentire alcun sintomo?
Ovviamente sia ben chiaro che non sto mettendo in dubbio la sua risposta, bensì non capisco come si sia fatto in breve tempo ad associare miocardite post vaccino nei giovani (seppure in rari casi), se in realtà la sintomatologia da ciò che ha detto lei è abbastanza silente e non so cosa li abbia indotti a visita e successiva diagnosi in poche settimane.
Grazie infinite, e buona giornata.
La percentuale di miocardite post vaccinica (peraltro solitamente benigna) e' dello 0.004% a fronte di un 16, 4 % dei pazienti contaminati dal Covid (non solo quelli intubati...)
E' stata fatta una controinformazione che e' indignitosa
Per concludere ciascuno dei miei figli ( da 37 a 18 anni ) sono tutti vaccinati
con questo la saluto
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Io suoi figli hanno fatto benissimo, come ho fatto anche io, che mi accingo a fare ora anche la terza dose (tra l'altro Moderna, perchè Pfizer, con cui ho fatto le prime due dosi non è al momento reperibile nella mia regione).
Le auguro il meglio, grazie ancora per il consulto.
Due giorni fa ho effettuato la dose Booster del vaccino anti covid, dopo 2 dosi di Pfizer (che avevo ben tollerato) purtroppo non è stato possibile evitare di avere Moderna come booster, e vabbè. Febbre a 38 e passa per 2 giorni, tenuta a bada con tachipirina, spossatezza, dolori articolari ecc. Ci può stare. Quello che però ora mi preoccupa è questo.
Oggi finalmente mi sveglio senza febbre, allora inizio a fare le faccende di casa che avevo trascurato per 2 giorni, ed inizio a sentire con una certa frequenza, battiti "a vuoto, fuori tempo" (tecnicamente extrasistole?), non ne ho mai sofferto, o meglio le ho avute saltuariamente nel corso della mia vita, soprattutto nei periodi di forte ansia, però non è una cosa che mi ha mai caratterizzato per lunghi periodi per fortuna, anche perchè sono super ipocondriaco e non mi sarebbe sfuggita di certo. Dottore, può essere che il vaccino abbia compromesso in qualche modo il mio cuore, o che sia una manifestazione di miocardite da vaccino? Mi sta succedendo qualcosa di grave? O posso in qualche modo stare tranquillo?
Nel momento in cui scrivo queste manifestazioni sembrano diminuite.
Grazie infinite per la gentilezza e buone feste a lei e la sua famiglia.
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Buongiorno stimatissimo dottor Cecchini, ringraziandola ancora per i consulti precedenti, torno a scriverle per un nuovo quesito. Stanotte ho avuto mal di pancia, con inizio un po’ di stitichezza e poi dissenteria. Una volta passato sono riuscito a dormire. Al mio risveglio ho iniziato a percepire un leggerissimo e transitorio dolorino subito sotto lo sterno dove ci sono i primi due addominali quelli più piccolini, a volte un po’ più spostato verso l’inizio delle costole subito adiacenti. Lo sento soltanto se riempio d’aria la pancia con un respiro profondissimo, o se contraggo con decisione gli addominali, ma non ogni volta che lo faccio, anche in questi casi solo alcune volte. Da sdraiato scompare, ora che sono seduto a scrivere ad esempio chinato verso la tastiera, quindi con l'addome/pancia che spinge in avanti verso lo sterno, lo sento un po di più. A me sembrano dolorini intercostali molto leggeri oltre che passeggeri, però essendo che da quelle parti c’è anche il cuore ( e forse l’aorta addominale?) e che io sono molto ansioso e ipocondriaco volevo chiederle se secondo lei questi possono essere sintomi di infarto/aneurisma al cuore o all’aorta addominale, o comunque qualche altro scompenso cardiaco grave. O soltanto banali dolorini, muscolari intercostali come mi sembrano. Grazie infinite in anticipo per la sua estrema efficienza e disponibilità.
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Non ha fatto il militare vero?
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Buona giornata.
Anticipandole i miei ringraziamenti per la sua cortesia e disponibilità, vorrei porle un nuovo quesito. Tre notti fa mentre dormivo (forse in posizione scomoda) ho sentito una lieve fitta sul lato sinistro del collo, questo dolore è poi scomparso per riapparire ogni tanto in questi giorni, soprattutto in seguito a determinati movimenti. Il dolore non è continuo e non è insopportabile, e mi sembrerebbe (spero almeno) di origine muscolare, lei crede possa stare tranquillo o potrebbe essere un dolore dovuto dalla vena carotide o altri problemi cardiovascolari?
La ringrazio ancora infinitamente per la sua disponibilità e professionalità e le auguro una buona giornata.
E lei ha 35 anni .. andiamo bene
Spero che non venga mai la guerra , dia retta
Basta con queste idiozie
Cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ictus
Come riconoscere l'ictus? Ischemico o emorragico: scopri le cause, i fattori di rischio e i sintomi. Cure e guarigione: terapie possibili e complicanze.