Ecg sotto sforzo e possibile sindrome di brugada
Buona sera dottori,
Ho 30 anni e familiarità cardiaca infausta (morte del papà e dello zio a distanza di sei mesi, all’età di 52 anni).
Faccio da allora un normale ecocardiogramma periodico.
Oggi però ho svolto per la prima volta un ecg sotto sforzo di cui vi indico il referto:
Test massimale 91% fcmt interrotto al 2 min di 175 e per e.
m. Durante esercizio e nel recupero assenza di criteri clinici e ecg indicativi di ridotta riserva coronarica.
Non aritmie.
Normale profilo pressorio.
Ecg basale con pattern di brugada tipo 2 che si accentua nel recupero con posizionamento di elettrodi in 2-3 spazio intercostale.
Sinceramente sono molto preoccupato essendoci familiarità la cosa è grave?
Di quanto si riduce l’aspettativa di vita con una diagnosi del genere?
Grazie
Ho 30 anni e familiarità cardiaca infausta (morte del papà e dello zio a distanza di sei mesi, all’età di 52 anni).
Faccio da allora un normale ecocardiogramma periodico.
Oggi però ho svolto per la prima volta un ecg sotto sforzo di cui vi indico il referto:
Test massimale 91% fcmt interrotto al 2 min di 175 e per e.
m. Durante esercizio e nel recupero assenza di criteri clinici e ecg indicativi di ridotta riserva coronarica.
Non aritmie.
Normale profilo pressorio.
Ecg basale con pattern di brugada tipo 2 che si accentua nel recupero con posizionamento di elettrodi in 2-3 spazio intercostale.
Sinceramente sono molto preoccupato essendoci familiarità la cosa è grave?
Di quanto si riduce l’aspettativa di vita con una diagnosi del genere?
Grazie
[#1]
Gentile Signore,
capisco la sua preoccupazione legata al fatto di poter avere una familiarità con qualche patologia cardiovascolare. La perdita in età, tutto sommato, "giovanile" di suo padre e di uno zio a 52 anni, di sicuro deve farle prendere qualche precauzione, sul fronte del monitoraggio dell'attività e funzionalità del suo cuore. Da quanto ci dice effettua degli ecocardio periodici e ha effettuato di recente un test con ECG sotto sforzo. Il test è stato interrotto per esaurimento muscolare e non per qualche intervenuta anomalia che testimoniasse una criticità cardiaca registrata durante il test medesimo.
Il problema risiede nell'aver diagnosticato, all'ECG basale, una Sindrome di Brugada di tipo 2.
La patologia, come immagino lei saprà, ha un origine di tipo genetico e va trattata con un approccio, variabile, in centri cardiologici specialistici.
Gestire questa patologia sotto la supervisione di specialisti consente di prevenire qualsiasi complicanza e permette di capire quale tipo di trattamento porre in essere (non è detto che vada trattata per forza) per evitare complicazioni di alcun genere.
capisco la sua preoccupazione legata al fatto di poter avere una familiarità con qualche patologia cardiovascolare. La perdita in età, tutto sommato, "giovanile" di suo padre e di uno zio a 52 anni, di sicuro deve farle prendere qualche precauzione, sul fronte del monitoraggio dell'attività e funzionalità del suo cuore. Da quanto ci dice effettua degli ecocardio periodici e ha effettuato di recente un test con ECG sotto sforzo. Il test è stato interrotto per esaurimento muscolare e non per qualche intervenuta anomalia che testimoniasse una criticità cardiaca registrata durante il test medesimo.
Il problema risiede nell'aver diagnosticato, all'ECG basale, una Sindrome di Brugada di tipo 2.
La patologia, come immagino lei saprà, ha un origine di tipo genetico e va trattata con un approccio, variabile, in centri cardiologici specialistici.
Gestire questa patologia sotto la supervisione di specialisti consente di prevenire qualsiasi complicanza e permette di capire quale tipo di trattamento porre in essere (non è detto che vada trattata per forza) per evitare complicazioni di alcun genere.
CORDIALI SALUTI
dott. Massimo Scorretti
Cardiologo Ematologo
[#3]
Gentile Ragazzo,
come le ho detto in precedenza credo che la migliore opzione, se vuole approfondire la questione, al punto in cui sono le cose, è rivolgersi ad un centro cardiologico in cui vi sia una buona esperienza nel campo dell'aritmologia e dell'elettrofisiologia cardiaca. A Milano ce ne sono di eccellenti.
Allo stato attuale delle conoscenze la Sindrome di Brugada tipo 1 è quella che desta più preoccupazioni.
Nel caso delle cosiddette Sindromi di Brugada di tipo 2 vi è da dire che quel quadro ECG può presentarsi anche in persone assolutamente sane. Pertanto, occorrerebbe accertarsi che il disturbo sia reale, in relazione al fatto che vi è una potenziale familiarità per morte precoce cardiovascolare. Nei centri specializzati si può eseguire il Test all'ajmalina o alla flecainide che è in grado di orientare meglio la diagnosi e nel caso specifico, magari, anche escludere la presenza della S. di Brugada. Sempre in questi centri specialistici, nel caso il test di cui sopra non fosse dirimente, si potrebbe eseguire uno studio elettrofisiologia endocavitario del cuore che potrebbe aggiungere qualche elemento in più (anche se questo aspetto è ancora controverso).
Per completezza devo aggiungere che questa patologia rara è attualmente molto studiata e molto aspetti della medesima sono ancora sconosciuti, soprattutto per ciò che concerne la stratificazione del rischio.
Il fatto che la patologia sia di origine genetica potrebbe al limite suggerire l'analisi di un cluster di geni in relazione con la patologia per verificare se vi siano mutazioni geniche.
Ho provato a rappresentarle un pò il quadro della S. di Brugada e come orientarsi.
Allo stato attuale per i quadri come i suoi vi è una diffusa tendenza a non considerarli preoccupanti, diversamente dalla S. di Brugada con quadro ECG di tipo 1.
Spero di essere stato esauriente.
come le ho detto in precedenza credo che la migliore opzione, se vuole approfondire la questione, al punto in cui sono le cose, è rivolgersi ad un centro cardiologico in cui vi sia una buona esperienza nel campo dell'aritmologia e dell'elettrofisiologia cardiaca. A Milano ce ne sono di eccellenti.
Allo stato attuale delle conoscenze la Sindrome di Brugada tipo 1 è quella che desta più preoccupazioni.
Nel caso delle cosiddette Sindromi di Brugada di tipo 2 vi è da dire che quel quadro ECG può presentarsi anche in persone assolutamente sane. Pertanto, occorrerebbe accertarsi che il disturbo sia reale, in relazione al fatto che vi è una potenziale familiarità per morte precoce cardiovascolare. Nei centri specializzati si può eseguire il Test all'ajmalina o alla flecainide che è in grado di orientare meglio la diagnosi e nel caso specifico, magari, anche escludere la presenza della S. di Brugada. Sempre in questi centri specialistici, nel caso il test di cui sopra non fosse dirimente, si potrebbe eseguire uno studio elettrofisiologia endocavitario del cuore che potrebbe aggiungere qualche elemento in più (anche se questo aspetto è ancora controverso).
Per completezza devo aggiungere che questa patologia rara è attualmente molto studiata e molto aspetti della medesima sono ancora sconosciuti, soprattutto per ciò che concerne la stratificazione del rischio.
Il fatto che la patologia sia di origine genetica potrebbe al limite suggerire l'analisi di un cluster di geni in relazione con la patologia per verificare se vi siano mutazioni geniche.
Ho provato a rappresentarle un pò il quadro della S. di Brugada e come orientarsi.
Allo stato attuale per i quadri come i suoi vi è una diffusa tendenza a non considerarli preoccupanti, diversamente dalla S. di Brugada con quadro ECG di tipo 1.
Spero di essere stato esauriente.
CORDIALI SALUTI
dott. Massimo Scorretti
Cardiologo Ematologo
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.9k visite dal 17/11/2021.
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