Calcificazione coronarie con referto TAC

Egr.
Dr.
Grazie per la sua attenzione.
Posto gli esiti della TAC coronografica per un sua possibile valutazione e provvedimenti.


Quesito clinico: Pz affetto da cardiopatia ischemica, in coronaropatia trivasale, gia' sottoposto a multiple procedure di rivascolarizzazione
mediante PTCA.
Stenting su IVA successivamente su CDX, CX e TC.
Non riesce ad eseguire test da sforzo.

ANGIO-TC CORONARICA e CALCIUM-SCORE
TECNICA:
; ricostruzione
delle immagini dell'albero coronarico con collimazione a 0, 6mm, ricostruzioni multiplanari e curvate con immagini 3D.

ACQUISIZIONE con tecnica prospettica; frequenza cardiaca all'esecuzione 63-72 bpm.

FARMACI SOMMINISTRATI: isosorbide dinitrato 5mg sublinguali.

QUALITA' TECNICA DELL'ESAME: buona (immagini ricostruite al 74% del ciclo cardiaco), con ricostruzione con filtro per stent.

RISULTATI:
Eseguita acquisizione per calcium score, per una valutazione qualitativa (severe calcificazioni), in presenza degli stent coronarici multipli
noti in anamnesi.

Le coronarie originano in sede ortotopica.
Dominanza destra.

LM - LAD: presenza di stent nel tronco comune in continuita' con stent in LAD prossimale, pervio con segni di iperplasia intimale con
sospetta stenosi intrastent.

Il vaso dà origine ad un ramo D1, di calibro esile, ed a decorso tortuoso, con evidenza di una grossolana placca calcifica eccentrica al suo
tratto prossimale, mal valutabile il grado di stenosi per gli artefatti da blooming.

Il vaso al tratto LAD2 appare pervio seppur di calibro esile in presenza di multiple ulteriori placche prevalentemente calcifiche, in
particolare quella in sede più prossimale con componente non calcifica associata a placca calcifica focalmente concentrica, determinante
stenosi mal quantificabile per gli artefatti da blooming, verosimilmente di grado severo.

Il vaso appare riconoscibile nel solco interventricolare sino oltre l'apice cardiaco.
Inoltre dà origine a 2 esili rami settali.

CX: il vaso presenta alcune placche prevalentemente calcifiche al tratto prossimale con evidenza di uno stent al tratto prossimale,
sostanzialmente pervio, con segni di iperplasia intimale.

Il vaso termina come ramo MO1, di calibro modesto, con alcune palcche calcifiche parietali, il quale al tratto prossimale si triforca (con
placca calcifica a tale livello) in 3 vasi di calibro esile, di cui quello piu' distale ed assai esile a decorso breve ed intramiocardico
superficiale.

RCA: pervia e di buon calibro, con placca calcifica ostiale, verosimilmente stenosante; il vaso presenta inoltre una grossolana ateromasia
segmentaria prevalentemente calcifica, in parte eccentrica ed in parte focalmente concentrica al tratto prossimale, non quantificabile per gli
artefatti da blooming, verosimilmente determinanti stenosi moderate-severe.

Il vaso appare tuttavia pervio e di buon calibro al tratto medio-distale in presenza di uno stent al tratto distale, pervio.
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 113.5k 3.7k
Lei il 20.9. 2021 aveva scritto che aveva eseguito una TC con mdc dal quale non si evinceva lo stato delle coronarie.

Ha ripetuto una nuova TC?

In ogni caso lei ha una aterosclerosi coronarica diffusa che va tratta accuratamente con farmaci e test provocativi (ecostress, scintigrafia da sforzo..)

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Utente
Utente
Esatto, dopo la TC cuore, ho eseguito quella Coronarica. Dove sono presenti diverse calcificazioni. Mi è stata consigliata la coronarografia e vedere se la TAC ha visto bene o no. IN caso di conferma di restringimenti significativi bisognerà fare altre angioplastiche.
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