Fibrillazione atriale persistente di lunga durata asintomatica. ablare o non ablare?
Salve a tutti.
Ho un dubbio amletico che mi attanaglia da qualche mese.
Ho 56 anni.
Soffro di una fibrillazione atriale persistente di lunga durata ASINTOMATICA riscontrata nel 2020 a causa di un intervento chirurgico di emorroidectomia.
Ero obeso con un BI di 40 (1, 74 m x 124 KG) e soffro di OSAS trattata con CPAP.
Sintomi che ho ridotto drasticamente con molta forza di volontà e dieta (perdendo 28 KG, e conto di scendere ancora anche se più lentamente).
Ora peso circa 95 KG.
La gestisco con Atenololo 50 mg e Xarelto 20 mg (ho un rischio tromboembolico 1 a causa di una pregressa ipertensione, peraltro ora ottimamente controllata).
Non ho altre patologie cardiache e con l'Atenololo controllo benissimo la frequanza a riposo che si attesta tra i 75 e gli 85 bpm a seconda della giornata.
Faccio nuoto NON agonistico senza problemi e non ho sintomi nemmeno quando lavoro.
Mi è stata proposta una ablazione transcatetare, ma non so francamente se, nel mio caso, l'intervento valga il rischio di eventuali complicanze importanti, che, anche se minimo, esiste, a fronte, oltretutto di percentuali di successo a lungo termine che, nel mio caso sono attorno al 40-50% e forse anche meno.
Mi sono letto tutte le linee guida ESC 2020 sulla FA e da nessuna parte vedo indicazione alla Ablazione per FA asintomatica.
A questo punto mi chiedo e vi chiedo: "Vale la pena affrontare un rischio intervento per una patologia gestibile con i farmaci che non dà sintomi se non vi sono altre patologie cardiache concomitanti o è meglio gestire il controllo della frequenza e il rischio tromboembolico con i farmaci?
"
Gradirei un vostro sincero parere.
Grazie.
Ho un dubbio amletico che mi attanaglia da qualche mese.
Ho 56 anni.
Soffro di una fibrillazione atriale persistente di lunga durata ASINTOMATICA riscontrata nel 2020 a causa di un intervento chirurgico di emorroidectomia.
Ero obeso con un BI di 40 (1, 74 m x 124 KG) e soffro di OSAS trattata con CPAP.
Sintomi che ho ridotto drasticamente con molta forza di volontà e dieta (perdendo 28 KG, e conto di scendere ancora anche se più lentamente).
Ora peso circa 95 KG.
La gestisco con Atenololo 50 mg e Xarelto 20 mg (ho un rischio tromboembolico 1 a causa di una pregressa ipertensione, peraltro ora ottimamente controllata).
Non ho altre patologie cardiache e con l'Atenololo controllo benissimo la frequanza a riposo che si attesta tra i 75 e gli 85 bpm a seconda della giornata.
Faccio nuoto NON agonistico senza problemi e non ho sintomi nemmeno quando lavoro.
Mi è stata proposta una ablazione transcatetare, ma non so francamente se, nel mio caso, l'intervento valga il rischio di eventuali complicanze importanti, che, anche se minimo, esiste, a fronte, oltretutto di percentuali di successo a lungo termine che, nel mio caso sono attorno al 40-50% e forse anche meno.
Mi sono letto tutte le linee guida ESC 2020 sulla FA e da nessuna parte vedo indicazione alla Ablazione per FA asintomatica.
A questo punto mi chiedo e vi chiedo: "Vale la pena affrontare un rischio intervento per una patologia gestibile con i farmaci che non dà sintomi se non vi sono altre patologie cardiache concomitanti o è meglio gestire il controllo della frequenza e il rischio tromboembolico con i farmaci?
"
Gradirei un vostro sincero parere.
Grazie.
[#1]
Le consiglio vivamente un tentativo di ablazione: questo in sei mesi la lieberebbe di eliminare antoicoaguanti (che hanno possibili effetti collaterali..)
Arrivederci
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 896 visite dal 01/11/2021.
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