Extrasistole e paura cardiopatia
Salve.
Scrivo perché nell’ultima settimana avverto un aumento di extrasistole rispetto al solito.
Le avverto soprattutto a riposo e associate a rigurgito.
Nell’ultimo anno ho avuto molte preoccupazioni relative alla salute del mio cuore che mi hanno spinto ad effettuare diversi ECG, sia privatamente che in PS, che sono risultati tutti perfetti (evidenziando anche extrasistole appunto), esami Troponina I ed Ecocolordoppler cardiaco.
Tutto nella norma.
Specifico che ho avuto di recente problemi di stomaco e intestinali che mi hanno creato non pochi disagi che si sono poi rivelati fisiologici e che sono un soggetto fortemente ansioso e soffro di attacchi di panico da anni ormai (cosa che evito di dire perché temo di non essere preso sul serio per via di questa mia ansia e che le si associ anche qualcosa che prescindere da essa).
Tornando alla extrasistole ne avverto svariate durante la giornata, anche 20/30, e quando mi controllo la frequenza con le dita avverto proprio il battito che salta.
Non ho altri sintomi associati tipo dolore toracico, tachicardia eccessiva né altro.
Solo questa sensazione al centro del petto che mi crea tanta paura e disagio poiché mi mette in allarme e mi fisso finché non sento la successiva.
Vorrei sapere se alla luce degli esami fatti qualche mese fa posso stare tranquillo o se non sono sufficienti e necessario effettuarne altri.
Grazie in anticipo!
Scrivo perché nell’ultima settimana avverto un aumento di extrasistole rispetto al solito.
Le avverto soprattutto a riposo e associate a rigurgito.
Nell’ultimo anno ho avuto molte preoccupazioni relative alla salute del mio cuore che mi hanno spinto ad effettuare diversi ECG, sia privatamente che in PS, che sono risultati tutti perfetti (evidenziando anche extrasistole appunto), esami Troponina I ed Ecocolordoppler cardiaco.
Tutto nella norma.
Specifico che ho avuto di recente problemi di stomaco e intestinali che mi hanno creato non pochi disagi che si sono poi rivelati fisiologici e che sono un soggetto fortemente ansioso e soffro di attacchi di panico da anni ormai (cosa che evito di dire perché temo di non essere preso sul serio per via di questa mia ansia e che le si associ anche qualcosa che prescindere da essa).
Tornando alla extrasistole ne avverto svariate durante la giornata, anche 20/30, e quando mi controllo la frequenza con le dita avverto proprio il battito che salta.
Non ho altri sintomi associati tipo dolore toracico, tachicardia eccessiva né altro.
Solo questa sensazione al centro del petto che mi crea tanta paura e disagio poiché mi mette in allarme e mi fisso finché non sento la successiva.
Vorrei sapere se alla luce degli esami fatti qualche mese fa posso stare tranquillo o se non sono sufficienti e necessario effettuarne altri.
Grazie in anticipo!
[#1]
20-30 extra al giorno sono ritenute nella norma
Un cuore sano ne puo' avere anche centinaia
si tranquillizzi
cecchini
Un cuore sano ne puo' avere anche centinaia
si tranquillizzi
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#3]
Utente
Dottore adesso per esempio da quando un paio d’ore fa mi sono svegliato ne ho già avvertite numerose, circa venti quindi come dicevo sembrano aumentare sempre di più, non sono consecutive, ma sicuramente può capire il disagio e la paura.
Mi paralizzano e non riesco a focalizzarmi più su nulla.
Mi paralizzano e non riesco a focalizzarmi più su nulla.
[#5]
Utente
Grazie dottore per aver NON risposto per la seconda volta alla mia domanda.
È stato inoltre molto gentile ed ha mostrato molto tatto nel rassicurarmi dicendo di andare da uno psicoterapeuta, cosa che faccio ormai da 15 anni.
D’altronde prima di permettermi di fare una domanda qui sopra cerco prima di vedere se ne sono state fatte di simili per non disturbare e so che è routine ricevere certe risposte.
Non metto in dubbio la sua professionalità o il suo contribuito che da a tanti utenti ma purtroppo o per fortuna la sensibilità non è una cosa che si apprende.
Grazie ancora e buon lavoro non la disturberò mai più dato che l’ho infastidita così tanto.
È stato inoltre molto gentile ed ha mostrato molto tatto nel rassicurarmi dicendo di andare da uno psicoterapeuta, cosa che faccio ormai da 15 anni.
D’altronde prima di permettermi di fare una domanda qui sopra cerco prima di vedere se ne sono state fatte di simili per non disturbare e so che è routine ricevere certe risposte.
Non metto in dubbio la sua professionalità o il suo contribuito che da a tanti utenti ma purtroppo o per fortuna la sensibilità non è una cosa che si apprende.
Grazie ancora e buon lavoro non la disturberò mai più dato che l’ho infastidita così tanto.
[#6]
Gentile utente,
lei ha un numero irrisorio di extrasistoli.
CApisce bene che sei lei scrive che le banali extrasistoli che ha "Mi paralizzano e non riesco a focalizzarmi più su nulla." evidentemente il suo e'0 un problema psicologico; non e' colpa certamente sua ma neppure mia...
Lei non necessita di alcun altra indagine cardiologica.
Riguardo alla sua frase : " a purtroppo o per fortuna la sensibilità non è una cosa che si apprende." le confermo che la mia sensibilita' ai problemi dei pazienti e' enorme.
Il considerare che il paziente sia di tipo ansioso NON e' un sottovalutare la sua sofferenza o le sue paurre, ma formulare una diagnosi. L' ansia e' una patologia e come tale va curata perche' riduce la qualita' di vita, come nel suo caso.
E se dopo 15 anni di psicoterapia , come lei stesso dice, lei e' di nuovo allo stesso punto, forse sarebbe opportuno cambiare o psicoterapeuta od affidarsi alla terapia psichiatrica con immediato e sicuro effetto..
Detto questo la saluto
cecchini
lei ha un numero irrisorio di extrasistoli.
CApisce bene che sei lei scrive che le banali extrasistoli che ha "Mi paralizzano e non riesco a focalizzarmi più su nulla." evidentemente il suo e'0 un problema psicologico; non e' colpa certamente sua ma neppure mia...
Lei non necessita di alcun altra indagine cardiologica.
Riguardo alla sua frase : " a purtroppo o per fortuna la sensibilità non è una cosa che si apprende." le confermo che la mia sensibilita' ai problemi dei pazienti e' enorme.
Il considerare che il paziente sia di tipo ansioso NON e' un sottovalutare la sua sofferenza o le sue paurre, ma formulare una diagnosi. L' ansia e' una patologia e come tale va curata perche' riduce la qualita' di vita, come nel suo caso.
E se dopo 15 anni di psicoterapia , come lei stesso dice, lei e' di nuovo allo stesso punto, forse sarebbe opportuno cambiare o psicoterapeuta od affidarsi alla terapia psichiatrica con immediato e sicuro effetto..
Detto questo la saluto
cecchini
[#7]
Utente
Peccato che lei non sappia il o i motivi per cui io vado in terapia e nemmeno il punto in cui sono né quello da dove sono partito.
Mi dispiace dottore con tutta l’educazione e la simpatia di questo mondo la parte finale della sua risposta non fa altro che confermare la mia teoria della quale naturalmente a lei non interessa e ci mancherebbe.
La ringrazio in ogni caso per la parte di risposta dove si limita a parlare delle sue competenze, questa volta ha risposto al mio quesito iniziale in modo molto più esaustivo e chiaro.
Saluti e buon proseguimento di giornata!
Mi dispiace dottore con tutta l’educazione e la simpatia di questo mondo la parte finale della sua risposta non fa altro che confermare la mia teoria della quale naturalmente a lei non interessa e ci mancherebbe.
La ringrazio in ogni caso per la parte di risposta dove si limita a parlare delle sue competenze, questa volta ha risposto al mio quesito iniziale in modo molto più esaustivo e chiaro.
Saluti e buon proseguimento di giornata!
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.2k visite dal 12/10/2021.
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