Valvuloplastica mitrale 2005, moderata insufficienza, extrasistole, guarito covid da 8 mesi

Buongiorno,
scrivo per mio marito (54 anni, 70 kg, 183 h), operato nel 2005 - valvuloplastica mitrale lembo posteriore ed anello.
Attualmente ha una moderata insufficienza centrale con prolasso dei lembi, note extrasistole ventricolari, lieve ritardo di conduzione, atrio sx lievemente ingrandito.

Cardicor 5 mg (1 + 1/2), e a periodi Acido acetilsalicilico cardio.


La situazione dalla precedente visita, grazie al Cielo, non è peggiorata nonostante COVID-19 contratto a gennaio, un paio di giorni veramente duri (antibiotico, antidolorifico/antinfiammatorio), a parte la stanchezza forse anche dovuta ai turni lavorativi più intensi, nessuno strascico di genere.


Ha appena effettuato (dopo 9 mesi circa) il sierologico anticorpi neutralizzanti anti-igg spike: 114, 00 BAU/mil (range di laboratorio < 33, 8 neg - > 33, 8 pos.
)

Il suo legittimo timore è il rischio, seppur remoto, di mio/pericardite legato al vaccino, e se la copertura immunologica attuale possa scatenare una reazione forte avversa o rischiare nuovamente pesanti effetti collaterali sul cuore (che ha ben tenuto durante la malattia da Covid).
Nel caso potrebbe essere utile la profilassi antibiotica (suggerita prima di ogni eventualità di rischio - anche solo per odontoiatria)?


Premetto che, se fosse esistito il vaccino prima di ammalarsi, sarebbe corso a farlo, e che la domanda attuale non è per evitare il vaccino ma sapere se è il caso di usufruire ancora per un po' della protezione naturale (sotto controllo ogni mese: se dovesse scendere sotto la soglia, il vaccino certamente sarebbe la migliore opzione), senza far correre per il momento un ulteriore rischio al cuore.


Lavora in clean-room con isolamento e 'vestizione totale' (azienda chimica microchip), non ha comportamenti a rischio (all'epoca il contagio è stato causato da una sottovalutazione, ns e del medico, di un simil-raffreddore di ns figlio adolescente, che ora mantiene ogni distanza e non capiterebbe certo più lo stesso superficiale errore), usa ogni accortezza indicata (distanziamento-mascherina ffp2- disinfezione) ed evita situazioni sociali a rischio).


Pur sapendo che la scelta è strettamente personale, e liberando i medici da ogni responsabilità, chiederei la cortesia di una valutazione/indicazione.


Ringrazio anticipatamente per i consigli.
I migliori saluti,

Sonia
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Suo marito e' un cardiopatico operato e che quindi DEVE essere vaccinato.

Non capisco perche non assuma un riduttore del post carico (ACE inibitore) per ridurre la insufficien mitralica...)

Per finire l' aspirina non si prende "a periodi". ma costantementre

arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dr., vaccino effettuato (unica dose essendo guarito-Covid), speriamo in bene.
Per gli ACE-inibitori, non saprei, non glieli hanno mai prescritti, al prossimo controllo proveremo a chiedere.
I migliori saluti
Covid-19

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