Parere su ecg
Buonasera, ho 41 anni e a 26 ho avuto un episodio di pericardite (e da lì saltò fuori che ho l'anello tricuspidale leggermente aumentato e una piccola calcificazione sulla tricuspide ma che non ne compromette la funzionalità e la situazione non è mai cambiata da allora) quindi da quell'anno controllo il cuore ogni 12-18 mesi con ECG, ecografia, holter e ogni due anni un test da sforzo.
La settimana scorsa ho iniziato a soffrire di tosse, non continua ma soprattutto al risveglio e di vertigini o senso di mancamento non so bene come descriverlo.
La mia curante mi ha fatto eseguire un tampone Covid (negativo) anche se sono vaccinata con 2 dosi Pfizer (fine giugno/primi agosto) e mi ha inviato in pronto soccorso per un controllo.
Lì mi hanno fatto ECG e hanno riscontrato lieve bradicardia (sempre avuta 55/60) e onda t negativa in v2 e v3 ma, confrontando il tracciato con tutti gli altri che ho fatto nel tempo, lo trovano sovrapponibile.
Mi hanno fatto tutti gli esami del sangue e andavano tutti bene a parte i leucociti totali a 11.900 (ma la conta dei singoli, leucociti inclusi, normale) e la C reattiva a 7).
Mi hanno fatto il test della troponina ripetuto dopo 3 ore ed era perfettamente normale.
Inoltre ho eseguito una rx torace (negativa a tutto) e un'accurata ecografia (penso si chiami eco-color-doppler) che secondo il cardiologo era perfetta.
Mi hanno dimessa dicendo che la tosse è una leggera bronchite di origine asmatica (e forse per colpa del fumo che mi hanno intimato di smettere subito e ho deciso di aderire al programma antifumo dell'ospedale già da mercoledì, ho appuntamento) perché l'unica cosa oggettiva è un leggero crepitio all'auscultazione a livello dei bronchi.
La cura consiste in aerosol con clenil e broncovaleas, astensione da fumo e continuare i miei follow-up (ovviamente se non insorgono altri sintomi) come da programma cioè ogni 12-18 mesi al massimo.
Secondo lei è corretto tutto questo?
Le onde t negative, in un contesto di test tutti negativi, possono davvero essere considerate caratteristiche di un soggetto o congenite?
Non ho eseguito in PS un test da sforzo ma il cardiologo (in unità coronarica dove mi hanno mandato a fare questi test) mi ha fatto correre sul posto per 5 minuti e poi mi ha ricontrollato il cuore con l'ecografo non riscontrando niente di anomalo né dalle immagini né dallo stetoscopio.
Mi ha detto di stare assolutamente tranquilla e concentrarmi solo sull'eliminare le sigarette.
Per il resto non bevo, peso 50 kg per 1.65, pressione che oscilla sempre sui 70/110, vita attiva (mi piace fare un po' di cyclette ogni sera mentre guardo la tv perché mi fa dormire meglio, mi piace muovermi a piedi o in bici e quasi mai prendo l'auto, ogni giorno faccio un paio di passeggiate con i cani di mezz'oretta l'una).
Grazie mille per il suo parere.
PS: non ho un cardiologo di fiducia perché mi avvalgo della mutua quindi quando prenoto i controlli trovo il medico di turno.
La settimana scorsa ho iniziato a soffrire di tosse, non continua ma soprattutto al risveglio e di vertigini o senso di mancamento non so bene come descriverlo.
La mia curante mi ha fatto eseguire un tampone Covid (negativo) anche se sono vaccinata con 2 dosi Pfizer (fine giugno/primi agosto) e mi ha inviato in pronto soccorso per un controllo.
Lì mi hanno fatto ECG e hanno riscontrato lieve bradicardia (sempre avuta 55/60) e onda t negativa in v2 e v3 ma, confrontando il tracciato con tutti gli altri che ho fatto nel tempo, lo trovano sovrapponibile.
Mi hanno fatto tutti gli esami del sangue e andavano tutti bene a parte i leucociti totali a 11.900 (ma la conta dei singoli, leucociti inclusi, normale) e la C reattiva a 7).
Mi hanno fatto il test della troponina ripetuto dopo 3 ore ed era perfettamente normale.
Inoltre ho eseguito una rx torace (negativa a tutto) e un'accurata ecografia (penso si chiami eco-color-doppler) che secondo il cardiologo era perfetta.
Mi hanno dimessa dicendo che la tosse è una leggera bronchite di origine asmatica (e forse per colpa del fumo che mi hanno intimato di smettere subito e ho deciso di aderire al programma antifumo dell'ospedale già da mercoledì, ho appuntamento) perché l'unica cosa oggettiva è un leggero crepitio all'auscultazione a livello dei bronchi.
La cura consiste in aerosol con clenil e broncovaleas, astensione da fumo e continuare i miei follow-up (ovviamente se non insorgono altri sintomi) come da programma cioè ogni 12-18 mesi al massimo.
Secondo lei è corretto tutto questo?
Le onde t negative, in un contesto di test tutti negativi, possono davvero essere considerate caratteristiche di un soggetto o congenite?
Non ho eseguito in PS un test da sforzo ma il cardiologo (in unità coronarica dove mi hanno mandato a fare questi test) mi ha fatto correre sul posto per 5 minuti e poi mi ha ricontrollato il cuore con l'ecografo non riscontrando niente di anomalo né dalle immagini né dallo stetoscopio.
Mi ha detto di stare assolutamente tranquilla e concentrarmi solo sull'eliminare le sigarette.
Per il resto non bevo, peso 50 kg per 1.65, pressione che oscilla sempre sui 70/110, vita attiva (mi piace fare un po' di cyclette ogni sera mentre guardo la tv perché mi fa dormire meglio, mi piace muovermi a piedi o in bici e quasi mai prendo l'auto, ogni giorno faccio un paio di passeggiate con i cani di mezz'oretta l'una).
Grazie mille per il suo parere.
PS: non ho un cardiologo di fiducia perché mi avvalgo della mutua quindi quando prenoto i controlli trovo il medico di turno.
[#1]
Beh se fuma alla sua giovne eta' e' evidente che al lei del suo cuore e della sua salute non interssa granche' dal momento che espone il suo organismo ad un rischio elevato di infarto ictus, trombosi e cancro...
Smetta di fumare finche ' e' in tempo
cecchini
smetta
Smetta di fumare finche ' e' in tempo
cecchini
smetta
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Lei ha ragione Dottore e qualsiasi persona con un briciolo di intelligenza non potrebbe fare altro che concordare. Non è vero che non mi interesso della mia salute, altrimenti non mi affiderei ai medici con fiducia, (nonostante per esperienze passate sarebbe anche comprensibile che non ne avessi più) non mi sarei vaccinata, non controllerei tanti altri aspetti della mia vita (no alcol, no sedentarietà, rinunce a tavola, prudenza nel guidare e tante altre cose). Purtroppo il fumo è un'abitudine che si acquisisce da giovani, quando si è molto sciocchi (almeno, io lo ero) e si pensa di essere immortali. Poi si arriva a 41 anni (anche molto prima, a dirla tutta) e si capisce di aver fatto una cretinata ma a quel punto si è anche un po' prigionieri di una dipendenza. Sono assolutamente certa che la buona volontà sia l'ingrediente alla portata di tutti per poter smettere ma noi esseri umani siamo imperfetti (io, almeno, lo sono) e un po' per poca spina dorsale, un po' perché è faticoso, un po' perché la vita è difficile per molti di noi, tendiamo a cercare stupide gratificazioni in cose che sappiamo perfettamente ci fanno male, salvo poi avere la coscienza sporca e spaventarci terribilmente non appena qualcosa non funziona a modo. So che è un meccanismo malato e "di comodo" e me ne assumo assolutamente la responsabilità e non a caso ho deciso di farmi aiutare perché, evidentemente, a me la sola forza di volontà non basta per uscire da questo vizio costoso, maleodorante e nocivo. Purtroppo non posso cambiare il passato, ormai l'ho fatto per anni, più che iniziare da adesso non posso fare. Tuttavia, però, la mia domanda era un'altra. La ringrazio ugualmente per il suo tempo e anche per la ramanzina, una in più male non fa!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 03/10/2021.
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