ho il forame ovale pervio e sono stato colpito da ictus ischemico cerebrale
Buonasera, ho 50 anni e sono stato colpito da ictus ischemico cerebrale.
In ospedale mi hanno diagnosticato il forame ovale pervio e oggi mi è stato fatto l'ecocardio transesofageo che ha evidenziato che la anatomia del mio cuore in quel punto non è molto adatta ad ospitare l'ombrellino di chiusura in quanto da un lato, la parete piana sulla quale dovrebbe agganciarsi il dispositivo è quasi assente (non conosco bene il termine tecnico).
Il medico mi dice che si può tentare l'intervento e provare a mettere il dispositivo in posizione, ma io temo per il futuro.
ho paura che se si dovesse sganciare in qualche modo, possa essere molto pericoloso o addirittura mortale.
la mia domanda è: >una volta piazzato l'ombrellino anche se in condizioni sfavorevoli come nel mio caso, col passare del tempo, il dispositivo viene in qualche modo inglobato dai tessuti rimanendo saldo in posizione oppure c'è il rischio che si stacchi?
> se si stacca quali sono i rischi reali?
e come si recupera?
> esistono altre tecniche di chiusura del forame ovale?
(escludendo chiaramente il chirurgico)
>lasciando le cose come stanno (forame ovale aperto) e andando avanti con la terapia farmacologica cosa si rischia andando avanti con l'età?
Ringrazio e saluto cordialmente
In ospedale mi hanno diagnosticato il forame ovale pervio e oggi mi è stato fatto l'ecocardio transesofageo che ha evidenziato che la anatomia del mio cuore in quel punto non è molto adatta ad ospitare l'ombrellino di chiusura in quanto da un lato, la parete piana sulla quale dovrebbe agganciarsi il dispositivo è quasi assente (non conosco bene il termine tecnico).
Il medico mi dice che si può tentare l'intervento e provare a mettere il dispositivo in posizione, ma io temo per il futuro.
ho paura che se si dovesse sganciare in qualche modo, possa essere molto pericoloso o addirittura mortale.
la mia domanda è: >una volta piazzato l'ombrellino anche se in condizioni sfavorevoli come nel mio caso, col passare del tempo, il dispositivo viene in qualche modo inglobato dai tessuti rimanendo saldo in posizione oppure c'è il rischio che si stacchi?
> se si stacca quali sono i rischi reali?
e come si recupera?
> esistono altre tecniche di chiusura del forame ovale?
(escludendo chiaramente il chirurgico)
>lasciando le cose come stanno (forame ovale aperto) e andando avanti con la terapia farmacologica cosa si rischia andando avanti con l'età?
Ringrazio e saluto cordialmente
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ovviamente non posso conoscere l anatomia del suo difetto congenito
In ogni caso il difetto va chiuso, Simrivolga ad un centro cardiochirurgico pubblico di sua fiducia .
Nel frattempo voglio sperare che le abbiamo prescritto una buona terapia antiaggregante piastrinico
arrivederci
In ogni caso il difetto va chiuso, Simrivolga ad un centro cardiochirurgico pubblico di sua fiducia .
Nel frattempo voglio sperare che le abbiamo prescritto una buona terapia antiaggregante piastrinico
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 966 visite dal 29/09/2021.
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