Tachicardia
Buonasera sono la mamma di un bambino di 8 anni che nel 2018 a seguito di un ricovero per laringospasma è stato trasferito nel reparto di cardiologia per approfondire alcuni dubbi di un medico che lo stava per dimettere.
Da lì si scopre extrasistole sopraventricolari benigne, usciamo senza terapia ma controlli semestrali.
Qualche mese dopo mi chiamano dall' asilo il bambino accusava tachicardia, (mentre era seduto ad ascoltare una favola) la maestra mi riferisce che effettivamente poggiando la mano sul petto si sentiva il cuore battere molto forte, corsa in ospedale dove mi dicono che il battito è regolare.
Dopo qualche mese a casa con me il bambino (seduto ad aspettare me) accusa tachicardia e senso di debolezza, corsa in ospedale dove lo ricoverano per 7 giorni montando un holter che nell' ultima riga registra 4 battiti di tachicardia usciamo dall' ospedale con inderal.
A quel punto il viceprimario mi dice vada fuori Palermo perché qui non abbiamo i mezzi giusti.
Visita a Roma bambin Gesù, il medico conferma extrasistole benigne, foro ovale pelvico dilatato ma non pericoloso (non potrà fare il sub, nessun altra restrizione) , valvola sinistra leggermente "difettata " ma anche qui nessun problema concreto.
E facciamo test da sforzo, holter e il primo esame studio elettrofisiologico dal nasino, tutti negativo.
cambiano pillola meglio nadololo.
6 mesi dopo un altro attacco di tachicardia mentre giocava ed era agitato, stavolta studioelettrofisiologico endocavitario, negativo! ! Proviamo a fare il TILT TEST negativo! !.
Il medico a quel punto sospetta sia un fattore ansioso e sospende la pillola, dicendomi di darla solo nel caso in cui si fosse ripresentata la tachicardia.
Sono passati 7 mesi e mio figlio ha avuto un altro attacco di tachicardia stavolta ho cronometrato il tempo e misurato i battiti che erano 160 battiti al minuto (forse anche di più erano talmente veloci che non riuscivi a contare bene) e sento anche le extrasistole, il bambino inizia a respirare a bocca aperta come se gli mancasse il fiato, a quel punto erano passati già 3/4 minuti ho dato la pillola e dopo qualche minuto è passata.
Adesso il medico mi dice di installare un holter sottocutaneo.
Ma io sono veramente scoraggiata, mi chiedo lo studio elettrofisiologico endocavitario trova sempre le aritmie o in alcuni casi può fallire?
E se non trova le aritmie perché?
Sono scoraggiata e un po' spaventata chiedo qui perché vorrei avere altri pareri da altri medici nonostante mi fido molto del medico che segue mio figlio.
Chiedo scusa per il lungo messaggio.
cordiali saluti
Da lì si scopre extrasistole sopraventricolari benigne, usciamo senza terapia ma controlli semestrali.
Qualche mese dopo mi chiamano dall' asilo il bambino accusava tachicardia, (mentre era seduto ad ascoltare una favola) la maestra mi riferisce che effettivamente poggiando la mano sul petto si sentiva il cuore battere molto forte, corsa in ospedale dove mi dicono che il battito è regolare.
Dopo qualche mese a casa con me il bambino (seduto ad aspettare me) accusa tachicardia e senso di debolezza, corsa in ospedale dove lo ricoverano per 7 giorni montando un holter che nell' ultima riga registra 4 battiti di tachicardia usciamo dall' ospedale con inderal.
A quel punto il viceprimario mi dice vada fuori Palermo perché qui non abbiamo i mezzi giusti.
Visita a Roma bambin Gesù, il medico conferma extrasistole benigne, foro ovale pelvico dilatato ma non pericoloso (non potrà fare il sub, nessun altra restrizione) , valvola sinistra leggermente "difettata " ma anche qui nessun problema concreto.
E facciamo test da sforzo, holter e il primo esame studio elettrofisiologico dal nasino, tutti negativo.
cambiano pillola meglio nadololo.
6 mesi dopo un altro attacco di tachicardia mentre giocava ed era agitato, stavolta studioelettrofisiologico endocavitario, negativo! ! Proviamo a fare il TILT TEST negativo! !.
Il medico a quel punto sospetta sia un fattore ansioso e sospende la pillola, dicendomi di darla solo nel caso in cui si fosse ripresentata la tachicardia.
Sono passati 7 mesi e mio figlio ha avuto un altro attacco di tachicardia stavolta ho cronometrato il tempo e misurato i battiti che erano 160 battiti al minuto (forse anche di più erano talmente veloci che non riuscivi a contare bene) e sento anche le extrasistole, il bambino inizia a respirare a bocca aperta come se gli mancasse il fiato, a quel punto erano passati già 3/4 minuti ho dato la pillola e dopo qualche minuto è passata.
Adesso il medico mi dice di installare un holter sottocutaneo.
Ma io sono veramente scoraggiata, mi chiedo lo studio elettrofisiologico endocavitario trova sempre le aritmie o in alcuni casi può fallire?
E se non trova le aritmie perché?
Sono scoraggiata e un po' spaventata chiedo qui perché vorrei avere altri pareri da altri medici nonostante mi fido molto del medico che segue mio figlio.
Chiedo scusa per il lungo messaggio.
cordiali saluti
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nON HO COMPRESO SE LO STUDIO ELETTROFISIOLOGICO IL BAMBINO L'ABBIA FATTO INTRACAVITARIO (CIOE' CON I CATETERI NEL CUORE) OPPURE TRANSESOFAGEO.
E NON HO CAPITO L'ENTITA' DEL DIFETTO INTERATRIALE.
PUO INVIARMI LA DOCUMENTAZIONE VIA MAIL?
CECCHINICUORE@GMAIL.COM
E NON HO CAPITO L'ENTITA' DEL DIFETTO INTERATRIALE.
PUO INVIARMI LA DOCUMENTAZIONE VIA MAIL?
CECCHINICUORE@GMAIL.COM
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 30/08/2021.
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