Pesistica e cuore: benefici o meno?
Buongiorno a tutti.
Scrivo per avere una opinione su quanto detto da un personal trainer.
Permetto che io ero a conoscenza del fatto che la pesistica è uno di quegli sport che andrebbero evitati, perché responsabile di poter provocare ipertrofia ventricolare nel lungo termine da quello che dice anche il mio cardiologo di medicina dello sport, e che la corsa, il nuoto, il ciclismo sono quelli più indicati, purchè non si esageri.
Tuttavia, un personal trainer, forse per convincermi ad iscrivere, mi ha scritto testuali parole: "In passato molti fisiatri consigliavano ai loro pazienti di non fare allenamento coi pesi perchè affaticavano il cuore.
Questo consiglio era senza ombra di dubbio basato su un’osservazione superficiale di coloro che sollevavano pesi, con tutti i segni di stress e affaticamento apparenti sulle facce di queste persone.
Sollevare carichi elevati incrementa in maniera allarmante la pressione sanguigna e ciò provoca un sovraccarico di lavoro sul cuore; ecco ciò che pensavano questi fisiatri.
Studi più recenti mostrano che un programma di allenamento con sovraccarico ben strutturato non solo non è dannoso per il cuore ma fornisce anche gli stessi benefici che potrebbe fornire l’attività aerobica.
" Mi ha anche detto che un cardiologo che afferma il contrario è rimasto indietro di 30 anni e non si è aggiornato.
Ora, la mia domanda è: l'anatomia del cuore, che sia 30 anni fa o ieri, non dovrebbe essere sempre la stessa?! Sinceramente la vedo una sciocchezza.
Pertanto, c'è qualche cardiologo che mi può confermare ciò che io già sapevo confutando la tesi del personal trainer, oppure questi ha ragione?
Ringrazio di vero cuore (restando in tema) in anticipo chi vorrà rispondere.
Cordialità, Luca.
Scrivo per avere una opinione su quanto detto da un personal trainer.
Permetto che io ero a conoscenza del fatto che la pesistica è uno di quegli sport che andrebbero evitati, perché responsabile di poter provocare ipertrofia ventricolare nel lungo termine da quello che dice anche il mio cardiologo di medicina dello sport, e che la corsa, il nuoto, il ciclismo sono quelli più indicati, purchè non si esageri.
Tuttavia, un personal trainer, forse per convincermi ad iscrivere, mi ha scritto testuali parole: "In passato molti fisiatri consigliavano ai loro pazienti di non fare allenamento coi pesi perchè affaticavano il cuore.
Questo consiglio era senza ombra di dubbio basato su un’osservazione superficiale di coloro che sollevavano pesi, con tutti i segni di stress e affaticamento apparenti sulle facce di queste persone.
Sollevare carichi elevati incrementa in maniera allarmante la pressione sanguigna e ciò provoca un sovraccarico di lavoro sul cuore; ecco ciò che pensavano questi fisiatri.
Studi più recenti mostrano che un programma di allenamento con sovraccarico ben strutturato non solo non è dannoso per il cuore ma fornisce anche gli stessi benefici che potrebbe fornire l’attività aerobica.
" Mi ha anche detto che un cardiologo che afferma il contrario è rimasto indietro di 30 anni e non si è aggiornato.
Ora, la mia domanda è: l'anatomia del cuore, che sia 30 anni fa o ieri, non dovrebbe essere sempre la stessa?! Sinceramente la vedo una sciocchezza.
Pertanto, c'è qualche cardiologo che mi può confermare ciò che io già sapevo confutando la tesi del personal trainer, oppure questi ha ragione?
Ringrazio di vero cuore (restando in tema) in anticipo chi vorrà rispondere.
Cordialità, Luca.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini
Cardiologo
112.7k 3.7k
Dica al suo trainer che prima di apriire bocca su argomenti del quale e' ignorante ci pensi due volte.
La pesistica e' deleteria perche induce ipertrofia ventrciolare sinistra la quale e' direttamente proporzionale al rischio di morte cardiaca improvvisa.
Questo e' legato alla prusc compressione delle arterie di grosso calibro da parte dei muscoli e pertanto del post carico, e questo spiega la brusca elevazione dei valori pressori.
La saluto
cecchini
La pesistica e' deleteria perche induce ipertrofia ventrciolare sinistra la quale e' direttamente proporzionale al rischio di morte cardiaca improvvisa.
Questo e' legato alla prusc compressione delle arterie di grosso calibro da parte dei muscoli e pertanto del post carico, e questo spiega la brusca elevazione dei valori pressori.
La saluto
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Gentile dottor Cecchini, la ringrazio per La sua risposta:immagino fosse così.
Comunque, ne approfitto per farLe una domanda che però non ha nulla a che vedere con la pesistica.
Ebbene, alle volte sento e conto i battiti del cuore anche senza pioggiare la mano sul petto; questi paiono solo più forti ma non più accelerati. La sensazione svanisce quando penso ad altro e non mi ci soffermo. Solo 3 settimane fa, ero in vacanza, e dopo un pisolino pomeridiano, mi ero svegliato di colpo, sudato e con i battiti accelerati. Come conseguenza di ciò mi ero agitato, ed i battiti parevano sempre più veloci, spingendomi ad andare al PS. Lì mi misurarono la pressione e mi sottoposero ad un ECG, fatto poi analizzare da un cardiologo, e tutto era perfettamente nella norma; non vi erano nemmeno tracce alcune di extrasistoli in quel momento.
Ad ogni modo, il dottore mi disse che se volevo togliermi tutti i dubbi, avrei potuto effettuare un Holter, oppure sottopormi ad un esame del sangue per la tiroide, quando sarei rientrato dalle vacanze, pure per capire il motivo per il quale mi fossi sentito male così d'un tratto, anche se tuttavia non ne vedeva la necessità. A dire suo e del mio medico di base era stato un innocuo attacco di panico: non nego, difatti, che in questo momento stia attraversando un periodo un po' stressante tra esami universitari ed altro.
Orbene, vorrei capire se l' ipotesi ansiosa sia veramente la più accreditabile o se possano rivelarsi necessari ulteriori accertamenti e quali mi consiglierebbe. (PS: ho 23 anni) Grazie.
Fiducioso di un Suo riscontro le porto i miei saluti.
Cordialità, Luca.
Comunque, ne approfitto per farLe una domanda che però non ha nulla a che vedere con la pesistica.
Ebbene, alle volte sento e conto i battiti del cuore anche senza pioggiare la mano sul petto; questi paiono solo più forti ma non più accelerati. La sensazione svanisce quando penso ad altro e non mi ci soffermo. Solo 3 settimane fa, ero in vacanza, e dopo un pisolino pomeridiano, mi ero svegliato di colpo, sudato e con i battiti accelerati. Come conseguenza di ciò mi ero agitato, ed i battiti parevano sempre più veloci, spingendomi ad andare al PS. Lì mi misurarono la pressione e mi sottoposero ad un ECG, fatto poi analizzare da un cardiologo, e tutto era perfettamente nella norma; non vi erano nemmeno tracce alcune di extrasistoli in quel momento.
Ad ogni modo, il dottore mi disse che se volevo togliermi tutti i dubbi, avrei potuto effettuare un Holter, oppure sottopormi ad un esame del sangue per la tiroide, quando sarei rientrato dalle vacanze, pure per capire il motivo per il quale mi fossi sentito male così d'un tratto, anche se tuttavia non ne vedeva la necessità. A dire suo e del mio medico di base era stato un innocuo attacco di panico: non nego, difatti, che in questo momento stia attraversando un periodo un po' stressante tra esami universitari ed altro.
Orbene, vorrei capire se l' ipotesi ansiosa sia veramente la più accreditabile o se possano rivelarsi necessari ulteriori accertamenti e quali mi consiglierebbe. (PS: ho 23 anni) Grazie.
Fiducioso di un Suo riscontro le porto i miei saluti.
Cordialità, Luca.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 13.5k visite dal 25/08/2021.
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