Tachicardia ricorrente a riposo
Buongiorno,
Sono una ragazza di 24 anni e scrivo questo consulto in quanto da diversi giorni avverto spiacevolissimi episodi di tachicardia che compaiono praticamente dal nulla (non sono associati a sforzi particolari né a situazioni specifiche di stress o emozione).
Non so esattamente quantificare la frequenza del battito, ma è arrivata ad essere piuttosto elevata.
Gli episodi sono spesso associati a giramenti di testa, senso di mancanza di fiato, palpitazioni e pesantezza al petto.
Certe volte sono stimolati dal mangiare, è sufficiente qualche boccone o un pasto intero, dipende, tanto che mi è ormai difficile alimentarmi con serenità.
Inoltre in generale mi sento spesso affaticata, il ritmo e il senso di fatica salgono facendo sforzi minimi (scale) e ho una fastidiosa sensazione al petto, che pero' non è dolorosa.
Da una decina di giorni a questa parte si tratta di sintomi praticamente quotidiani, e ho come l'impressione che l'intensità e la frequenza con cui si presentano stia peggiorando, anche se posso ipotizzare che la suggestione e la preoccupazione giochino un ruolo non marginale.
Aggiungo qualche altro dettaglio nel caso possa essere utile: soffro di episodi di tachicardia a riposo sporadici da quando ho 16 anni; all'epoca, in occasione della prima manifestazione dei sintomi, fu riscontrata una tachicardia sinusale e mi furono suggeriti controlli alla tiroide con le analisi del sangue (negativi) e cardiologici: nulla di rilevante, solo un lieve prolasso mitralico con minima insufficienza, e questa tachicardia attribuita all'ansia dell'esame.
Purtroppo però di recente i fastidi sono davvero frequenti e ho avuto i peggiori attacchi della mia vita; quello di oggi mi ha spaventato così tanto che ho pensato di andare al pronto soccorso, essendo in vacanza e non potendo raggiungere il medico curante.
Sono già in una condizione psicologica fragile (soffro anche di un disturbo d'ansia generalizzato ma in questo periodo sono tranquilla per i miei standard, apprensione per la salute a parte) e questo continuo malessere mi sta provando molto, anche se razionalmente so che probabilmente non dovrei allarmarmi.
Volevo dunque chiedere se posso comunque stare tranquilla, fastidio a parte, e quali esami sono consigliati oltre ad una visita cardiologica di controllo.
Vi ringrazio,
Saluti
Sono una ragazza di 24 anni e scrivo questo consulto in quanto da diversi giorni avverto spiacevolissimi episodi di tachicardia che compaiono praticamente dal nulla (non sono associati a sforzi particolari né a situazioni specifiche di stress o emozione).
Non so esattamente quantificare la frequenza del battito, ma è arrivata ad essere piuttosto elevata.
Gli episodi sono spesso associati a giramenti di testa, senso di mancanza di fiato, palpitazioni e pesantezza al petto.
Certe volte sono stimolati dal mangiare, è sufficiente qualche boccone o un pasto intero, dipende, tanto che mi è ormai difficile alimentarmi con serenità.
Inoltre in generale mi sento spesso affaticata, il ritmo e il senso di fatica salgono facendo sforzi minimi (scale) e ho una fastidiosa sensazione al petto, che pero' non è dolorosa.
Da una decina di giorni a questa parte si tratta di sintomi praticamente quotidiani, e ho come l'impressione che l'intensità e la frequenza con cui si presentano stia peggiorando, anche se posso ipotizzare che la suggestione e la preoccupazione giochino un ruolo non marginale.
Aggiungo qualche altro dettaglio nel caso possa essere utile: soffro di episodi di tachicardia a riposo sporadici da quando ho 16 anni; all'epoca, in occasione della prima manifestazione dei sintomi, fu riscontrata una tachicardia sinusale e mi furono suggeriti controlli alla tiroide con le analisi del sangue (negativi) e cardiologici: nulla di rilevante, solo un lieve prolasso mitralico con minima insufficienza, e questa tachicardia attribuita all'ansia dell'esame.
Purtroppo però di recente i fastidi sono davvero frequenti e ho avuto i peggiori attacchi della mia vita; quello di oggi mi ha spaventato così tanto che ho pensato di andare al pronto soccorso, essendo in vacanza e non potendo raggiungere il medico curante.
Sono già in una condizione psicologica fragile (soffro anche di un disturbo d'ansia generalizzato ma in questo periodo sono tranquilla per i miei standard, apprensione per la salute a parte) e questo continuo malessere mi sta provando molto, anche se razionalmente so che probabilmente non dovrei allarmarmi.
Volevo dunque chiedere se posso comunque stare tranquilla, fastidio a parte, e quali esami sono consigliati oltre ad una visita cardiologica di controllo.
Vi ringrazio,
Saluti
Sono certamente somatizzaziooni ansiose, ma se cio' la tranquillizzasse, progremmi un holter cardiaco
cecchini
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 09/08/2021.
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