Prolasso valvola mitrale - betabloccante

Salve, mia madre (peso 50kg altezza 1.65) con un prolasso della valvola mitrale, ha assunto per molti anni un betabloccante come congescor a causa di forti tachicardie.

In seguito il medico ha deciso di cambiarle la pasticca perché il fisico era diventato resistente e la tachicardia era tornata a farsi sentire in maniera importante.
Da congescor siamo dunque passati a lopressor 100mg con 1/4 di pasticca la mattina e 1/4 di pasticca la sera.

Da circa un mese però i battiti cardiaci sono tornati ad essere molto alti, toccando anche soglia 130 al minuto in fase di riposo.

Da tenere in considerazione che mia madre è stata operata per un carcinoma al seno circa 2 anni fa, attualmente svolge una cura con anti ormonali, e ha un’insufficienza respiratoria (causata dalla radio terapia) per la quale utilizza un farmaco di nome trelegy.

Cosa possiamo fare per arginare la tachicardia?
Il suo cardiologo ha detto che non vede problematiche, nonostante questi picchi giornalieri e una costante di 100-110 battiti, e di continuare la cura che svolge attualmente.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
in questi casi è utile associare al beta bloccante un farmaco che si chiama ivabradina .
ne parli con il suo medico

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso