Palpitazioni, vertigini, nausea, orecchie ovattate
Sono una ragazza di 19 anni e da fine giugno fino a metà luglio riscontravo una certa difficoltà nel respirare - non che non riuscissi, ma sembrava quasi non riuscissi a respirare profondamente o, semplicemente, normalmente.
Sempre verso metà luglio, mi sono svegliata durante la notte e dopo essere andata in bagno mi si è annebbiata la vista e le orecchie si sono ovattate e, per non svenire, sono corsa a letto e ho messo le gambe verso l’alto.
Mi sono ripresa dopo qualche minuto e sono ritornata a dormire.
La mattina seguente avevo ancora i postumi’ di questo episodio, ossia: sentivo sempre questo respiro corto, la nausea, capogiri.
Non riuscendo a contattare il medico di base, mi sono fatta accompagnare in pronto soccorso.
La diagnosi è stata disidratazione (il che mi è sembrato strano dal momento che cerco di bere molto, sempre).
Quando sono riuscita a fissare un appuntamento con il mio medico di famiglia, ho riferito il tutto e mi sono stati indicati degli esami da fare, ossia: (1) esami del sangue e (2) una visita cardiologica.
(1) Dai risultati del sangue (+ tiroide e delle urine) tutto appare normale, tranne un lieve deficit nel glucosio, che è pari a 68 su 70 minimo.
(2) La visita cardiologica è tra due settimane.
Scrivo qui perché è dalla scorsa settimana che mi sono ricomparsi i sintomi (capogiri, nausea, palpitazioni) dopo una settimana normale (ossia quella in seguito al pronto soccorso).
Ciò che mi preoccupa di più sono le palpitazioni continue (24/24) e i capogiri, i quali, tra l’altro, sono più frequenti durante la mattinata, dopo aver fatto colazione.
In più, dopo 30 minuti circa di attività fisica le vertigini ricompaiono e mi costringono a fermarmi per paura di svenire.
È possibile a questo punto che tutto sia dovuto all’ansia?
Al non voler sentire quella sensazione di mancamento che secondo i medici era per disidratazione?
So di essere una persona particolarmente emotiva, ma ero convinta di riuscire a gestire l’ansia.
So anche che non posso pretendere risposte accurate senza prima aver riportato i risultati di un elettrocardiogramma.
PS: Da quasi 5 anni avverto extrasistole e aritmie, anche se da un anno circa non sono più così frequenti.
La ringrazio per la risposta e per il tempo dedicatomi.
Sempre verso metà luglio, mi sono svegliata durante la notte e dopo essere andata in bagno mi si è annebbiata la vista e le orecchie si sono ovattate e, per non svenire, sono corsa a letto e ho messo le gambe verso l’alto.
Mi sono ripresa dopo qualche minuto e sono ritornata a dormire.
La mattina seguente avevo ancora i postumi’ di questo episodio, ossia: sentivo sempre questo respiro corto, la nausea, capogiri.
Non riuscendo a contattare il medico di base, mi sono fatta accompagnare in pronto soccorso.
La diagnosi è stata disidratazione (il che mi è sembrato strano dal momento che cerco di bere molto, sempre).
Quando sono riuscita a fissare un appuntamento con il mio medico di famiglia, ho riferito il tutto e mi sono stati indicati degli esami da fare, ossia: (1) esami del sangue e (2) una visita cardiologica.
(1) Dai risultati del sangue (+ tiroide e delle urine) tutto appare normale, tranne un lieve deficit nel glucosio, che è pari a 68 su 70 minimo.
(2) La visita cardiologica è tra due settimane.
Scrivo qui perché è dalla scorsa settimana che mi sono ricomparsi i sintomi (capogiri, nausea, palpitazioni) dopo una settimana normale (ossia quella in seguito al pronto soccorso).
Ciò che mi preoccupa di più sono le palpitazioni continue (24/24) e i capogiri, i quali, tra l’altro, sono più frequenti durante la mattinata, dopo aver fatto colazione.
In più, dopo 30 minuti circa di attività fisica le vertigini ricompaiono e mi costringono a fermarmi per paura di svenire.
È possibile a questo punto che tutto sia dovuto all’ansia?
Al non voler sentire quella sensazione di mancamento che secondo i medici era per disidratazione?
So di essere una persona particolarmente emotiva, ma ero convinta di riuscire a gestire l’ansia.
So anche che non posso pretendere risposte accurate senza prima aver riportato i risultati di un elettrocardiogramma.
PS: Da quasi 5 anni avverto extrasistole e aritmie, anche se da un anno circa non sono più così frequenti.
La ringrazio per la risposta e per il tempo dedicatomi.
[#1]
Penso sia opportuno, per tranquillizzarla, programmare un Holter cardiaco
Arrivederci
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 918 visite dal 28/07/2021.
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